Facebook: il governo britannico spia tutti

Spread the love

Altro che privacy. In Inghilterra, tutti gli utenti iscritti su Facebook sono giornalmente tenuti d’occhio dal Governo. Un Big Brother virtuale a tutti gli effetti come sottolinea lo stesso The Independent in un suo articolo recente. Gli Scotland Yard visionano ogni singola mossa di 25 milioni di utenti in via del tutto legale e tranquilla potremmo dire. La giustificazione di tutti questi controlli è semplice: spiare le mosse, spostamenti ed azioni abituali di possibili criminali o futuri terroristi.

Commenti, foto, email, contatti… tutto sotto controllo e niente passa di sfuggito. Addirittura è stata fatta richiesta a Facebook di conservare i dati riguardanti le abitudini degli user per possibili ricerche della polizia e/o altro.

Tom Brake, Liberale democratico inglese, commenta così tutta la vicenda:

I accept this is an extremely difficult area. The interface between retaining data, private security and all such issues of privacy is extremely important. It is absolutely right to point out the difficulty of ensuring we maintain a capability and a capacity to deal with crime and issues of national security.

Plans to monitor our phone and email records threaten to be the most expensive snooper’s charter in history. It is deeply worrying that they now intend to monitor social networking sites which contain very sensitive data like sexual orientation, religious beliefs and political views.

Accettare questo è estremamente difficile. L’interfaccia tra la conservazione dei dati, sicurezza privata e tutte le questioni di privacy è estremamente importante. E ‘assolutamente giusto sottolineare la difficoltà di garantire il mantenimento della capacità di affrontare il problema della criminalità e le questioni di sicurezza nazionale.

Piani di controllo del nostro telefono e del nostro indirizzo di posta elettronica minacciano di essere il più costoso snooper charter nella storia (lo snooper charter è un emandamento dello stato che legittima la polizia in certune ricerche approfondite). E ‘molto preoccupante il fatto che ora ci sia l’intenzione di controllare i siti di social networking che contengono dati molto sensibili, come l’orientamento sessuale, le convinzioni religiose e opinioni politiche.