Social editor on line: proviamo Docs che sfida Google Docs

 

Oggi parliamo del progetto che vede la “comunione dei beni” tra Facebook e la Microsoft: Docs. Questo progetto, è un appendice on line di Office 2010 e permette l’utilizzo di buona parte delle funzionalità dell’applicazione direttamente on line, come una web apps. Docs, in se per se è una piattaforma di cui abbiamo già parlato ed è l’interfaccia social web per creare e condividere on line documenti Word, fogli di calcolo Excel e presentazioni di PowerPoint tutto attraverso Facebook.
In primis per utilizzare Docs è quindi necessario essere iscritti a Facebook. L’interfaccia con cui ci troveremo ad avere a che a fare è molto intuitiva e come quella installata sui PC. Facciamo attenzione ad una situazione: Docs non è un sostituto di Office 2010, quantomeno ne permette le stesse funzionalità della versione desktop. Questo non significa che sia una web apps senza senzo. E’ invece qualcosa di molto utile se andiamo a quantificare l’usabilità del prodotto per tutti coloro che hanno la necessità di condividere documenti on line con i propri colleghi e amici.

Facebook: 10 motivi per chiudere

Dan Yoder lavora in un social media startup di Hollywood e su un post ormai celebre del suo blog Rocket ha stilato un elenco di dieci motivi per cui bisognerebbe chiudere il proprio profilo su Facebook. La lista ha già fatto il giro del mondo e ha avuto molto successo tra gli esperti del settore.

La cosa principale che Yoder critica in Facebook è la determinazione a sostituirsi a qualsiasi cosa e diventare così “tutto per tutti”. Cerca di combattere ogni social network in possibile competizione attraverso le applicazioni, inglobando ogni servizio al suo interno. Al contrario di twitter, che non è il massimo dell’usabilità, non si focalizza su niente in particolare e quindi non è esattamente niente ma potenzialmente tutto.

Il social gaming nel 2010

 

Tutto è nato dai social network, oppure ancora prima dai siti che diffondevano piccole applicazioni per giocare on line anche senza una community di base. Con l’avvento di Facebook, però qualcosa è cambiato. Le attività ludiche sono alla base delle interazioni anche sul web, tanto che si diventa non più amici di forum (come una volta), ma nemici/amici di social game.
Ma capiamo bene cos’è questo fenomeno. Questo nuovo intrattenimento videoludico on line, avrebbe dalla sua il vantaggio di non acquistare costose consolle per giocare, ma semplicemente basandosi sul proprio PC e sulla propria connessione ad Internet (previa iscrizione al network), di giocare in santa pace.

Per creare eventi su Twitter c’è Tweetvite

Avete provato proprio tutti i tools per organizzare eventi su Twitter e avete sperato che il vostro piccolo link nella pagina del vostro profilo portasse più gente ai vostri incontri, ma la cosa si è dimostrata poco efficace. Come fare per invitare un po’ di gente magari a quella pizzatwit che vorreste tanto si facesse nella vostra città?

Oggi, un nuovo strumento viene in aiuto dei fan del Social Network che adorerebbero incontrare i propri followers in qualche raduno organizzato proprio sul web. Basta accedere a Tweetvite, uno strumento che vi renderà la vita facile, nel momento in cui vorrete organizzare eventi o trovare quello più vicino a voi, nella vostra città.

Twilight Saga, in esclusiva su Myspace soundtrack di Eclypse

Il prossimo capitolo della saga di Twilight, Eclypse, arriverà nelle sale il prossimo Giugno, completando i primi due episodi con le avventure dei vampiri e della giovane umana che ha appassionato milioni di ragazzini nel mondo, con i romanzi si Stephenie Meyer prima e con i film poi.

L’attesa è al massimo, e allora si cerca di colmarla come si può, per soddisfare la curiosità di tutti i fan, che, pur avendo già letto il libro, spasimano dalla voglia di rivedere sullo schermo il vampiro Edward Robert Pattinson.

Farmville e Facebook si diranno addio?

 

Zynga e Facebook non sono affatto una coppia di utenti che hanno scelto questi curiosi nickname, ma sono proprio due colossi del mondo del web che grazie al social networking hanno trovato la propria fortuna. Facebook è il social network in blue per eccellenza, che con i suoi 400 milioni e passa di utenti è ormai diventato uno dei primi punti fermi per scambiarsi informazioni ed altro tra amici, il secondo è il marchio della software house produttrice di Farmville, uno dei giochi più cliccati di Facebook.
Secondo gli orecchi indiscreti del web, ci sarebbe una sorta di rottura alla base dell’accordo tra le due società, al punto che stanno arrivando al divorzio legale. L’ultimato di Facebook nei confronti della Zynga sarebbe stato: “Se non accetti le nostre condizioni, conosci qual è la porta per andare via”. Questo perchè tutti i pagamenti che vengono utilizzati sulle applicazioni di Zynga, non vengono passati attraverso i crediti di Facebook e questo a Mark Zuckerberg non sarebbe andato a genio.

I Social limitano la produttività, banditi da 4 aziende su 10

Quattro aziende su dieci bandiscono i Social networks dai pc dei propri dipendenti. Lo dice una ricerca condotta su un campione di 257 aziende, che ovviamente non si occupano di web marketing (in quel caso, essere “social” è d’obbligo).

Se stare su Facebook almeno una volta al giorno è diventato fondamentale, se aggiornare lo status Twitter è d’obbligo, se mantenere su alti standard il proprio curriculum su LinkedIn è necessario per sperare di far carriera, di certo ai manager delle 4 aziende su 10 che hanno li hanno bannati dai pc interni poco importa.

