Benigni a Sanremo: censura per YouTube ma Facebook resiste

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L’intervento “pro gay” di Benigni a Sanremo era, fino a stamattina, uno dei video più cliccati di YouTube, almeno fino a quando non è apparso l’avviso “Questo video è stato rimosso a causa della violazione dei termini e condizioni d’uso“. Da quel momento, il video di Benigni continua ad essere caricato dagli utenti per essere successivamente rimosso. Tra le ipotesi di censura più accreditate, ci sono le parole di Benigni che invitano al rispetto per chi è omosessuale, parole che forse hanno dato fastidio ad alcuni dirigenti Rai.

L’aspetto ancora più curioso di questa storia è che molti utenti hanno pensato allora di caricare il video su Facebook, proprio in virtù del tanto criticato contratto di licenza in cui si dice che tutto ciò che viene caricato dall’utente passa di diritto sotto la proprietà di Facebook.

Una bella gatta da pelare per la Rai.

Chi vincerà adesso?
Avranno la meglio i censori, o quel monopolista di Mark Zuckerberg?

13 commenti su “Benigni a Sanremo: censura per YouTube ma Facebook resiste”

  1. Dato che il video è visualizzabile per intero su rai.tv, è comprensibile che la rai ci tenga a renderlo esclusivo sulla propria piattaforma. Personalmente mi sembra una ipotesi più probabile di quella dei “fastidi”.
    Del resto, anche parecchi video visibili sul sito web della CNN sono stati recentemente rimossi.

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  2. @syymza: ti faccio notare che la Rai non consente di commentare i suoi video, non permette ad altri di dibattere sui contenuti dell’intervento. Quel video di Benigni, in principio dato anche in concessione ad altri portali, conteneva comunque il lucchetto digitale del DRM.
    La mia sensazione è si voglia inserire questa lezione di civiltà di Benigni, che ha ridicolizzato le posizioni di Povia e riacceso il dibattito sull’omosessualità, in un contesto preciso e controllato dalla Rai e non dai singoli utenti.

    E tutta questa esclusività poi… Ma cosa ci fa la Rai dei video di Sanremo?
    Un DVD?

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  3. @Cristiana: sono consapevole del fatto che il sito della rai non permetta il dialogo. E’ altresì vero che anche tutti gli altri video della puntata di ieri di sanremo (dalla canzone tessa di Povia a quella di altri artisti) stanno venendo cancellati da youtube con la medesima scritta.
    Il mio dissenso è solo riguardo al fatto che non vedo la cospirazione della rai contro la singola performance di Benigni. Anche perchè sinceramente non vedo come la Rai possa fare pressione su Youtube riguardo a un singolo contenuto 🙂
    Io ci vedo lo stesso comportamento di altre tv, anche non italiane, riguardo ai propri contenuti.

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  4. Ps: Vorrei precisare che personalmente sono a favore del dialogo e secondo me è una grave mancanza il non poter commentare il sito della rai. D’altra parte, è attualissimo il discorso riguardante i diritti tv (con lo stesso Benigni come protagonista).

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  5. Io non grido alla congiura, ma ho raccolto le opinioni di molti utenti FB.
    Riguardo Benigni poi c’è un episodio strano: la cancellazione dei suoi video ha avuto come pretesto alcune questioni di diritti d’autore, che però riguardavano solo la prima parte dell’intervento, quella su Berlusconi (???) mentre la lettera di Oscar Wilde circolava in rete liberamente. Poi è come se qualcuno si fosse accorto d’aver commesso un errore (o glielo hanno fatto notare) ed è stato cancellato anche il resto… Questo ha insospettito diversi utenti Facebook che poi hanno caricato lì il video.

    Ad ogni modo, viva il Creative Commons 🙂

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  6. Si va bè, adesso non esageriamo a fare sempre le vittime!! con questi post tanto per attirare l’attenzione. I video sono tutti rimossi da youtube, che sia benigni o la Zanicchi. E’ una questione ovvia. La Rai ha il suo sito e li vuole solo li. Punto.

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  7. @echoes: non è un discorso da vittime, te lo assicuro. La Rai consente la libera diffusione di X Factor, e perfino di vecchi sceneggiati TV come “A come Andromeda”, cerca pure su YouTube se vuoi.

    La questione sollevata, semmai è il controllo di certi materiali una volta usciti dal contesto di “mamma Rai”. Puntiamo il dito per una volta sul metro di giudizio applicato dai massimi organi dell’informazione.

    Non è questo il luogo più appropriato, lo so, ma varrebbe la pena anche di affrontare la questione dei molti decreti e decretini che saltano fuori ogni giorno per limitare la libertà di espressione degli internauti. Questo non è un inutile complottismo, ma lo specchio delle paure che persone come me, e come molti altri, sentono sulla propria pelle ogni giorno.

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  8. CMQ GRANDE BENIGNI….RIESCE, ANCHE CON IRONIA, A TOCCARE IL CUORE DELLA GENTE E SOPRATUTTO A METTERE IL DITO NELLA PIAGA DI CHI NE HA…LO VEDO POLITICO, ATTORE, MINISTRO DELLA CULTURA, MAGARI AVERLO COME PROFESSORE UNIVERSITARIO ALTRO CHE ….. COME SI CHIAMA QUELLO CHE URLA SEMPRE? A SI SGARBATO…

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