Fingersi malati sui social network: il Münchausen da internet

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Qualcuno di voi avrà sicuramente sentito parlare della sindrome di Münchausen, una grave patologia che spinge le persone a simulare malattie più o meno gravi per attirare l’attenzione di parenti, amici, ma anche di perfetti estranei. Di recente, proprio questa sindrome ha trovato terreno fertile sulle community e i social network come Facebook o Twitter, tanto da generare una variante chiamata appunto Münchausen da internet.

Il Guardian riferisce a proposito la storia di Mandy Wilson, una donna australiana molto sfortunata. A 37 anni le era stata diagnosticata una grave forma di leucemia, e poco dopo era stata lasciata dal marito. Mandy si ritrovava così a crescere da sola i due figli, una bambina di cinque anni e un maschietto nato solo pochi mesi prima. La chemioterapia alla quale Mandy si sottoponeva, aveva però danneggiato il suo sistema immunitario, tanto da provocarle un ictus, che l’aveva costretta al ricovero in terapia intensiva.

In ospedale, Mandy si sentiva spaventata e vulnerabile, ma non era sola. Dalla sua, aveva l’appoggio delle donne di mezzo mondo, che si tenevano in contatto con lei tramite la community di ConnectedMoms. E quando Mandy era troppo stanca per aggiornare i contatti sulle sue condizioni, ci pensavano i suoi amici Gemma, Sophie, Pete e Janet. Una bella storia di solidarietà, che è terminata bruscamente con la scoperta che Mandy Wilson godeva di ottima salute, e che Gemma, Sophie, Pete e Janet altri non erano che identità virtuali inventate dalla stessa Mandy.

Il caso di Mandy Wilson è simile a quello di molte altre persone che fingono di soffrire per malattie e traumi, allo scopo di ottenere simpatia da gruppi di supporto online. Ogni bugia viene accolta con una valanga di comprensione, e questo spinge i finti malati a continuare su quella strada, aggravando la propria situazione clinica a un livello inimmaginabile. Ci troviamo così davanti a un nuovo tipo di frode online, dove però le vittime non vengono derubate del denaro, ma delle loro emozioni.

Le azioni di Mandy Wilson sembrano ispirate al personaggio di Marla Singer, che nel film Fight Club fingeva di avere gravi problemi pur di incontrare altre persone, e approfittare di tazze di caffè gratis. Con la differenza che Mandy è una persona vera, così come la sua storia.

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