Messaggi subliminali e altre leggende urbane su Facebook

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Facebook è uno strumento degli Illuminati?

Ci sono molti modi per spiegare il successo di Facebook. Per certo noi sappiamo che questo social network è frutto di una geniale intuizione di Mark Zuckerberg quando era ancora uno studente, e di una brillante strategia di marketing. Ma le spiegazioni più ovvie sono anche le meno affascinanti, ed ecco spiegate le tante leggende urbane fiorite attorno a Facebook e alla figura del suo creatore, forse legato alla setta degli Illuminati.

La leggenda urbana più conosciuta è certamente quella dei messaggi subliminali.

Secondo alcuni, Facebook sarebbe pieno di messaggi subliminali, spesso a carattere sessuale. In particolare la parola SEX sarebbe stata nascosta addirittura nella pagina di login di Facebook, in una specie di misterioso giochino tipo “unisci i puntini”.

Facebook nasconde messaggi subliminali?

Ma l’accusa di lanciare messaggi subliminali ricorre di frequente nella cyber-cultura, tanto che perfino la Microsoft in passato è stata sospettata di aver nascosto messaggi subliminali su tabacco e sigarette per indurre gli adolescenti al vizio del fumo. Solo che nel caso di Facebook la faccenda sarebbe più maliziosa. I messaggi subliminali nascosti in questo social network avrebbero lo scopo di far sentire le persone soddisfatte e appagate come dopo un rapporto sessuale, spingendole a volere sempre di più. Questo spiegherebbe perché per alcuni Facebook è meglio del sesso, tanto da non riuscire più a farne a meno.

Un’altra teoria che vuole dimostrare come il successo di Facebook non sia stato affatto casuale è legata invece alla figura del suo creatore, Mark Zuckerberg.

Molte persone ritengono che il buon Zuck non sia un semplice studente col pallino dei computer come ce lo ha mostrato il film The Social Network, ma uno dei membri di spicco di una loggia massonica molto vicina agli Illuminati, e che Facebook stesso non sarebbe altro che uno strumento per instaurare un Nuovo Ordine Mondiale e prendere il controllo del mondo.

Questa teoria del complotto è venuta fuori nel 2010, durante la conferenza di All Things Digital, quando un sudatissimo Mark Zuckerberg si è levato la felpa davanti a tutti ed è rimasto con addosso solo una T-Shirt. La maglietta aveva un simbolo stampato simile a una stella a sei punte, che secondo il CEO di Facebook rappresenta gli obiettivi raggiunti e il Mission Statement del network: “Making the world open and connected”. Tuttavia c’è chi giura che quel simbolo abbia dei significati nascosti.

Il logo di Facebook è il marchio di una società segreta?

 

Prendiamo ad esempio la freccia dello stream in basso: se guardata alla rovescia l’immagine nel cerchio somiglia ad una figura cornuta, forse Belzebù. Mentre al lato opposto, la figura presente nella freccia della platform, inclinata in un certo modo, mostrerebbe proprio un triangolo, simbolo degli Illuminati.

Ogni impiegato di Facebook riceve in dono una maglietta con questo simbolo. Che la T-shirt misteriosa sia il marchio di appartenenza a una società segreta? Oppure è solo la prova inconfutabile del cattivo gusto di Zuck in materia di abbigliamento?

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