Tutto sul Social Network del momento: Facebook. Come trovare amici su Facebook, come non farsi fregare l’identità e tutte le news sul SN fondato da Mark Zuckerberg
Strano ma vero, Facebook piace molto di più agli adulti che agli adolescenti, almeno negli Stati Uniti. Un recente sondaggio ha rivelato che quasi l’85 di adulti (donne e uomini) pensano che stare sul social network sia un modo piacevole di passare il tempo. Ma non la pensano così i loro figli, che su Facebook si sentono a disagio ogni giorno di più. E il motivo di questo disagio sarebbe il comportamento offensivo degli altri utenti.
Ma perchè Facebook ha così tanto successo tra i suoi utenti? Perchè riesce a calamitare immediatamente l’attenzione degli iscritti ed anche di coloro che, invece, non dispongono ancora di un account? Il segreto, a quanto pare, starebbe nel fatto che il ben noto social network in blu di Zuck è in grado di sortire un effetto positivo sull’umore delle persone.
A far luce sulla questione è un recente studio compeltamente made in Italy condotto da Giuseppe Riva dell’Università Cattolica di Milano e pubblicato poi sul numero di dicembre della rivista Cyberpsychology, Behavior And Social Networking che spesso si occupa di quelli che sono i temi legati ai media e alle nuove tecnologie.
San Valentino è una vera manna per gli sviluppatori di applicazioni Facebook di terze parti. E non ti preoccupare se non trovi le parole giuste per dire Ti Amo a lui o a lei, perché puoi sempre mandare un poke, un regalino virtuale, una dedica elettronica, insomma una delle tante idee originali che il network mette a disposizione. Ecco due esempi. Il primo è consigliato ai fidanzati più romantici, il secondo a quelli più “sporcaccioni”.
Qualche giorno fa, qui su IoChatto, abbiamo avuto modo di apprendere, conseguenzialmente alla consegna alla Security and Exchange Commission della documentazione necessaria per la quotazione in borsa, che il numero di utenti iscritti a Facebook è pari a 845 milioni e quelli di utenti attivi corrisponde, invece, a 483 milioni.
Tenendo conto di tali informazioni appare opportuno interrogarsi su come e quando un dato utente viene ritenuto attivo.
Con oltre 800 milioni di utenti registrati, Facebook è senza dubbio il social network più popolato di tutti i tempi. Il sito di Mark Zuckerberg piace proprio a tutti, c’è un paese però che Zuck e soci non riescono proprio a conquistare. Parliamo della Cina ovviamente, che potrebbe rappresentare per Facebook uno dei mercati più importanti in assoluto.
Eppure, in Cina, il sito di Mark Zuckerberg non ha ancora sfondato, vuoi per la censura imposta dal governo locale, vuoi per la forte concorrenza di social network cinesi. Per provare ad ottenere successo in Cina, Zuck ha iniziato da qualche tempo a studiare il mandarino.
Mark Zuckerberg è uno tra i più grandi innovatori di sempre: a fare questa affermazione non siamo stati noi di IoChatto ma, piuttosto, i partecipanti ad una recente indagine condotta in America con l’obiettivo, appunto, di stilare una classifica, più o meno attendibile, di coloro che, secondo l’opinione comune, hanno cambiato ed innovato in qualche modo il mondo e, nel bene o nel male, sono rimasti e resteranno, almeno per il momento, nella storia.
Nello specifico, l’indagine, condotta, ad inizio anno corrente, da Lemelson-MIT Invention Index, è stata effettuata su un campione di 1010 giovani americani aventi un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni.
Il fatto che le foto e le immagini uploadate su Facebook non vengano eliminate, nonostante l’esplicita richiesta da parte degli utenti, ma, molto più semplicemente, nascoste risultando ben archiviate sui server del rinomato social network in blu non è certo una novità e la notizia quando, a suo tempo, venne diffusa, generò non pochi sospetti nelle menti del già ampio numero di iscritti.