Come si ruba un profilo su Facebook

Basta poco per essere un lamer su Facebook. Al contrario del cracker ha conoscenze informatiche piuttosto limitate e al contrario dell’hacker non agisce per imparare o migliorare. Sono diverse le modalità con cui queste persone si divertono sui social network, rubando i dati di accesso ai profili degli utenti, e tutti poco piacevoli. Vediamo i principali:

Il trojan – backdoor è la minaccia più diffusa ed è un vero e proprio programma che si autoinstalla e apporta modifiche a file importanti del nostro sistema operativo. Inserendosi grazie a “porte lasciate aperte” in browser e firewall, permette il controllo del computer dell’utente, che rimane all’oscuro di tutto ciò che il lamer fa dei suoi dati.

Jointhepipe il social network del rubinetto

 

I social network stanno diventando sempre più social, sotto un altro del termine. Se social nella stessa definizione di social network, sta per “essere fatto da persone”, in questo caso in cui lo andiamo ad immergere oggi, parliamo del social nel senso di “sociale”. La lotta alla risoluzione dei problemi, passa spesso infatti su questi network che stanno dando voce in capitolo a chi fino ad oggi non ne aveva. Il social network di cui parliamo oggi si chiama Jointhepipe, ed è nato da un bisogno concreto: l’idea di supportare chi beve l’acqua del rubinetto ed indica dove è potabile.
Come se fosse una grande rete Ethernet dell’acqua cittadina, Jointhepipe è un social network che nasce dalla necessità di diffondere la tutela dell’acqua pubblica a vantaggio e favore contro l’acqua in bottiglia.

Tyrannybook,un Social network per denunciare i tiranni del mondo

Amnesty International ha lanciato un Social Network davvero particolare, in linea con i principi che hanno sempre caratterizzato l’organizzazione umanitaria.

Tyrannybook è strutturato come il suo fratello Facebook, ma con l’idea di mettere in luce abusi e atrocità imputabili ai tiranni della terra. Sono gli utenti ad aggiornare i profili dei tiranni, inserendo tutto quello che è necessario sapere sulle loro azioni e sulle atrocità che mettono in atto nei loro Paesi.

Trovare il successo grazie a Twitter: la storia di Conan O’Brien

Il caso di Conan O’Brien, popolare showman americano che ha reinventato la sua carriera grazie a Twitter è emblematico per spiegare le potenzialità di questo piccolo, ma grande, social network.

Conan O’Brien è stato per anni la star di uno degli show di maggior successo della NBC, il Late Night with Conan O’Brien. Ma quando lo show è stato posto in un’altra fascia, non più notturna ma pomeridiana è stato il principio di una lenta serie di contrattazioni e rigiro di orari fra O’Brian e le altre star del network (tra cui Jay Leno) che hanno portato il l’irriverente conduttore ad abbandonare lo show. Ma quella che sembrava essere l’inizio della fine per Conan O’Brien, in realtà si è trasformata in una nuova opportunità di carriera, proprio grazie a Twitter.

Tutorial: come migliorare le impostazioni sulla privacy di Facebook

Uno dei problemi più pressanti di Facebook è quello che riguarda la privacy. Una questione che ha destato molte polemiche e che ha costretto, pochi mesi fa, a rivedere completamente le impostazioni che salvaguardano la sicurezza delle informazioni personali che inseriamo sul nostro profilo.

Esistono però impostazioni sulla privacy a diversi livelli, e alcune riguardano collegamenti a siti web esterni che possono “leggere” tutto quello che ci riguarda, dal nome, al sesso, fino alle informazioni sui network cui siamo collegati. In particolare, il problema è legato a Pandora, a Yep e a Microsoft Docs. Esiste però un modo per disabilitare le opzioni che collegano Facebook a questi siti.

Gli IP degli utenti Facebook a rischio

 

 

Facebook nuovamente vittima di un bug che questa volta è legato alla geolocalizzazione dell’utente. Dalla comunicazione ufficiale del social network, viene asserito che:

We originally included IP address information in these email headers as part of industry best practices designed to improve spam filters. This is similar to what many webmail providers do. However, we agree this practice no longer makes sense for Facebook and we’ve discontinued it. Thank you for bringing this to our attention.

 

 

In parole brevi, l’inclusione nelle e-mail contenenti l’indirizzo IP del destinatario, era stata inclusa (secondo il team di Facebook), per migliorare i filtri antispam. Ad oggi, questo filtro (usato da molte web house), non ha più senso su Facebook e di conseguenza è stata eliminata.

Facebook supporterà la geolocalizzazione in un mese

 

Cara vecchia privacy, addio. Con questa novità nel social networking nata dall’unione tra Facebook e McDonald (che sarà la prima società a far marketing completo su Facebook), sembra proprio che l’era della privacy sia finita.
La rivoluzione che avverrà nel giro di un mese per gli utenti Facebook sarà quella dell’aggiunta della geolocalizzazione. Praticamente, il social network offrirà a tutti gli utenti la possibilità di indicare la propria locazione attraverso un messaggio di stato. Non si conoscono ancora le possibilità di “menzogna”, perchè probabilmente si comunicherà la posizione in automatico. Comunicare la propria posizione, infatti, sarebbe una sorta di rischio pubblico perchè in ogni momento qualsiasi persona (amica si suppone) può controllare i propri spostamenti. Ma cosa c’entra McDonald in tutto questo?