I bambini ora hanno TogheterVille

 

Passiamo in rassegna un nuovo social network che permette l’interazione ai bambini. Quindi, subito dopo aver assistito alla nascita ed alla diffusione di social network dedicati alle giovani mamme, alla salute e ad altro, andiamo ad esaminare Togheterville, un nuovo social network basato esclusivamente sul mondo dei bambini che da pochi anni, fino al raggiungimento del decimo anno d’età potranno dilettarsi a colloquiare con i propri coetanei su questo sito.

Qui, ci sono giochi studiati ad hoc per i bambini come i social game privi di violenza  e doppi sensi, o ancora i tools per disegnare, scrivere, colorare e tante altre caratteristiche che stimolano la fantasia dei giovani utenti.

Lost, spoiler del finale: le due facce del web

La rete ha aperto un mondo di interazione per gli utenti, che si allontanano progressivamente dalla tv. Ci sono però dei casi in cui paradossalmente internet non fa altro che enfatizzare e diffondere il successo di un programma televisivo e quindi spinge i nuovi utenti e le nuove generazioni, abituate a condividere tutto e “vivere in streaming” online, a stare aggiornati su quello che accade.

È il caso di Lost. La serie tv deve infatti molto del suo successo al web, che ne supporta le stagioni con ogni mezzo: episodi on-demand su iTunes, profili aggiornatissimi su Twitter e Facebook. Senza contare blog e forum dedicati ai fan, passando per Lostpedia, l’enciclopedia per i Lost-dipendenti.

SocialWok: il social network delle idee

 

Il social networking non significa solo fare amicizia tra utenti, bensì anche la possibilità di utilizzare una “rete alternativa” a quella reale per collaborare, parlare e soprattutto scambiare informazioni e dati. L’interazione per la collaborazione tramite social network può tornare utile soprattutto in ambito lavorativo, dove più persone spesso sono portate a lavorare ad uno stesso progetto ma non condividono un ufficio o spazi di lavoro.

A venire incontro a quest’esigenza, è un nuovo servizio legato al mondo del social networking che si chiama SocialWok. Si tratta di un servizio che permette di utilizzare come perno principale dell’attività, la condivisione di files ed applicazioni.

Cinese diventa modello grazie a social network

 

A volte succede. Basta trovarsi nel momento giusto al posto giusto ed il proprio vissuto può cambiare radicalmente. Stiamo parlando dell’icona della nuova moda Cinese. A diventarlo è stato un senza tetto di Ningbo, una cittadina della Cina Nord Orientale, che grazie ad una sua fotografia pubblicata su un social network da una ragazza con la mania della fotografia amatoriale è diventato un modello.

Il giovane battezzato “Fratello Eleganza” è già stato richiesto da moltissime case di moda orientali. La foto del 35enne col nome d’arte Brother Xili (come è stato chiamato on line dalle ragazze), è stata cliccatissima negli ultimi mesi fino a farlo diventare il p richiesto dal settore fashion.

Tiscali lancia il social network per il volontariato

L’idea principale è nata per creare qualcosa che sia sociale in tutto e per tutto. Parliamo di una iniziativa lanciata dalla divisione business di Tiscali e che ha deciso di realizzare un network che vede collegate insieme tutte le associazioni di volontariato sarde, tramite una rete veloce per scambiarsi dati ed informazioni in tempo reale, oltre che chiamarsi senza spendere un euro, e soprattutto realizzando il primo social network italiano dedicato al volontariato. E’ stato definito dall’Ing. Lavizzari di Tiscali come il Facebook del volontariato.
La piattaforma informatica di supporto è chiamata Sa.Sol.Desk, e sarebbe l’unione dei banchi di Sardegna Solidale che comprendono PC, router e multifunzione.

