Come conservare il lavoro su Facebook

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Il titolo è stato scelto più che altro come una provocazione, perché il senso vero del nostro post, sarà legato al come conservare il proprio lavoro “evitando” di utilizzare Facebook in maniera sbagliata. Il licenziamento sta diventando parte integrante del rapporto tra Facebook e dipendente, a causa del fatto che porta via prezioso tempo al lavoratore, che non occupa le sue mansioni, oltre che legato al fatto di mettere in “piazza” i propri pensieri che con molta semplicità fanno il giro del mondo, e magari vengono letti dalle persone sbagliate.

C’è da dire, che purtroppo molti datori di lavoro a volte però, giocano sulla mancata informazione dei dipendenti, considerando che un licenziamento è legittimo solo se esistono alcune particolari condizioni.

Facebook ed altre scritte sui social network come Twitter, ad esempio, hanno dalla loro lo svantaggio di alcune funzionalità come il Condividi ed il ReTweet, che sono un mezzo di contatto per mostrare a terzi quello che scrivono gli amici, seppur non si è loro amici (e scusate il gioco di parole). Se a leggere sono poi le persone sbagliate ecco che ci si è giocati la tanto attesa promozione.

Qualora venisse infatti pubblicato un post contenente uno sfogo lavorativo, e ad un nostro collega venisse la geniale idea di condividere sulla sua bacheca il nostro contenuto, ed ancora malauguratamente, questo collega avesse il capo tra gli amici, ecco che viene fuori un bel pasticcio, perché il capo potrebbe andare a leggere identificando di chi è il post e licenziare.

Alcune semplici regole per evitare tutto questo sono ad esempio, quella di non tenere amici condivisi con il proprio capo, oppure evitare di pubblicare in maniera pubblica ciò che vogliamo far sapere a pochi utenti, o ancora evitare proprio di mettere on line nei post pubblici gli sfoghi, i puntigli e le critiche nei confronti del vostro lavoro e affini.

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