Foursquare e Gowalla, i nuovi fenomeni: capire cosa sono

 

I social media e principalmente i social network sono la fortuna di molte aziende dell’era del web, che si sono viste coinvolte in questi progetti da milioni e milioni di utenti (spesso) senza nemmeno capire come. Già sono nell’analisi di Facebook si trovano gli oltre 400 milioni di utenti che quotidianamente imperterriti continuano a scrivere, contattare, aggiornare, inviare cose ad altri utenti. Ma oggi non parliamo dei soliti siti conosciuti con le solite note applicazioni, ma dopo alcuni tanto parlare di social network e social gaming, parliamo di qualcosa che possa unire i due concetti.
Foursquare e Gowalla sono dei giochi sociali di localizzazione, che vengono visti come la rivoluzione del web e di conseguenza come fonte di denaro per molti investitori. Ovviamente sono basati sui device mobile ed includono la necessità quindi di avere un GPS integrato. Ad investire fino ad ora sono stati i soliti noti: Yahoo e Gary Vaynerchuk (legato al nome di Wine Library TV).

City of Eternals, un mondo virtuale popolato da vampiri

Mettete insieme Facebook, Twilight e un vecchio RPG come Diablo e avrete un’idea di questo City of Eternals, mondo virtuale in 2D che permette di giocare tramite Facebook Connect (e presto anche con Twitter). La città degli eterni è New Valencia, scenario dove si svolge gran parte del gioco. La città è popolata di caste di vampiri, ma niente paura, perché tanto lo siete anche voi.

Il gioco ha un intro a fumetti molto gradevole, che vi informa del vostro destino: siete morti a causa del morso di un vampiro e vi stanno seppellendo nel cimitero di New Valencia. Ed è proprio qui che risusciterete, nel cimitero di Valencia dove incontrerete la vostra guida per questa avventura: un pipistrello di nome Batty.

Batty vi dirà che è venuto il momento di scegliere da che parte stare, perché tante sono le caste di vampiri che infestano la città. Antichi vampiri ancorati alle tradizioni, oppure trendsetter modaioli che vivono come rockstar tra feste e balli. Oppure potrete scegliere di stare per i fatti vostri, sovvertire le regole dell’ordine vampiresco oppure creare una casta ex novo con le vostre regole.

La social network mania crea dipendenza: vediamo come curarla

 

Dipendenza da Internet? Forse enunciata a chi oggi ha 50 anni, può sembrare una sorta di barzelletta, ma invece si tratta di una vera e propria patologia. Per risolvere questo problema che va a colpire buona parte dei giovanissimi soprattutto tra i 13 ed i 20 anni, i genitori preoccupati si sono basati sugli atteggiamenti più impossibili della psicopatologia quotidiana dei propri figli che utilizzano il web. Sembra che il pensiero, ed i loro modi di vivere cambino senza dare tempo all’adattamento, rendendo instabili i soggetti che hanno questo problema.
E’ diventato come un allarme droga, eppure la dipendenza dal web e soprattutto dal social network (il più discusso è sempre Facebook), è consapevole di essere dipendente da Internet. I genitori vedono i figli che non riescono più ad andare a scuola, o i ragazzi essere demotivati ad andare al lavoro, o ancora, persone che sono attaccate al PC circa 20 ore al giorno non dormendo più.
Per risolvere questo problema sono nati in Italia già 2 ambulatori per la terapia anti-web.

Progetto Diaspora, il Social che vuole diventare l’anti Facebook

Facebook è onnipervasivo, sempre presente e ingombrante, ormai nei discorsi di tutti perché tutti hanno un profilo di cui parlare e su cui sparlare. Esiste una valida alternativa a questo Social Network? Non fino ad oggi, fino a quando, almeno, quattro studenti di informatica della New York University hanno messo a punto una filosofia che rappresentasse un decentramento di Facebook e aprisse le porte a una nuova concenzione di spazio in rete.

