La censura di Facebook scatena le mamme

Con le nuove norme della policy di Facebook, viene vietato l’inserimento delle immagini di allattamento. E’ questo che non è piaciuto alle tante mamme che frequentano Facebook, cioè, il censurare un atto così bello e naturale come l’allattamento di un bambino.
La protesta con natali in Palo Alto (California), va avanti da mesi perchè Facebook ha vietato categoricamente l’esposizione seppur innocente delle parti del corpo in foto e video pubblicati. Sono nati così gruppi di protesta su Facebook ed è stata pubblicata in rete una lettera che sostiene diversi punti a favore dell’allattamento. Punto cardine quello che si basa sulla non morbosità dell’atto dell’allattare.
Anche i gruppi si scatenanto infatti il “Hey Facebook, l’allattamento al seno non è osceno” conta già oltre 80mila iscritti.

BookSprouts: il nuovo social network letterario

E’ stato considerato dagli esperti il nuovo, diretto concorrente di Anobii: è BookSprouts.
Si tratta di un nuovo social network dedicato agli amanti della lettura e degli hobby letterari. Lo sponsor nerra proprio il controsenso del sociale nella lettura che è sempre stata vista come un’arte solitaria. BookSprouts è nato per “virtualizzare” nuovi club letterari, sostenere conversazioni sui libri e dare/ricevere consigli di lettura. Graficamente è molto semplice ed intuitivo, nulla di complicato anche per chi è alle prime armi con il PC.

Come personalizzare il proprio URL di LiveSpaces

LiveSpaces, assegna alla nuova creazione utente un URL alfanumerico generato in sequenza, che rende difficile il raggiungimento da parte di amici e conoscenti al proprio spazio personale. La soluzione, sta nello scegliere il proprio URL. Vediamo come fare:
l’operazione è semplicissima, una volta scelto l’indirizzo che si vuole dare al proprio space, bisogna essere loggati con i propri dati all’interno dell’account. Mettiamo caso che vogliamo creare lo Spaces : “Il mio Spaces” con indirizzo http://ilmiospaces.spaces.live.com. Avere un URL così, permette anche di ottenere una maggiore visibilità nei motori di ricerca perchè contenente un’indicizzazione maggiore.

Ti lascio un messaggio nella Face-segreteria

E’ nato il nuovo servizio di VoiceMail per Facebook. L’applicazione si chiama VoiceTag ed è stata sviluluppata da Ringful.
Il nuovo servizio, si propone l’ambizioso obiettivo di mescolare Web e telefonia per andare in competizione con il più noto Ribbit.
L’applicazione permetterà agli utenti Facebook di lasciare veri e propri messaggi vocali ascoltabili dal browser ai propri amici. I messaggi non vengono registrati attraverso il browser però, ma tramite il normale telefono di casa (o cellulare). Una volta che il VoiceTag è stato inviato, il destinatario potrà o  leggere il messaggio o ricevere una chiamata con il vostro messaggio. Dall’application ufficiale vengono descritte le caratteristiche del servizio:

Nokia all’attacco dei Social Network

Lifestreaming ma soprattutto social networking. Sono le parole d’ordine su cui il colosso finlandese Nokia ha puntato per le nuove linee del 2009. E’ questa la conferma che cellulari, palmari e smartphone sono le periferiche ideali per raccontare la propria vita. Nokia ha presentato quindi per la propria serie N (i modelli supportati sono N71, N78, N79, N82, N85, N95 8GB, N96, N97) il nuovo software viNe si propone come un software sociale di geolocalizzazione di esperienze condivisibili grazie ad un nuovo sito positamente dedicato da Nokia.
L’interfaccia di viNe nasce come quella di Nokia Maps, dove viene mostrata la propria posizione una volta registrati. Per ogni “conoscenza, verrà mostrato sulla mappa il percorso effettuato e scattare foto, video e audio. Tutte queste geolocalizzazioni saranno visualizzate come il percorso fatto per raccontare la propria esperienza di vita.

Le truffe online passano per i social network

Parcelling“, derivato dall’inglese “parcel” (letteralmente pacco), è la nuova truffa ai danni degli utenti del Web.

Il colonnello della GdF Umberto Rapetto

Il parcelling deriva dall’unione della causa del volontariato (fasulla) e della possibilità di reperire dati offerta dai Social Network. La potenza di questa miscela ha portato il colonnello Umberto Rapetto, responsabile del Gat, il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza ad impiantare una lotta contro le Onlus criminali on-line.
La dinamica è basata sul recrutare il maggior numero di utenti dei social network e portarli con banner ed inviti a collaborare a (fittizie) Onlus per le popolazioni bisognose. Chi di solito aderisce, si vede recapitare una serie di richieste d’aiuto sostanzialmente economico, che porta a dare i propri dati della carta di credito per una piccola donazione, che si trasforma invece in una mega truffa per acquistare oggetti costosi tipo gioielli, televisori al plasma ed oggetti tecnologici. La merce viene spedita con il recapito del volontario in pacchi anonimi. Al ricevimento della merce, i truffatori, vanno a destinazione con un camion, e caricano la merce spacciata per gli aiuti umanitari.

