Facebook è un guardone

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Ad affermare che Facebook è un guardone è stata l’Associazione di Consumatori Congiunti per l’Italia, che in maniera molto scrupolosa e attenta si è andata a leggere ed analizzare tutta la Normativa sulla Privacy del social network (cosa che dovrebbe fare ogni utente prima di mettere il segno di spunta accanto ad “Accetto”).
Secondo i report riassuntivi forniti dall’Associazione, Facebook tramite la sua Policy, si fa dare l’autorizzazione per utilizzare le nostre informazioni in ambito commerciale, a prendersi tutti i diritti di ripubblicazione dei nostri contenuti comprese foto e video ed inoltre a monitorare i nostri messaggi e le nostre chat.


Ma non finisce qui. Oltre a questo una delle righe importanti della Policy parla chiaro ed enuncia più o meno così: “Informazioni sul dispositivo usato per l’accesso e sul browser. Quando accedi a Facebook da un computer, da un cellulare o da un altro dispositivo, potremmo raccogliere delle informazioni da tale dispositivo sul tipo di browser che usi, sulla tua posizione e sull’indirizzo IP, nonché sulle pagine che visiti”. Un vero furto di cronologia che noi autorizziamo.
Per i più curiosi a cui solo ora sta venendo un dubbio su ciò che Facebook può fare dei propri dati, lasciamo con piacere l’indirizzo diretto della Normativa di Facebook: http://www.facebook.com/policy.php. Attenzione quindi, non basta più guardarsi solo le spalle.

1.220 commenti su “Facebook è un guardone”

  1. Friendship, some say, is a single soul residing in two bodies, but why limit it to two? What if friendship is more like a great, endless web, where each connection strengthens the whole? Maybe we are not separate beings at all, but parts of one vast consciousness, reaching out through the illusion of individuality to recognize itself in another.

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