Social network: troppi “anziani” allontanano i teenager

La ricerca è stata fatta da Ofcom (l’autorità competente e regolatrice delle società di comunicazione di Gran Bretagna) e tratta di un argomento di cui ultimamente si sente spesso parlare: il rapporto tra giovani ed anziani sui social network.
Secondo lo studio portato a termine dalla sede di Londra, risulta che ai ragazzi fino ai 19 anni, non preferiscano che i propri genitori, oppure i propri docenti, siano “in circolazione” su siti di social networking come Facebook, MySpace e Twitter.
Secondo quanto riportato dalle stime, i soggetti di età compresa tra i 25 e 40 anni sono sempre più presenti sui siti di social network, portando ad allontanarsi sempre più i teenager che si sentono controllati da queste figure definite “preistoriche” nel loro gergo. Questa ricerca voluta fortemente dagli organi universitari dei dipartimenti di psicologia, ha messo ancora più in risalto il conflitto generazionale di cui si è sempre stati a conoscenza, rendendo noto che quest’ultimo, si è spostato dal reale, al mondo virtuale delle reti sociali.

Questa tipologia di siti, infatti, sono sempre stati visti come dei “luoghi di incontro virtuali” soprattutto di giovani tra i 15 anni ed i 24 anni. Oggi, invece, sembra proprio che la percentuale di “anzianotti” sul web sia aumentata a dismisura, riuscendo a far calare di circa il 55% rispetto al 2008, l’iscrizione ed il mantenimento degli account dei ragazzi.
Che ci sia un problema di fondo questo è chiaro.

Il tutto ora è riconducibile, secondo gli esperti, ad una sorta di “timore” innato nei giovani, di essere controllati, ma più che altro di essere invasi nei propri spazi. Questo perchè il 45% dei giovani, ha comunque dichiarato ad un sondaggio fatto sull’argomento di non sentirsi liberi di dichiarare nemmeno il proprio pensiero sul profilo, sapendo che il papà e la mamma, o addirittura un insegnante è abilitato a leggere il suo pensiero liberamente ed eventualmente commentarlo.