Tamar Weinberg: la mia guida alla Netiquette 2.0

Tamar Weinberg

Suggerire la netiquette (modi di comportarsi on-line correttamente) nell’epoca del Web 2.0 sembra qualcosa di impossibile visti i milioni di utenti esperti e meno esperti che sono on-line, ma c’è una appassionata del Web 2.0, Tamar Weinberg, che non si è spaventata di promuovere questa guida dall’alto della sua  esperienza vissuta in Real Simple Magazine, Search Engine Roundtable, Lateral Action, Mashable e Lifehacker.
Le regole d’oro proposte dalla blogger, vogliono spingere (secondo la prefazione) ad imparare come gestire le relazioni sociali on-line. La guida si articola in 6 capitoli oltre prefazione e conclusioni e nello specifico si basa su Facebook, Twitter, LinkedIn, FriendFeed, YouTube e StubleUpon.
Il rapporto così amichevole che Tamar utilizza nella guida, rende piacevole la lettura e veramente utile per imparare qualcosa. Le domande che l’autrice pone dall’inizio sono basate intorno ad una prima domanda chiave: “Fareste ciò nella vita di tutti i giorni?”.
Seguono i quesiti:
Comportarvi con qualcuno come foste amici senza esservi neanche presentati?

Pishing: Il valore di un profilo sui social network

La creazione gratuita dei profili di Facebook, sta permettendo ai pirati di cercare un nuovo canale d’affari. La clonazione degli account del noto social network, ha trovato infatti il modo di creare un business. 89 pence (circa 1 euro) per comprare un profilo a caso.
I dati raccolti sul profilo, vengono prelevati con il pishing da utenti non esperti che connettendosi a link fasulli, diffondono i propri dati di accesso. Le cyber-truffe ovviamente non nascono solo su Facebook, ma al secondo posto tra i social network presi di mira spunta MySpace, dove un account costa circa 1,20 euro. Le truffe fatte invece ai danni dei dati dell’home banking e carte di credito hanno un valore rispettivo di 37 euro e 25 euro.

Australia pioniera: Notifiche giudiziarie via Social Network

Anche le notifiche giudiziarie ufficiali possono essere trasmesse attraverso Facebook. E’ stato il tribunale di Canberra (Australia) che ha deciso il caso di una coppia di debitori irreperibili attraverso vie tradizionali a dare l’OK per la notifica on-line. “Nell’impossibilità di notificare fisicamente i provvedimenti a loro carico, il giudice ha considerato lecita anche la possibilità di raggiungerli tramite Facebook.”
Tutto ciò, dopo che l’avvocato McCormack ha per mesi cercato la coppia per merito di una società di recupero crediti che voleva notificare un’ingiunzione di pagamento per una rata mutuo non pagata. Secondo la legislazione, questo reato prevede che la legge passi al pignoramento dei beni. McCormack che aveva utilizzato tutti gli elementi a sua disposizione su Facebook per rintracciare la coppia, ha persuaso la Corte Suprema del Territorio nel far valere il social network come fonte di recupero della coppia. Un utilizzo alquanto particolare per i social network. La comunicazione è avvenuta a mezzo e-mail privata della donna e quindi tutelando la privacy del soggetto.
Chris Kelly, responsabile della privacy per Facebook si è dichiarato contento di essere stati utili alla legge.

eMarketer: “La crescita umana è maggiore rispetto l’economica”

I social network stanno spopolando sempre più nelle comunità reali che sempre più vogliono diventare on-line per aggregare maggiori persone.Ma se a livello umano, il fenomeno sembra crescere a dismisura, a livello economico, il progetto “Social Network”, non sta fornendo i risultati sperati.
Un esempio lampante è la neo-elezione di Barack Obama negli USA che ha investito tantissimo sulla campagna elettorale delle comunità on-line.
I dati conferiti da Debra Aho Williamson (analista della società specializzata in ricerche di mercato eMarketer), hanno rilevato che la spesa delle campagne elettorali americane on-line è di: “1,2 miliardi di dollari, una stima inferiore del 14% rispetto agli 1,4 miliardi precedentemente stimati. E per il 2009 la crescita sarà minima: solo 100 milioni di dollari, per un totale di 1,3 milioni di dollari”.
Secondo la magnate dell’analisi del web-marketing, il tutto è identificabile in tre motivazioni: la prima è la recessione economica, la seconda è che non tutti i social network continuano a persistere e solo pochi (MySpace e Facebook) saranno portatori del primato e l’ultima è data dal fatto che molteplici aziende non ancora vedono con buon occhio la possibilità di targettizzare gusti ed abitudini degli utenti on-line per fidelizzarli.

