Twitter sull’iPhone, arriva il nuovo Tweetie

L’App-store è un luogo magico dove è possibile esaudire ogni tipo di desiderio. C’è un App per ogni cosa, lo dice anche il promo in tv e, soprattutto, c’è un applicazione per le cose fondamentali, che per un utente medio si risolvono nel poter accedere in ogni momento alle pagine del proprio Social Network preferito.

Proprio due giorni fa, dalle pagine dell’App store, era sparita l’applicazione che permetteva di navigare nelle pagine Twitter con facilità e buona risoluzione, Tweetie 2 per I-phone, creata da Loren Brichter. Ma tutti possono dormire sogni tranquilli: è arrivata Twitter, l’applicazione finale per entrare e navigare dal proprio profilo dall’I-phone.

Diventare un Twitter-vip, ecco le regole

Sui Social Network non si chiacchiera e non si lavora soltanto. C’è chi punta al successo, che passa per Facebook, Twitter e Friendfeed. Già avere un discreto numero di amici, o di followers, è un buon punto di partenza: il grado di celebrità si misura soprattutto dalle quantità. C’è chi, però, ha deciso di stilare un vero e proprio manifesto, una guida utile a tutti coloro che vogliono scalare le cime del successo dei Sn, in particolare di Twitter.

Linux29, un utente di Twitter, ha deciso di mettere su una vera e propria guida per tutti coloro che, inesperti, non riescono proprio a ingranare e a guadagnare followers in più. Il sogno di tutti è che le proprie citazioni e le news linkate vengano retwittate ancora e ancora dagli altri: questo vuol dire essere un vip di Twitter.

Tiscali lancia il social network per il volontariato

L’idea principale è nata per creare qualcosa che sia sociale in tutto e per tutto. Parliamo di una iniziativa lanciata dalla divisione business di Tiscali e che ha deciso di realizzare un network che vede collegate insieme tutte le associazioni di volontariato sarde, tramite una rete veloce per scambiarsi dati ed informazioni in tempo reale, oltre che chiamarsi senza spendere un euro, e soprattutto realizzando il primo social network italiano dedicato al volontariato. E’ stato definito dall’Ing. Lavizzari di Tiscali come il Facebook del volontariato.
La piattaforma informatica di supporto è chiamata Sa.Sol.Desk, e sarebbe l’unione dei banchi di Sardegna Solidale che comprendono PC, router e multifunzione.

I social strange network sul web

 

Non esistono più solo i semplici social network come Facebook, oppure MySpace o anora Twitter. Questi social network diventati ormai standard, possono diventare noiosi dopo un po’ di tempo e di conseguenza si va alla ricerca di qualcosa di nuovo e di diverso. Oggi faremo una sorta di panoramica partendo dal web dei social network definiti strange (strani) che riuniscono personalità con caratteristiche particolari in comune e non proprio generaliste.
A far partire questa inchiesta è stato il online Networkworld, ma alcuni di questi siti li abbiamo già passati noi in rassegna a partire dall’anno scorso.  Il primo sicuramente è Life For Heaven. Questo social network permette agli utenti di salvarsi l’anima ottenendo delle benedizioni dagli altri utenti. Come si fa? Molto semplice, si fanno buone azioni, si confessano i propri peccati ad utenti sconosciuti, o molto meglio invitando amici ad iscriversi e guadagnandosi assoluzioni dal Dio Web. La seconda “stranezza” è Match a Dream, definito il social network ideale per chi la mattina si alza per combattere sogni indecifrabili, permettendo a chi è più esperto di decifrarli e darci consigli. I sogni smistati in questo social network sono divisi in categorie e sono consultabili nel tempo.

USA: Twitter è donna

Il 53% degli utenti di Twitter è costituito da donne. Lo rivela una ricerca pubblicata da Edison Research negli Stati Uniti, che ha analizzato l’uso del social network negli Usa. Lo studio rivela che la fascia di età più rappresentata è quella tra i 25 e i 35 anni, seguita da quella dai 35 ai 45.

