Facebook, uno studio rivela che la felicità è virale

Facebook, uno studio rivela che la felicità è virale

I social network sono oramai diventati parte integrante della vita di tante, anzi di tantissime persone. Cercare di indagare le dinamiche ed i fenomeni che tali risorse sono in grado di provocare diviene quindi sempre più interessante come nel caso della ricerca recentemente pubblicata dalla rivista californiana Plos One.

La ricerca in questione mira a cercare di comprendere le dinamiche di influenza che si creano sui social network ed in maniera particolare su Facebook. Ciò che ne è emerso è stato che su Facebook la felicità è virale.

Quando il gelato diventa leggenda. La storia di Ridateci Winner Taco

Una voglia sotterranea mette in fermento l’universo del più affollato social network esistente. Da circa due anni il popolo di Facebook porta avanti una battaglia senza quartiere, coordinata dalla pagina “Ridateci il Winner Taco”; non hanno colore politico, non sostengono nobili cause umanitarie, non hanno in testa nient’altro che un’insana voglia dell’ormai leggendario ex gelato di Algida.

Bastardi Senza Taco

ViralSearch, il progetto di Microsoft per tracciare i tweet virali

Microsoft ViralSearch twitter meme

In questioni giorni Microsoft, e in particolare la divisione Research dell’azienda, è impegnata nella dimostrazione di diverse tecnologie che potranno trovare applicazione pratica entro tempi più o meno brevi o almeno così dovrebbe essere secondo quelli che sono i piani della redmondiana.

Tra queste ViralSearch merita senz’altro qualche riga qui su IoChatto.

Buon Natale da IoChatto con i porcospini canterini

Tanti auguri da IoChatto.

Il Natale arriva anche sui social network, e lo spirito delle feste si sente perfino su YouTube, dove in queste ore spopola il video interattivo dei porcospini canterini. Singing Cristhmas Hedgehogs è una divertente animazione che ha per protagonisti tre porcospini. Toccherà a voi scegliere a chi far cantare le canzoni di Natale, ma attenzione perché le cose non sempre vanno a finir bene…

Su YouTube un video per spiegare il nucleare ai bambini giapponesi

Nuclear Boy è un simpatico cartoon che tenta di spiegare ai bambini la questione nucleare, in maniera comprensibile anche ai più piccoli. Il video, cliccatissimo su YouTube, è stato realizzato dal media artist Kazuhiko Hachiya, sulla base di una semplice analisi dello stato attuale della centrale nucleare di Fukushima.

Pur non essendo un esperto in materia, l’artista è riuscito a spiegare ai bambini cosa sta succedendo, grazie a un cartoon che si è trasformato presto in un virale. Il protagonista è Nuclear boy, un bambino col mal di pancia, paragonato nel video al terremoto. I suoi bisogni sono simili alle scorie radioattive, e le puzzette alle radiazioni che si liberano nell’aria. Per guarirlo, i dottori cercano di raffreddare la temperatura, e per evitare la diffusione delle scorie gli mettono il pannolino. Nel video c’è anche un paragone tra Nuclear boy e Chernobyl boy, per far capire ai bambini la differenza tra i due eventi.

Threewords per dire chi sei in tre parole

Su Facebook è il momento di Threewords, l’ultimo gioco social che sta conquistando internet. Il suo funzionamento è molto semplice: basta collegarsi al sito di Threewords per sfidare gli amici a descriverti in tre parole. Threewords non è propriamente un gioco Facebook, tanto che è possibile divertirsi anche su Twitter e su Tumblr. Tuttavia proprio su Facebook sta raggiungendo la massima diffusione, grazie alla possibilità di loggarsi mediante Facebook Connect.

Una volta registrati al sito, si ottiene un indirizzo del tipo http://threewords.me/nomeutente dove la gente descrive come sei in tre parole. Il layout è molto spartano, con il nome utente e tre spazi da compilare a cura dei visitatori. Ma volendo è possibile aggiungere uno sfondo e un avatar personalizzato.

Buone Feste da IoChatto

E’ Natale anche sui social networks dove la tradizione si sposa con la modernità del social media.

