Facebook: cala l’interesse per l’influenza suina

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Dopo le grandi polemiche e discussioni riguardo l‘influenza suina, su Facebook gli utenti iniziano a calmarsi, soprattutto in America, paese più terrorizzato di tutti a causa della sua stretta vicinanza con il Messico. Sul social network vari sono stati i quesiti e preoccupazioni: che regioni sono interessate dall’influenza? Dove? Qual’è la causa di tutto ciò? E’ colpa nuovamente dei cibi che danno a questi poveri animali? e moltri altri ancora. Pensate che da Sabato 25 a Giovedì 30 aprile, il topic ha avuto così tanto successo da raggiungere un crescita vertiginosa in soli 5 giorni.

Ora finalmente le acque incominciano a calmarsi, la gran parte delle persone rassicurata torna a commentare sui temi di interesse quotidiano. Lo stesso CNN ha smesso di comunicare nuove notizie sull’influenza. Speriamo almeno i servizi di controllo sanitario continuino il proprio lavoro e che le operazioni non vengano influenzate dal silenzio dei mass-media.

Facebook, a modello di molti altri siti, ha messo a disposizione una mappa per visualizzare le zone più colpite ed interessate d’America, dove erano stata riscontrata la maggior parte dei casi d’infezione. Ora potrà comodamente rimuoverla per dar spazio ad altri eventi di maggior rilievo.

Interessante, dal punto di vista sociale, il comportamente di molte persone. E’ strabiliante il fatto che senza una continuo interesse dei mass-media, la gente non si preoccupi più di questo virus e non chieda ulteriori specifiche in riguardo. Eppure inizialmente non sembrava un fatto di poca rilevanza, ma anzi, aveva indotto molti a chiedersi se fossero influenzati in questo particolare periodo di cambiamento di stagione, durante il quale molti si sono ammalati di un normale raffreddore, mentre altri hanno dovuto iniziare a fare i conti con le allergie delle graminace e pollini.

Nessuno più si preoccupa se in Messico si è tutto risolto o ancora muiono persone. Oramai siamo abituati a sentire certe notizie, notizie che non ci fanno alcun effetto se non uno stupore momentaneo dopo il quale non c’è più ricordo.

161 commenti su “Facebook: cala l’interesse per l’influenza suina”

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