Nasce con questa idea il Progetto Diaspora, che immagina, dietro agli esperti che l’hanno ideato, una reta che permetta di collegare punti diversi, senza che, necessariamente, questi siano inglobati in un unico sistema.

Amici su Anobii, più social che mai

Anobii, la rete sociale dedicata agli amanti della lettura, va verso una più determinata rotta per la condivisione. Oltre a permettere di catalogare libri e condividerli con i propri “vicini di libreria“, infatti, Anobii ha fatto, qualche mese fa, un ulteriore passo social con l’applicazione che lo collega a Facebook e Twitter. Da quel momento era stato possibile veder scorrere gli aggiornamenti relativi alla propria libreria virtuale direttamente nel feed dei due maggiori social network.

Ma è di pochi giorni fa la novità che ha permesso ad Anobii di estendere ulteriormente il proprio lato social.

Privacy su Facebook, consigli per la tutela dell’utente

Quello della privacy on-line è un argomento mai troppo battuto, specialmente quando si tratta di Social Network, spazi web dove è d’obbligo lasciare informazioni personali, parlare dei propri gusti, delle proprie passioni.

E’ ancora una volta Facebook a sollevare le questioni più spinose, proprio perché la quantità di informazioni in esso contenute possono arrivare ad essere deleterie per gli utenti che si espongono troppo. E’ bene quindi conoscere in modo approfondito tutte le opzioni privacy che sono state messe a disposizione proprio per garantire all’utente una maggiore sicurezza.

Social editor on line: proviamo Docs che sfida Google Docs

 

Oggi parliamo del progetto che vede la “comunione dei beni” tra Facebook e la Microsoft: Docs. Questo progetto, è un appendice on line di Office 2010 e permette l’utilizzo di buona parte delle funzionalità dell’applicazione direttamente on line, come una web apps. Docs, in se per se è una piattaforma di cui abbiamo già parlato ed è l’interfaccia social web per creare e condividere on line documenti Word, fogli di calcolo Excel e presentazioni di PowerPoint tutto attraverso Facebook.
In primis per utilizzare Docs è quindi necessario essere iscritti a Facebook. L’interfaccia con cui ci troveremo ad avere a che a fare è molto intuitiva e come quella installata sui PC. Facciamo attenzione ad una situazione: Docs non è un sostituto di Office 2010, quantomeno ne permette le stesse funzionalità della versione desktop. Questo non significa che sia una web apps senza senzo. E’ invece qualcosa di molto utile se andiamo a quantificare l’usabilità del prodotto per tutti coloro che hanno la necessità di condividere documenti on line con i propri colleghi e amici.

Facebook: 10 motivi per chiudere

Dan Yoder lavora in un social media startup di Hollywood e su un post ormai celebre del suo blog Rocket ha stilato un elenco di dieci motivi per cui bisognerebbe chiudere il proprio profilo su Facebook. La lista ha già fatto il giro del mondo e ha avuto molto successo tra gli esperti del settore.

La cosa principale che Yoder critica in Facebook è la determinazione a sostituirsi a qualsiasi cosa e diventare così “tutto per tutti”. Cerca di combattere ogni social network in possibile competizione attraverso le applicazioni, inglobando ogni servizio al suo interno. Al contrario di twitter, che non è il massimo dell’usabilità, non si focalizza su niente in particolare e quindi non è esattamente niente ma potenzialmente tutto.

Il social gaming nel 2010

 

Tutto è nato dai social network, oppure ancora prima dai siti che diffondevano piccole applicazioni per giocare on line anche senza una community di base. Con l’avvento di Facebook, però qualcosa è cambiato. Le attività ludiche sono alla base delle interazioni anche sul web, tanto che si diventa non più amici di forum (come una volta), ma nemici/amici di social game.
Ma capiamo bene cos’è questo fenomeno. Questo nuovo intrattenimento videoludico on line, avrebbe dalla sua il vantaggio di non acquistare costose consolle per giocare, ma semplicemente basandosi sul proprio PC e sulla propria connessione ad Internet (previa iscrizione al network), di giocare in santa pace.