Adesso, però, specie tenendo conto della quotazione in borsa, sapere che vecchi e fastidiosi problemi come quello in questione non sono ancora stati risolti da Facebook appare piuttosto grave, in paricolare se si considera che la ben nota risorsa di social networking va a configurarsi, ogni giorno in maniera maggiore, come una realtà sempre più conosciuta ed affermata.
Facebook non riesce a guadagnare dal mercato mobile, è questa l’analisi del Wall Street Journal, per questo motivo, apparentemente, Zuck ed il suo team dedicano poche attenzione alle app di Facebook Mobile.
Oltre 300 milioni di persone accedono a Facebook tramite le app per smartphone, iPhone, iPad e telefoni cellulari, l’azienda però non riesce a guadagnare denaro da questo mare di utenti, a differenza di quanto accade su desktop.
Per l’avvio delle operazioni per la quotazione di Facebook a Wall Street il team del social network in blu più celebre al mondo ha provveduto a consegnare alla Security and Exchance Commission (SEC) la documentazione necessaria per richiedere, appunto, la quotazione pubblica sul mercato azionario.
Il documento in questione è risultato comprensivo di tutta una serie di interessantissimi dati necessari per valutare Facebook e passare al vaglio quelle che sono le sue principali caratteristiche in vista di un possibile e prossimo investimento.
Probabilmente quando l’artista David Choe, graffitaro statunitense di origine coreana, decise di farsi pagare i murales con cui aveva decorato la prima sede di Facebook in quote della società non avrebbe mai immaginato che dopo qualche anno si sarebbe ritrovato tra le mani una cifra pari a circa 200 milioni di dollari.
Nell’oramai lontano 2005, infatti, David Choe dipinse i muri di quella che, all’epoca, quando presenziava ancora Sean Parker, era la sede del celebre social network in blu.
Facebook sta testando un nuovo layout da usare per i commenti delle foto. Attualmente, l’immagine viene “sparata” al centro dello schermo mentre i commenti sono visibili sotto la foto. Un sistema non comodissimo, che costringe l’utente a scrollare continuamente la pagina.
Il nuovo layout prende spunto da quello di Google Plus, con la foto sempre al centro ed i commenti a lato, in una barra laterale posta a destra. In questo la lettura dei commenti sarebbe più agevole per tutti, sicuramente più immediata.
BioWare ed Electronic Arts hanno rilasciato una applicazione Facebook per promuovere il lancio di Mass Effect 3, in uscita su PC, Xbox 360 e PlayStation 3 il prossimo 9 marzo. L’applicazione, chiamata Mission Command, propone semplici missioni da superare in cambio di premi e ricompense.
La prima missione ad esempio è quella di far conoscere l’applicazione ai propri amici pubblicizzandola in bacheca, tutti coloro che la porteranno a termine riceveranno un accessorio a tema Mass Effect per personalizzare il proprio avatar di Xbox Live.
L’espressione “Facebook è come una droga” è senz’altro abbastanza comune tra la vasta utenza, sia tra i più accaniti utilizzatori del ben noto social network in blu sia tra coloro che, invece, si guardando, per un motivo o per un altro, dall’utilizzare la celebre risorsa.
Tale espressione, impiegata solitamente per indicare la dipendenza creata dal social network sui suoi utilizzatori, trova però riscontro nel recente studio della University Of Chicago Booth School Of Business pubblicato, nel corso delle ultime ore, su Psychological Science.
Quando scrivete o pubblicate qualcosa su Facebook vi siete mai chiesti che vita farà? Mi spiego meglio. Una volta pubblicato un post questo ha una durata, un ciclo vitale che va dalla nascita alla morte di quel piccolo ma grande contenuto che state veicolando. A proposito di questo è stato effettuato uno studio da parte di Edgerank Checker, il sito che cerca di massimizzare la propria esposizione in Facebook. Praticamente la vita media di un post su Facebook è di 3 ore e 7 minuti.