Una pagina su Facebook supporta la ricerca contro il cancro

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L’organizzazione no-profit Kanzius Cancer Research Foundation ha annunciato una nuova campagna per raccogliere fondi in favore della ricerca contro il cancro su Facebook.

Un anonimo donatore ha infatti deciso di donare un dollaro per ogni fan che si iscriverà ad una pagina dedicata del social network. Non a caso il messaggio principale della pagina è “Spread the Wave!” (diffondi l’onda) proprio perché l’obiettivo è quello di raggruppare più iscrizioni possibili per far crescere l’entità della somma donata.

La campagna in sé si chiama invece “Repeat the Wave!” (ripeti l’onda) ed è dedicata al primo anniversario da quando la fondazione ha deciso di partecipare al Pepsi Refresh Everything Project. In quell’occasione, la Kanzius Cancer Research Foundation raccolse abbastanza voti da aggiudicarsi il primo pieno, pari a 250,000 dollari garantiti da Pepsi.

Quest’anno l’organizzazione spera dunque di racimolare nuovamente la cifra di 250,000 dollari puntando parecchio sulla forza dei social network. Tutto il denaro raccolto sarà ovviamente devoluto in favore della ricerca contro il cancro. Finora, la pagina vanta quasi 11.000 fan ed in soli quattro giorni la fondazione ha dichiarato di aver raccolto già più di 30,000 dollari.

Nella scheda di benvenuto che si apre automaticamente una volta aver aderito alla pagina viene data la possibilità di scoprire di più sul Kanzius Cancer Research Foundation, insieme a come contribuire alla raccolta di fondi in favore dell’organizzazione. La campagna terminerà il 30 aprile, quindi se volete farne parte basta cliccare sul pulsante “Mi Piace” della pagina e suggerirla a tutti i vostri amici.

Non è la prima volta che i social network, specialmente quelli più famosi, vengono utilizzati come mezzo per operazioni di beneficenza. Nel mese di gennaio venne organizzata infatti, sempre su Facebook, un’iniziativa contro il cancro al seno che invitava tutte le donne a scrivere accanto a qualsiasi post in bacheca il colore del reggiseno indossato in quell’istante. Se all’inizio si pensava fosse di uno dei soliti giochetti inventati per l’occasione, quando infine si è rivelato fosse un’opera molto più importante, la cosa si è diffusa a macchia d’olio registrando un notevole successo.

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