I social strange network sul web

 

Non esistono più solo i semplici social network come Facebook, oppure MySpace o anora Twitter. Questi social network diventati ormai standard, possono diventare noiosi dopo un po’ di tempo e di conseguenza si va alla ricerca di qualcosa di nuovo e di diverso. Oggi faremo una sorta di panoramica partendo dal web dei social network definiti strange (strani) che riuniscono personalità con caratteristiche particolari in comune e non proprio generaliste.
A far partire questa inchiesta è stato il online Networkworld, ma alcuni di questi siti li abbiamo già passati noi in rassegna a partire dall’anno scorso.  Il primo sicuramente è Life For Heaven. Questo social network permette agli utenti di salvarsi l’anima ottenendo delle benedizioni dagli altri utenti. Come si fa? Molto semplice, si fanno buone azioni, si confessano i propri peccati ad utenti sconosciuti, o molto meglio invitando amici ad iscriversi e guadagnandosi assoluzioni dal Dio Web. La seconda “stranezza” è Match a Dream, definito il social network ideale per chi la mattina si alza per combattere sogni indecifrabili, permettendo a chi è più esperto di decifrarli e darci consigli. I sogni smistati in questo social network sono divisi in categorie e sono consultabili nel tempo.

Buon compleanno YouTube

YouTube quest’anno compie 5 anni: eppure sembra molto di più, non è vero? Avere quasi la certezza di trovare ogni filmato nel momento esatto in cui lo stiamo cercando, con qualità audio e video quasi mai scadente, sembra un lusso che ci accompagna da una vita.

E invece sono passati solo cinque piccoli anni dal febbraio 2005, mese in cui la società fu fondata da Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim. E dal 23 aprile 2005, giorno in cui fu caricato il primo video in assoluto su YouTube: si chiamava “Me at the zoo”, che è ancora visibile online, ha totalizzato finora quasi due milioni di visite.

Italia e Brasile sempre più vicine con i social network

 

 

L’Italia ed il Brasile sono diventati i due Stati con il rapporto tra utenti e reti di società virtuali più grande al mondo. Il sondaggio che parla di questo rapporto così “ossessivo”, è stato fatto di recente dalla società di ricerca Ibope. Secondo quest’ultima, l’85,6% degli utenti brasiliani ha frequentato i social network in Brasile non appena connessi ad Internet. Subito al secondo posto nella classifica della Ibope, è risultata l’Italia con una percentuale di collegamento ai social network durante l’attività di navigazione pari al 78,7%.
Partendo dall’assunto che questi dati rendono noto il predominio del social networking nella rete mediatica, si capisce che in Brasile oltre un quarto della popolazione e parliamo di circa 45-50 milioni di persone che ha un collegamento ad Internet, è molto attratta dal web, forse per uscire dagli schemi di vita quotidiana.

La fine delle fattorie su Facebook…e non solo

 

 

Anche nelle migliori famiglie ci sono i litigi, e purtroppo anche i divorzi a volte avvengono. A pagarne le pene, secondo l’etica sono solitamente le famiglie con i figli, anche perchè proprio i figli sono quelli che soffrono di più. Una metafora un po’ pesante, ma che descrive molto semplicemente quello che sta succedendo negli ultimi giorni tra il social network Facebook e la software house Zynga. Quest’ultima è molto nota al grande pubblico, per aver dato la possibilità agli utenti di giocare a Farmville, Mafia Wars, PetVille, Treasure Isle, zynga Poker solo per citarne i più giocati.
E proprio gli utenti sono quelli che saranno colpiti in prima persona dalle ultime diatribe che hanno colpito le due società e che stanno portando alla rottura definitiva. Pochi giorni fa, avevamo parlato di alcuni dissapori tra le due aziende, ad oggi sembra invece che questi dissapori si stiano trasformando in un divorzio bello e buono.

Chavez, Twitter e l’affondamento di una offshore

Cosa c’entrano il Presidente del Venezuela, il microblogging dell’uccellino ed una piattaforma gasiera? Ebbene tutte e tre fanno parte di un avvenimento di cronaca avvenuto in diretta mondiale. Hugo Chavez è un fanatico utilizzatore di Twitter e di conseguenza scrive veramente di tutto di più della propria vita sul social microblogging, e la sua idea di annunciare il naufragio per una piattaforma gasiera, la Aban Pearl, attiva sul pozzo Dragón del progetto gasiero Mariscal Sucre, al largo delle coste di Paria, ha fatto veramente scalpore.