Per creare eventi su Twitter c’è Tweetvite

Avete provato proprio tutti i tools per organizzare eventi su Twitter e avete sperato che il vostro piccolo link nella pagina del vostro profilo portasse più gente ai vostri incontri, ma la cosa si è dimostrata poco efficace. Come fare per invitare un po’ di gente magari a quella pizzatwit che vorreste tanto si facesse nella vostra città?

Oggi, un nuovo strumento viene in aiuto dei fan del Social Network che adorerebbero incontrare i propri followers in qualche raduno organizzato proprio sul web. Basta accedere a Tweetvite, uno strumento che vi renderà la vita facile, nel momento in cui vorrete organizzare eventi o trovare quello più vicino a voi, nella vostra città.

Twilight Saga, in esclusiva su Myspace soundtrack di Eclypse

Il prossimo capitolo della saga di Twilight, Eclypse, arriverà nelle sale il prossimo Giugno, completando i primi due episodi con le avventure dei vampiri e della giovane umana che ha appassionato milioni di ragazzini nel mondo, con i romanzi si Stephenie Meyer prima e con i film poi.

L’attesa è al massimo, e allora si cerca di colmarla come si può, per soddisfare la curiosità di tutti i fan, che, pur avendo già letto il libro, spasimano dalla voglia di rivedere sullo schermo il vampiro Edward Robert Pattinson.

Farmville e Facebook si diranno addio?

 

Zynga e Facebook non sono affatto una coppia di utenti che hanno scelto questi curiosi nickname, ma sono proprio due colossi del mondo del web che grazie al social networking hanno trovato la propria fortuna. Facebook è il social network in blue per eccellenza, che con i suoi 400 milioni e passa di utenti è ormai diventato uno dei primi punti fermi per scambiarsi informazioni ed altro tra amici, il secondo è il marchio della software house produttrice di Farmville, uno dei giochi più cliccati di Facebook.
Secondo gli orecchi indiscreti del web, ci sarebbe una sorta di rottura alla base dell’accordo tra le due società, al punto che stanno arrivando al divorzio legale. L’ultimato di Facebook nei confronti della Zynga sarebbe stato: “Se non accetti le nostre condizioni, conosci qual è la porta per andare via”. Questo perchè tutti i pagamenti che vengono utilizzati sulle applicazioni di Zynga, non vengono passati attraverso i crediti di Facebook e questo a Mark Zuckerberg non sarebbe andato a genio.

I Social limitano la produttività, banditi da 4 aziende su 10

Quattro aziende su dieci bandiscono i Social networks dai pc dei propri dipendenti. Lo dice una ricerca condotta su un campione di 257 aziende, che ovviamente non si occupano di web marketing (in quel caso, essere “social” è d’obbligo).

Se stare su Facebook almeno una volta al giorno è diventato fondamentale, se aggiornare lo status Twitter è d’obbligo, se mantenere su alti standard il proprio curriculum su LinkedIn è necessario per sperare di far carriera, di certo ai manager delle 4 aziende su 10 che hanno li hanno bannati dai pc interni poco importa.

Come si ruba un profilo su Facebook

Basta poco per essere un lamer su Facebook. Al contrario del cracker ha conoscenze informatiche piuttosto limitate e al contrario dell’hacker non agisce per imparare o migliorare. Sono diverse le modalità con cui queste persone si divertono sui social network, rubando i dati di accesso ai profili degli utenti, e tutti poco piacevoli. Vediamo i principali:

Il trojan – backdoor è la minaccia più diffusa ed è un vero e proprio programma che si autoinstalla e apporta modifiche a file importanti del nostro sistema operativo. Inserendosi grazie a “porte lasciate aperte” in browser e firewall, permette il controllo del computer dell’utente, che rimane all’oscuro di tutto ciò che il lamer fa dei suoi dati.

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