I server di Facebook diventano 30.000

Sempre più l’aumentare di popolarità di un web site, necessita di un utilizzo dedicato di un server o di un VPS, e questa operazione ha un costo, ma soprattutto è necessaria perchè serve a garantire una velocità di navigazione maggiore oltre che una sicurezza nella presenza di dati on line. Per i siti web comuni, ad esempio di e-commerce c’è chi ne utilizza uno solo, o ancora nei siti di informazione chi ne utilizza 10 dove archiviare tutti i propri dati.

Poi ci sono i casi particolari: Google che utilizza i propri “box” per contenere all’interno i server ed ultimo caso Facebook, che per riuscire a gestire i milioni di utenti utilizzatori ha raggiunto una quota di server interessante, parliamo di 30.000.

Man mano che andiamo avanti nell’utilizzo di questo social network, possiamo assistere ad un aumento del numero di server che è andato da 10.000 a 20.000, con l’upgrade necessario a 30.000 ora che il sito supera i 300 milioni di iscritti.
Jeff Rothschild, il vice presidente per la tecnologia presso Facebook, ha comunicato che: “Today we have somewhere in the neighborhood of 30,000 servers, will be different today than it was yesterday because Facebook is adding capacity on a daily basis“.

Dichiarazione importante che rende nota la necessità da parte di Facebook di ottenere ulteriori garanzie ora che di continuo è una macchina da soldi in evoluzione.
L’obiettivo che stima Facebook è quello di raggiungere (con l’aumento degli iscritti e degli advertiser ovviamente) la quota di 50.000 server nella fine del prossimo anno per entrare in confronto con società quali Yahoo! e Go Daddy che raggiungono quasi i 60.000 server.
Probabilmente questo aumento diviene necessario anche da quando Facebook ha aggiunto al profilo il servizio di backup dell’account attraverso Social Safe (indirizzo di riferimento http://www.socialsafe.net).

Strada in salita quindi quella di Facebook, che ancora di più si sta trasferendo verso degli ambiziosi obiettivi che faranno entrare ancora più fondi nelle tasche di Zuckerberg…anche se le spese aumentano.