Diaspora continua a vivere grazie alle donazioni

DiasporaDiaspora ha incontrato molte difficoltà nel suo cammino, l’alternativa open source a Facebook non è riuscita a trovare la strada giusta ed attualmente il progetto sembra in una fase di stallo.

Il team di sviluppo ha finito il budget a disposizione e non sembrano esserci finanziatori disposti ad investire su Diaspora, attualmente il sito sopravvive solamente grazie alle donazioni degli utenti.

Diaspora: prima beta pubblica

Ve ne abbiamo parlato tante volte, quasi fino alla noia, ma sembra che l’odissea nascosta dietro al social network open source che prende il nome di Diaspora, non sia destinata ancora a finire, o meglio: sembra essere proprio all’inizio.
Girovagando per il web e soprattutto per i social network, abbiamo trovato infatti da qualche giorno on line, la prima versione beta pubblica del tanto chiacchierato social network Diaspora. Proprio come dicevamo in testa a questo post, circa un anno fa e più avevamo parlato delle radici di questo nuovo progetto, che vuole essere una sorta di riproposizione di un grande Facebook con i contenuti open source.

Che fine ha fatto Diaspora? L’anti-Facebook è ancora vivo

Diaspora

Ve lo ricordate, Diaspora? La scorsa estate il sito era sulla bocca di tutti, poi a settembre, finalmente, il lancio, con qualche problema di troppo, debutto ufficiale rinviato a novembre. E da allora?

Da allora il nulla, nessuno parla più di Diaspora, ed anche gli autori del progetto sembrano non avere nulla da dire. Il sito è ancora attivo, il social network è accessibile solo su invito, lo sviluppo però sembra fermo, Diaspora è in fase alpha fin da novembre e ad oggi non ci sono state novita’ di alcun tipo.

Primi passi con Diaspora

In questi giorni si è parlato molto di Diaspora, l’alternativa open source a Facebook. Ma prima di parlare di anti-facebook sarà meglio mettere le mani avanti. Giusto ieri ho ricevuto l’invito per Diaspora ed ecco le mie considerazioni.

  • Facilità di utilizzo: ottima. Il profilo si configura in pochi minuti e il caricamento delle foto è abbastanza veloce.
  • Socializzazione: così così. All’inizio Diaspora somiglia ad network privato, come un piccolo salotto che al momento è vuoto. Insomma tocca a noi portarci dentro gli amici, tramite invito.
  • Privacy: molto buona. Quelle che in Facebook sono chiamate liste amici, su Diaspora si chiamano aspects, e sono formati da gruppi di persone. Di default troviamo Famiglia e Lavoro, ma si possono aggiungere molti aspetti e comunicare con un gruppo alla volta o con tutti insieme. Insomma condividi ciò che vuoi con chi vuoi. La proprietà intellettuale (il copyright) resta tua, e le tue informazioni non vengono usate a scopi pubblicitari. Infatti su Diaspora non c’è pubblicità, e non ci sono gruppi o le pagine aziendali, e nemmeno le tonnellate di inviti/spam ai quali ci tocca rispondere ogni giorno.
  • Condivisione: su Diaspora è possibile solo una condivisione unidirezionale da Diaspora a Facebook e a Twitter, ma non viceversa. Possiamo postare uno status o le nostre foto, e scegliere se condividerle con tutti gli amici, o solo un un gruppo di essi, o ancora rendere lo status pubblico e postarlo contemporaneamente sugli altri network. Però al momento non si possono importare feeds esterni su Diaspora.

Diaspora in italiano: anteprima e foto

La homepage di Diaspora adesso è anche in italiano. Le iscrizioni pubbliche sono ancora chiuse, ma è possibile richiedere un invito per accedere all’anteprima alpha di questo social network che si presenta come alternativa libera e flessibile a Facebook.

Infatti il motto di Diaspora è condividi ciò che vuoi con chi vuoi, grazie ad una gestione facile e veloce della privacy che ti lascia il pieno possesso di tutto il materiale caricato e ti dà il pieno controllo su tutto ciò che decidi di condividere, scegliendo non solo “cosa” ma anche “chi” potrà accedervi.

