Communication Shutdown, stop ai social network il primo novembre

Spread the love

Communication Shutdown

Communication Shutdown presenta una iniziativa che invita a “spegnere” i social network durante la giornata del primo novembre. L’associazione vuole “sfidare” i milioni di utenti di Facebook e Twitter, lanciando un appello davvero nobile.

Lo scopo di Communication Shutdown è quello di far capire cosa si prova a non poter comunicare agli altri i propri bisogni, cosa che succede quotidianamente, purtroppo, a moltissime persone affette da autismo.

L’invito è quello di non aggiornare i propri profili di Twitter e Facebook durante la giornata del primo novembre. Communication Shutdown invita gli utenti ad effettuare una piccola donazione (5 euro), tutti coloro che verseranno la cifra richiesta potranno scaricare una applicazione che segnalerà la partecipazione all’iniziativa di “ammunitamento social”.

2 commenti su “Communication Shutdown, stop ai social network il primo novembre”

  1. Ciao, io sono una persona disabile
    Non vedente, per la precisione
    Premesso che sono consapevole del fatto che il 1° novembre non è festa in tutto il mondo, dico che comunque, la trovo un’iniziativa al limite della presa in giro.
    Personalmente il 1° novembre di quest’anno ho ben altre cose interessanti da fare rispetto ad aggiornare i social perché sto in vacanza, e questo al di là di communication shutdown, e credo sia così per molti altri utenti italiani
    Il fatto è, però, che chiudere le porte ai social network non è una campagna di sensibilizzazione efficace per far capire alle persone i problemi della disabilità. Esattamente come le cene al buio che organizzano le associazioni di ciechi, per “sensibilizzare”…sì, si mangia e si beve però poi ritorna tutto come prima. ci si è divertiti con un diversivo e basta. Invece io li farei girare bendati e solo con l’aiuto di un bastone, ai politici, per la stazione termini di roma, li farei entrare nei negozi, girare per le strade, e a fine giornata si fa la sfida, vince chi riesce a completare il percorso bendato senza farsi male e pestare gli escrementi lasciati là da chi non li raccoglie…
    Una settimana così, poi vedi te se cambiano idea
    Per l’autismo la sensibilizzazione è molto + complessa, nel senso che dici autismo ma dici tutto e niente perché ci sono forme gravi e meno gravi. Il non riuscire a comunicare i propri bisogni è solo una delle tante situazioni a cui può incorrere una persona affetta da autismo, e voglio dire disattivare i social network in questo contesto è assolutamente fuorviante, come se facessi capire a una persona che va a dire quando ha bisogno di andare in bagno, o di mangiare, in un social network…ma dai…
    Per la serie: facci una donazione e poi disattiva i social network per una giornata
    Una cosa del genere mi potrebbe star bene per contesti molto più ristretti, per esempio, “la dipendenza da internet colpisce tutti, stiamo perdendo il contatto umano”… chiudiamo i social network e riprendiamoci in mano la nostra vita per una settimana”
    questo è credibile
    ma altrimenti…
    Forse sono suscettibile io ma, vivendo tutti i giorni la discriminazione e l’ignoranza di chi non conosce cosa significa la disabilità, non approvo le iniziative che poi hanno solo un’utilità presunta.

    Rispondi

Lascia un commento