Facebook, minorenni contro la pubblicità

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Facebook pubblicità minori

Due ragazzi, minorenni, di Los Angeles hanno avviato una class action contro il social network di Mark Zuckerberg. Il motivo? Secondo loro, Facebook sfrutta e rivende le preferenze che gli utenti più giovani esprimono nei messaggi pubblicitari che appaiono nel sito. Questa pratica viola le leggi della California, dove i minorenni non possono in alcun modo esprimere consensi verso la pubblicità, se non dietro autorizzazione dei genitori.

I due giovani sono convinti della loro accusa ed hanno deciso di portare Facebook in tribunale, aggiungendo anche altri capi di accusa, giusto per non farsi mancare nulla…

L’accusa, principalmente, verte sul fatto di sfruttare le preferenze espresse dagli utenti minorenni per rivenderle poi ad aziende specializzate nella pubblicità online. Inoltre i due ragazzi hanno anche aggiunto altra carne al fuoco.

Secondo quanto depositato nei documenti della class action, infatti, Facebook non permetterebbe di trovare utenti minorenni tramite i motori di ricerca. Digitando il nome di un minore su Google e cliccando sul suo profilo Facebook dalla pagina dei risultati, si viene riportati direttamente alla home page del social network.

Sinceramente questa ultima accusa ci pare assolutamente priva di qualsiasi fondamento logico.  Si tratta, ovviamente, di una cosa voluta dal social network, per tutelare la privacy dei minorenni. Come specificato anche dai legali del sito, Facebook non permette ai profili degli utenti minorenni di apparire sulle pagine dei motori di ricerca. In altre parole, i profili dei giovanissimi non sono indicizzati da Google, Bing, Yahoo! ed altri motori.

A nostro avviso Facebook riuscirà a sbarazzarsi delle accuse di questa class action in men che non si dica. I capi di accusa difficilmente stanno in piedi e sarà necessario un duro lavoro per rendere leggermente credibili queste accuse in tribunale.

Probabilmente i due giovani volevano solo suscitare clamore ed attirare l’attenzione sul problema della pubblicità su Facebook…

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