La notizia in diretta su Twitter dall’account @chavezcandanga, parlava chiaro: “Con rammarico vi informo che pochi momenti fa è affondata la piattaforma  gasiera Aban Pearl. La buona notizia è che il 95 operai sono al sicuro“.

Foursquare e Gowalla, i nuovi fenomeni: capire cosa sono

 

I social media e principalmente i social network sono la fortuna di molte aziende dell’era del web, che si sono viste coinvolte in questi progetti da milioni e milioni di utenti (spesso) senza nemmeno capire come. Già sono nell’analisi di Facebook si trovano gli oltre 400 milioni di utenti che quotidianamente imperterriti continuano a scrivere, contattare, aggiornare, inviare cose ad altri utenti. Ma oggi non parliamo dei soliti siti conosciuti con le solite note applicazioni, ma dopo alcuni tanto parlare di social network e social gaming, parliamo di qualcosa che possa unire i due concetti.
Foursquare e Gowalla sono dei giochi sociali di localizzazione, che vengono visti come la rivoluzione del web e di conseguenza come fonte di denaro per molti investitori. Ovviamente sono basati sui device mobile ed includono la necessità quindi di avere un GPS integrato. Ad investire fino ad ora sono stati i soliti noti: Yahoo e Gary Vaynerchuk (legato al nome di Wine Library TV).

La social network mania crea dipendenza: vediamo come curarla

 

Dipendenza da Internet? Forse enunciata a chi oggi ha 50 anni, può sembrare una sorta di barzelletta, ma invece si tratta di una vera e propria patologia. Per risolvere questo problema che va a colpire buona parte dei giovanissimi soprattutto tra i 13 ed i 20 anni, i genitori preoccupati si sono basati sugli atteggiamenti più impossibili della psicopatologia quotidiana dei propri figli che utilizzano il web. Sembra che il pensiero, ed i loro modi di vivere cambino senza dare tempo all’adattamento, rendendo instabili i soggetti che hanno questo problema.
E’ diventato come un allarme droga, eppure la dipendenza dal web e soprattutto dal social network (il più discusso è sempre Facebook), è consapevole di essere dipendente da Internet. I genitori vedono i figli che non riescono più ad andare a scuola, o i ragazzi essere demotivati ad andare al lavoro, o ancora, persone che sono attaccate al PC circa 20 ore al giorno non dormendo più.
Per risolvere questo problema sono nati in Italia già 2 ambulatori per la terapia anti-web.

Progetto Diaspora, il Social che vuole diventare l’anti Facebook

Facebook è onnipervasivo, sempre presente e ingombrante, ormai nei discorsi di tutti perché tutti hanno un profilo di cui parlare e su cui sparlare. Esiste una valida alternativa a questo Social Network? Non fino ad oggi, fino a quando, almeno, quattro studenti di informatica della New York University hanno messo a punto una filosofia che rappresentasse un decentramento di Facebook e aprisse le porte a una nuova concenzione di spazio in rete.

Nasce con questa idea il Progetto Diaspora, che immagina, dietro agli esperti che l’hanno ideato, una reta che permetta di collegare punti diversi, senza che, necessariamente, questi siano inglobati in un unico sistema.

Amici su Anobii, più social che mai

Anobii, la rete sociale dedicata agli amanti della lettura, va verso una più determinata rotta per la condivisione. Oltre a permettere di catalogare libri e condividerli con i propri “vicini di libreria“, infatti, Anobii ha fatto, qualche mese fa, un ulteriore passo social con l’applicazione che lo collega a Facebook e Twitter. Da quel momento era stato possibile veder scorrere gli aggiornamenti relativi alla propria libreria virtuale direttamente nel feed dei due maggiori social network.

Ma è di pochi giorni fa la novità che ha permesso ad Anobii di estendere ulteriormente il proprio lato social.

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