Così IoChatto vi presenta la storia del Natale al tempo dei social networks, raccontata attraverso Facebook, Twitter, Foursquare, e così via. Tutto grazie ai ragazzi di Excentric che hanno creato questa fantastica versione digitale della storia della Natività.

Auguri di buone feste!

I gatti sono le vere star di Facebook

Ma quale Lady Gaga o Justin Bieber! La vera star del social network è il gatto. Infatti sono tantissime le pagine nate su Facebook per onorare questa piccola divinità domestica, e se dovessimo sommare i fan iscritti a tutte le pagine dedicate ai gatti, questi supererebbero di gran lunga i fan delle popstar più famose. Ma cosa si cela dietro a tanto successo? Se lo è chiesto anche il team di Mashable che ha provato ad elencare le ragioni che hanno portato queste deliziose bestiole a spopolare sul web, arrivando perfino ad ipotizzare una subdola cospirazione felina, che ha portato un gatto alla Casa Bianca. Scherzi a parte, non si può negare che i gatti abbiano scatenato un vero e proprio fenomeno virale che merita di essere discusso e spiegato. Così anche noi abbiamo provato a rispondere alla fatale domanda: perché il web va pazzo per i gatti?

The Last Exorcism, video virale su Chatroulette

The Last Exorcism

Chatroulette non se la sta passando bene negli ultimi mesi, nonostante questo il sito creato dal giovane Andrey Ternovskiy è stato usato per pubblicizzare il film The Last Exorcism, già uscito negli Stati Uniti, capace di riscuotere un buon successo al botteghino. In Italia arriverà il 3 dicembre, con il titolo di Cotton – L’ultimo esorcismo.

Il video virale diffuso sul web è basato proprio su Chatroulette ed ha ottenuto un successo incredibile su YouTube, con milioni di visite e centinaia di commenti.

Vuvuzelas invadono anche Google Street View

Se credevate di aver visto tutto, ma proprio tutto, dopo le vuvuzelas su YouTube e tutta la carica virale che le malefiche trombette stanno portando, rendendo popolari questi Mondiali di calcio 2010 senza più Nazionale Italiana, vi sbagliate di grosso. Questa volta è Google ad aver ideato un Easter Egg per tutti gli amanti delle vuvuzelas.

L’uomo cavallo è il nuovo fenomeno virale di Google Street View

Per tutti questo tizio è Horse Boy, cioè l’uomo cavallo. Ed il suo soprannome è l’unica informazione certa che abbiamo su di lui. Secondo la BBC, la prima immagine di Horse Boy è stata catturata da Google Street View mentre lo sconosciuto se ne stava in piedi appoggiato a un muro della città di Aberdeen, in Scozia. Ma da quella volta, in molti affermano di averlo visto, sempre con addosso quella maschera da cavallo, durante le esplorazioni di Google Street View, e alcuni di loro hanno dichiarato di conoscere la vera identità di Horse Boy, ma di non poterla rivelare per ragioni di privacy.

VIODIO: su Facebook una fan page per odiare tutto

VIODIO è un blog tumblr e adesso una fan page di Facebook, ma è soprattutto un fenomeno virale pensato e ideato da Gabriele Coletti, 24enne di Verona, studente di Design, che un bel giorno si è ritrovato a fare un viaggio in treno che a poco a poco si è trasformato in una vera odissea, un Verona-Treviso e ritorno della durata di ben 11 ore.

Così è nato il primo cartello d’istigazione all’odio verso Trenitalia, sfondo nero e in basso un bel TI ODIO scritto a lettere cubitali. Uno sfogo, anzi un gesto catartico, come lo definisce il suo autore, che non si aspettava un simile successo che oggi conta più di 97.000 iscritti alla fan page e più di 100 banner per odiare tutto e tutti. Odi di lunga data (Trenitalia ti odio, appunto) e odi di scottante attualità (Tu che non compri a mia insaputa una casa anche a me. Ti odio). Volete altri esempi? Li trovate subito dopo il “salto”.