Google Search Plus Your World, la ricerca personale che fa arrabbiare Twitter

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Con Google Search Plus Your World, il motore di ricerca più utilizzato al mondo apre un nuovo capitolo della ricerca, che unisce alla ricerca universale di Google anche la Social Search, la ricerca sociale con risultati in tempo reali. L’idea di Google è molto semplice: perché limitarsi a fornire risultati che provengono da siti, blog, e pagine web, quando molte informazioni vengono diffuse tramite i social network? Ed ecco che Google ha integrato al suo motore anche la ricerca sociale per fornire risultati personali provenienti da foto e post di Google Plus, nostri o condivisi espressamente con noi.

La ricerca di Google Search Plus comprende anche i profili delle persone e le pagine Google+ collegati alla nostra area di ricerca, per ottenere risultati più completi e personali.

Potete trovare post di amici condivisi su Google+ pertinenti e che descrivono il fantastico viaggio da cui sono appena tornati, sia che l’abbiano condiviso privatamente con voi o reso pubblico. Troverete link condivisi dai vostri amici, ad esempio le attività, i ristoranti o altri aspetti che hanno particolarmente gradito durante il loro viaggio.
Potete trovare bellissime foto delle vacanze dei vostri amici direttamente nella pagina dei risultati di ricerca. Potete anche trovare le vostre foto private su Google+ e Picasa in base alle didascalie, ai commenti e al titolo dell’album.

Insomma, come recita lo slogan “il tuo mondo è nella ricerca Google”.

Ma una tale operazione non può essere esente da polemiche. La fusione tra il motore di ricerca Google e il social network Google+ avviene all’insegna di una Real Time Search completa e affidabile, e la cosa ha fatto arrabbiare parecchio i responsabili di Twitter, considerato da sempre come il social network informativo per eccellenza.

A luglio 2011 era scaduto il contratto che sanciva la collaborazione tra il motore di ricerca e il microblog per indicizzare i tweets in tempo reale. Tale contratto non era stato rinnovato da Google, e molti si sono chiesti se questa fosse una mossa strategica per bloccare la real time search di Twitter a favore di quella di Google+. Ma secondo Twitter, questa decisione rischia di complicare la ricerca invece di migliorarla, perché così “trovare le informazioni diverrà più difficile per tutti”.

Neppure Facebook sembra digerire la nuova inside search di Google, ma la ragione sembra essere legata alla raccolta pubblicitaria, sulla quale Facebook punta moltissimo. Le brand page di Google Plus, infatti, indicizzano il brand o l’azienda di riferimento come e meglio di Facebook, grazie al sistema del +1. Perciò i risultati di ricerca che prima portavano alla pagina Facebook, ora porteranno alla brand page di Google Plus.

A seguito di tante polemiche Eric Schmidth, presidente di Google, ha dichiarato la sua disponibilità a integrare altri social network in Google Search Plus. Ma dato il vantaggio iniziale di Google, possiamo considerarla una vera apertura a Twitter e Facebook?

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