Per quanto riguarda le etnie che compongono il variegato popolo americano, i bianchi costituiscono la metà degli utenti mentre la restante metà è divisa tra afroamericani (24%) e ispanici (17%). Gli asiatici e gli altri gruppi etnici coprono solo l’8% del totale.

10 alternative a FarmVille da giocare sul PC di casa: prima parte

FarmVille è uno dei giochi che ha avuto più successo su Facebook, conquistando più di 70 milioni di persone. Ma il recente divorzio tra Zynga, la software house proprietaria del gioco e il network Facebook, ha aperto nuove strade alternative a FarmVille per giocare online (come Country Story ad esempio) e sperimentare l’agricoltura virtuale.

Ma sono in aumento anche i giochi di fattoria da scaricare su PC per giocare offline, senza una connessione internet. Perfetti per chi non ha una flat, oppure vive in zone che non sono raggiunte dall’ADSL. Ecco la prima parte delle nuove alternative a Farmville per giocare offline.

Facebook: ancora novità per le pagine

 

Nemmeno un mese da quando si è passati dal “Diventa fan” al “Mi piace”, ed ecco che Facebook è di nuovo pronto ad introdurre nuove funzionalità per l’analisi, la ricerca e l’utilizzo delle pagine sia per gli utenti che per gli amministratori. Facciamo oggi una breve panoramica di questi aggiornamenti e vediamo come possono venirci incontro per aumentare l’integrazione di Facebook nella rete e con la nostra realtà web.
Con queste innovazioni sarà visibile e controllabile dal proprio profilo chi si è iscritto a Facebook grazie ai vostri inviti. Qualora ci siamo persone che non si sono ancora iscritte, verranno messe in una lista a parte per permettervi di inviare nuovamente l’invito. Tra gli amici iscritti, verrà poi generata da Facebook una sorta di “classifica” che permetterà di visualizzare chi è riuscito a fare iscrivere maggiori amici al social network.

Facebook Let’s Day: tutto pronto per il 31 Maggio

 

Il 31 Maggio 2010, sarà di nuovo “festa”. Non una nuova festa nazionale, bensì una festa organizzata dagli utenti di Facebook…ma vediamo di cosa si tratta. Anni addietro, Facebook lancio il suo applicativo Open Graph API, per far divenire l’esperienza social ancora più coinvolgente per i propri utenti. Proprio contro a questo applicativo, che avrebbe dato enorme voce al popolo amante della privacy ecco che nasce l’evento Facebook Let’s Day. Gli ideatori sono Matthew Milan e Joseph Dee che hanno iniziato una campagna (di milioni di iscritti) per partecipare il 31 Maggio 2010 all’evento Facebook Let’s Day.
Si tratta praticamente di una sorta di incoraggiamento per tutti coloro che lamentano la mancanza totale di rispetto dei propri dati personali su Facebook a lasciare il portale definitivamente.

Buon compleanno YouTube

YouTube quest’anno compie 5 anni: eppure sembra molto di più, non è vero? Avere quasi la certezza di trovare ogni filmato nel momento esatto in cui lo stiamo cercando, con qualità audio e video quasi mai scadente, sembra un lusso che ci accompagna da una vita.

E invece sono passati solo cinque piccoli anni dal febbraio 2005, mese in cui la società fu fondata da Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim. E dal 23 aprile 2005, giorno in cui fu caricato il primo video in assoluto su YouTube: si chiamava “Me at the zoo”, che è ancora visibile online, ha totalizzato finora quasi due milioni di visite.

OpenBook, la privacy su Facebook non esiste

Chi si fida di Mark Zuckerberg? Nessuno, verrebbe da dire. Perché il creatore di Facebook, o forse solo furbo ladruncolo di idee geniali, anche se ricco e famoso, di certo non sembra interessarsi dei 400 milioni di utenti che ogni giorno affollano i profili del SN. Adesso, a insidiare la buona fede di questo ventiseienne in carriera, specialmente per quanto riguarda le falle nelle impostazioni sulla privacy di Facebook,  arriva anche un gruppo di ingegneri di San Francisco, che ha creato un sistema per svelare quanto siano profonde queste mancanze: è arrivato OpenBook.