Vediamo una sintetica stima (analisi eMarketer):

Disqus si unisce a Facebook Connect

A pochi giorni dalla developer conference di Berlino, Scott Rafer, ha definito in modo provocatorio “morto” Facebook. Secondo le informazioni che ha fornito, le widget non erano più fertili e quindi gli sviluppatori avrebbero per forza di cose concentrarsi su Facebook Connect.
I siti principali su cui è già approdato Facebook Connect in meno di due settimane sono: CNET, CNN, TechCrunch, Vimeo o Netvibes.
A seguito di ciò si è vista spuntare nella sezione Developers di Facebook una novità: Facebook Connect Plugin Directory, una raccolta di Plug-in open source resi disponibili per tutti gli utenti che vogliono integrare il proprio servizio Web con Facebook.
L’esordio più significativo è stato quello dell’integrazione con Disqus, il servizio dedicato ai commenti più utilizzato nel web. La semplicità di utilizzo è data nelle istruzioni complete che si trovano sul post ufficiale nel blog di Disqus. L’unico requisito è che per attivarlo bisogna disporre di una Facebook API key.

La rinascita del Web 2.0 è nei social network

La rivoluzione dell’individuo nella società del “Web 2.0”, sta facendo in modo che la definizione non sia stata investita da un fallimento totale.
Punto forte di questa piccola rinascita, è la comunicazione ed il web 2.0. La formula matematica descritta dal seminario a riguardo tenutosi a Napoli lo scorso novembre, che ne deriva è proprio:

UTENTI + TECNOLOGIE WEB 2.0 = SOCIAL NETWORK

Secondo i relatori (Prof. Dott. M. Pagani dell’Università di Fisciano ed il Dott. F. Russo) questa formula, protagonista principale dei social network, nasce proprio grazie all’utente che con le sue foto, le sue emozioni ed i suoi pensieri si rende esibizionista/partecipe di questa nuova era. Emerge quindi tutto il valore dell’importanza di una presentazione personale anche on-line. Grazie a queste nuove modalità di proposizione dell’individuo, sorge la possibilità per le persone di conscersi, giudicarsi e presentarsi creando un marketing di se stessi.
La reputazione del Web 2.0 quindi è salva? Probabilmente grazie ai social network si.
Un gioiellino tecnico che nasce in quest’epoca è Second Life, l’utopia umana della creazione di un’immagine parallela. Qui nasce la possibilità di esporsi ed esprimersi come individuo, che con le proprie “gambe” seppur virtuali si interfaccia con gli altri utenti.
Questa tipologia di social network, prevede che ai loghi delle aziende, nascano i loghi della persona che fa un vero e proprio marketing della propria conoscenza.

Sui social network dalla “neo-nascita”

“La storia del feto dei bambini andrà a finire sui Social Network”. Questa è l’affermazione che hanno dato alcuni ricercatori della New York University che stanno progettando una cintura speciale. Questa cintura, grazie ad un sensore che riesce a memorizzare tutti i movimenti del feto, può essere collegata via wireless ad computer con un accesso al proprio social network e lanciare il seguente messaggio: “Ho scalciato nella pancia di mamma alle xx.xx”. Questa cintura, chicca americana, prende il nome di “Kickbee” ed è nata per tutti quei genitori che hanno già creato un profilo su social network dei propri bimbi. Il creatore di questa invenzione è Corey Menscher ed ha riportato che sarà utile anche per altre attività medicali. Il congegno permetterà il continuo monitoraggio del feto per controllare un rallentamento oppure un arresto improvviso della crescita. Il prototipo di Kickbee è visualizzabile su Twitter all’indirizzo: www.twitter.com/kickbee.

La bontà natalizia degli uomini sbarca verso Facebook

Le notizie positive fioccano sotto Natale anche su Facebook. Il noto Social network infatti, è divenuto una fonte di speranza per i malati terminali in lista d’attesa er un trapianto. Tutto parte dal profilo, speranzoso nel web di trovare qualche persona che sia disposta ad un trapianto. I primi casi che sono stati resi noti riguardano bambini che cercano “midollo e sangue”.
Questa caratteristica della globalità di Internet, nasce infatti già anni fa con il diffondersi della posta elettronica e le note “Catene di Sant’Antonio”, possibilità divenuta alquanto speculativa a lungo andare. Secondo gli esperti e secondo il quotidiano Inglese “The Guardian”, le possibilità offerte da Facebook sono di gran lunga maggiori a quelle fino ad ora utilizzate. I casi belli che racconta il giornale parlano di ” Iona Stratton, una bimba che si è ammalata di leucemia a sole 13 settimane di vita. Lo scorso ottobre la famiglia aveva lanciato un appello, alla caccia di donatori proprio su Facebook. E dopo poche settimane, e oltre 7.000 contatti, era stato trovato anche un candidato nella lontana Australia.”