Diaspora, il codice sorgente è pieno di bug

Bug Diaspora

In queste ultime settimane vi abbiamo parlato molto di Diaspora, social network open source realizzato da quattro studenti universitari, per dimostrare che dare vita ad un social network attento alla privacy è possibile.

Il progetto ha subito però una battuta di arresto. Il debutto, previsto per il 15 settembre scorso, è stato rimandato a metà ottobre ed il codice sorgente rilasciato dai programmatori è pieno di bug.

Diaspora, il social network anti Facebook arriverà ad ottobre

Diaspora

Vi ricordate di Diaspora, il social network open source, serio candidato al ruolo di anti Facebook? Il debutto del sito era previsto per il 15 settembre, invece per la prima versione alpha toccherà aspettare almeno fino a metà ottobre.

La piattaforma non è ancora pronta per essere aperta al pubblico ed i tecnici stanno ancora risolvendo numerosi problemi, anche se il codice sorgente è già disponibile per il download, a questo indirizzo.

A breve tutti su Diaspora

 

E’ stato definito l’anti Facebook e se ne parla già da un po’ di tempo sui forum ed in giro per la rete. Un debutto comunicato per il 15 Settembre 2010, quello del nuovo social network open source chiamato Diaspora di cui vi avevamo già parlato.
L’idea proveniente da quattro giovani menti di studenti di New York, è quella di tenere aperto e mandare avanti questo social network completamente open source e farlo “battagliare” con Facebook. Da un certo punto di vista delle funzionalità, possiamo definire i due social network quasi speculari, ma quello su cui ha puntato Diaspora in maniera quasi “maniacale” è il controllo della privacy, da sempre punto debole del social network di Mark Zuckerberg.
Infatti, il controllo della privacy su Diaspora, sarà totale e soprattutto permetterà la selezione di ogni singolo dato sensibile e delle sue impostazioni.

Diaspora, social network anti Facebook

Diaspora

I lettori più attenti ricorderanno di Diaspora, un nuovo social network che si candida ad essere il prossimo Facebook killer. I creatori del progetto, quattro ragazzi di New York, studenti universitari, hanno annunciato ufficialmente la data di lancio del sito: 15 settembre 2010.

Tra pochi giorni potremo finalmente toccare con mano le qualità di Diaspora. Nei mesi scorsi il sito ha fatto parlare molto di sè. Diaspora è un progetto libero, open source, privo di pubblicità, dove ogni contenuto pubblicato è controllato rigorosamente e scrupolosamente da un team di esperti.

Facebook Let’s Day: tutto pronto per il 31 Maggio

 

Il 31 Maggio 2010, sarà di nuovo “festa”. Non una nuova festa nazionale, bensì una festa organizzata dagli utenti di Facebook…ma vediamo di cosa si tratta. Anni addietro, Facebook lancio il suo applicativo Open Graph API, per far divenire l’esperienza social ancora più coinvolgente per i propri utenti. Proprio contro a questo applicativo, che avrebbe dato enorme voce al popolo amante della privacy ecco che nasce l’evento Facebook Let’s Day. Gli ideatori sono Matthew Milan e Joseph Dee che hanno iniziato una campagna (di milioni di iscritti) per partecipare il 31 Maggio 2010 all’evento Facebook Let’s Day.
Si tratta praticamente di una sorta di incoraggiamento per tutti coloro che lamentano la mancanza totale di rispetto dei propri dati personali su Facebook a lasciare il portale definitivamente.

Progetto Diaspora, il Social che vuole diventare l’anti Facebook

Facebook è onnipervasivo, sempre presente e ingombrante, ormai nei discorsi di tutti perché tutti hanno un profilo di cui parlare e su cui sparlare. Esiste una valida alternativa a questo Social Network? Non fino ad oggi, fino a quando, almeno, quattro studenti di informatica della New York University hanno messo a punto una filosofia che rappresentasse un decentramento di Facebook e aprisse le porte a una nuova concenzione di spazio in rete.

Nasce con questa idea il Progetto Diaspora, che immagina, dietro agli esperti che l’hanno ideato, una reta che permetta di collegare punti diversi, senza che, necessariamente, questi siano inglobati in un unico sistema.