Titolo emblematico, OpenBook significa proprio “libro aperto“, ed è un vero e proprio motore di ricerca di updates dei profili Facebook. Da OpenBook si possono scoprire le cose più disparate: tradimenti, giudizi su capi e su mariti, confessioni. Inconsapevolmente, ognuno di noi lascia sulla propria bacheca messaggi che parlano della nostra vita e della nostra intimità. Spesso, questi status non sono protetti e vagano per il web finché qualcuno, attraverso furbe parole chiave, non le scova.

Privacy, anche MySpace corre ai ripari

Privacy su Myspace

Il sempre più insistente dibattito che riguarda il grado di privacy a disposizione degli utenti sui Social Networks,  ha interessato anche MySpace, che ha deciso di correre ai ripari per non rimanere indietro agli altri.

Così, dopo Facebook con le nuove impostazioni sulla privacy, si è reso necessaria per il Social  una revisione etica: ai piani alti, infatti,  si è deciso di mettere a punto, a partire dalle prossime settimane, nuovi strumenti a disposizione dell’utente per migliorare la sicurezza del suo profilo.

L’Unione Europea attacca Facebook per la privacy

 

Diatribe ed ancora problemi per il social network in blu e la questione privacy. L’ultima riguarda una lettera di protesta che l’Organo Europeo di tutela della Privacy ha inviato al social network. L’Unione Europea ha inviato questa missiva perchè suppone come inaccettabili tutte le ultime modifiche che sono state apportate ai suoi servizi dal sito web di social networking nel settore privacy.

I dati incriminati sarebbero quelli che tentano di rendere pubblici tutti i dati provenienti dai profili di Facebook sui motori di ricerca. I rappresentanti dell’Autorità che hanno firmato la lettera, sono stati quelli incaricati alla protezione dei dati in tutti e 27 Stati. Dare “liberamente e senza ambiguità il loro consenso alla pubblicazione dei propri dati personali” è un diritto degli utenti.

A Barletta, ancora Facebook e cronaca

 

Questa volta parliamo di qualcosa che va oltre lo stalking. Già in passato abbiamo più volte avuto notizie di casi di stalking avviatisi tramite relazioni nate sul web con perfetti sconosciuti. Purtroppo questa volta la cronaca è andata un po’ oltre.

Siamo a Barletta, dove due giovani conosciuti su Facebook hanno cominciato una convivenza da due mesi, lui un 22enne e lei una 21enne. All’inizio sembrava che tutto fosse rose e fiori, infatti, il giovane di Barletta si è sempre comportato molto bene, fino a che ha cominciato a cambiare il suo atteggiamento, diventando sempre più nervoso con la giovane di origini Manfredoniane, fino al punto di non rivolgerle nemmeno più il saluto di mattina.
Dopo questo cambiamento radicale avuto solo in due mesi, il giovane è passato dal turpiloquio alle violenze fisiche. Infatti, dai referti si riporta che la giovane ogni giorno subiva continue violenze fisiche nell’ordine di calci e pugni.

Twitter e il diritto d’autore

I creatori di Twitter non hanno mai sollevato la questione del diritto d’autore, o della legittima proprietà dei contenuti presenti sul microblogging. Così come il problema del plagio non è mai stato una priorità per Biz Stone fino a quando alcuni utenti non hanno manifestato il loro malcontento a proposito di insospettabili followers che postavano gli identici contenuti sul blog, ma senza il nome dell’autore e l’indicazione RT per segnalare un retweet, e non un contenuto originale.

In realtà questa pratica non rispondeva ad una vera e propria volontà di furto, ma ad un esigenza di condivisione che però si scontrava con il limite dei 140 caratteri imposti da Twitter. Dato che aggiungere il nome dell’autore e l’indicazione RT faceva superare il numero di caratteri a disposizione, la cosa più semplice era farne a meno. Con l’introduzione qualche mese fa delle nuove Retweeting Api questo problema sembra essere stato felicemente risolto. Tuttavia, molti utenti sembrano non conoscere la politica di Twitter sul copyright, perciò vediamo di fare un po’ di chiarezza.