Sembrerebbe una pessima cosa da dire, ma quando una persona defunge, tutte le password che aveva creato in vita possono tornare utili a chi gli è stato vicino. Il caso più comune è quello di un qualsiasi uomo o donna, che con il compagno defunto, ha la necessità di recuperare le password bancarie oppure quelle dei dati personali della consorte per poter agire in caso di necessità. Queste password, le parole segrete che permettono l’accesso ad una serie illimitata di dati a partire dai conti correnti, fino ai profili su siti, ai dati della posta elettronica, ecc. appartengono a chi le imposta e non sono conosciute nemmeno da chi vive fianco a fianco con una persona.
Chat & Social News
Skuola.net: ecco il decalogo per i teenagers
Skuola.net, cosciente dell’affluenza di teenagers nel web, chat e social network, ha relazionato un decalogo di consigli su come muoversi in modo sicuro, evitare brutte esperienze, tutelare la propria privacy e molto altro ancora. Consigli pratici che possono sempre servire, soprattutto quando si è nuovi nella sfera web e si è affascinati dalla velocità di comunicazione, facilità di socializzare con altri, condivisione di file, ecc. Lo scritto fa parte della Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete 2009.
Ancora grane per Facebook…la privacy prima di tutto
Lo staff di Facebook, come il social network stesso, sta attraversando giorni difficili dal punto di vista della privacy dei suoi utenti che continuano ad additarlo di continuo per le grane piantate in giro. Dopo la richieste da parte di molteplici VIPs di rimozione di gruppi e contenuti (ultimo caso noto in Italia, quello diffuso stamattina di Daniela Martani, hostess del Grande Fratello) sempre più, anche i privati cercano il cavillo per incriminare Facebook.
E’ nuovo, il caso di una giovane ragazza italiana non iscritta al social network Facebook, che si è rivolta alla Aidacon (Associazione Italiana per la Difesa dell’ambiente e del Consumatore) per avviare un nuovo (l’ennesimo) processo giudiziario nei riguardi di Facebook e di un suo utente di cui si cerca l’indirizzo IP.
E’ finalmente on line Wolfram Alpha
L’attesa non è stata breve, ma con un paio di giorni di anticipo si è presentato all’appuntamento il nuovo motore di ricerca Wolfram Alpha. Il motore di ricerca vuole essere un network grande e diffuso come Google, ma a differenza dello stesso non esegue le ricerche sul Web, ma le esegue su un database creato ad hoc ed alimentato da Mathematica.
Wolfram Alpha nasce per essere utile a tutti ed essere soprattutto accessibile come un motore di ricerca che presenta i risultati con massima chiarezza per tutti i liberi professionisti che necessitano di informazioni specifiche. La cosa importante specificata nella home page di questo motore computazionale è che Wolfram Alpha non gestisce tutte le ricerche ma ha come punto di forza quelle matematiche tipo: grafici, equazioni, numeri primi, operazioni di matrici, conversioni, dettagli su clima, popolazione, cibo, minerali, persone e luoghi. Inoltre per offrire un ottimo servizio, ogni ricerca è corredata di grafici intuitivi per il confronto di informazioni.
Il nuovo MySpace si fa chiamare “Social Portal”
Sempre più accesa la sfida di MySpace, orientata a sovrastare gli altri social network e tornare in vetta. Il confronto principe in questo momento è sempre quello con Facebook che continua a tenere il podio di utenti e di continuità tra i social network. Ci sono però delle differenze definibili fondamentali tra i due social network e secondo gli uomini di MySpace, gli elementi sono racchiusi nel contenuto e nella capacità che MySpace ha rispetto a Facebook di ”partecipare alla produzione di segni”.
Google di nuovo in crash per un’ora…e gli utenti tremano
Ieri in tarda serata, BigG ha subito un nuovo crollo dei propri sistemi con una sospensione del servizio che è stato immediatamente diffuso nella blogosfera. Sia il motore di ricerca, che i servizi come gMail, Google Maps e gli altri hanno subito un rallentamento tale che dopo pochi istanti ha portato il blocco totale delle attività. Tutto il processo, dal rallentamento alla soluzione è durato cira un’ora, e la blogosfera tutta da Facebook a Twitter, ha riversato il panico per questa situazione.
Dal Texas si torna a bomba sulla questione privacy
Da quando sono nati e sono evoluti i social network, argomento fisso nelle rubriche dei magazine è quello della privacy. E sicuramente questo è un punto da tenere in considerazione per tutti gli utenti di questi siti perchè ogni giorno ci sono novità in proposito che danno ai malintenzionati la possibilità di risalire a dati personali che non vogliamo divulgare. La notizia arriva dall’Università del Texas dove alcuni ricercatori, facendo una combinazione dei dati disponibili on-line pubblicamente sono giunti a risultati non confortanti. Per fare questo test, i ricercatori hanno utilizzato due servizi abbastanza noti e nello specifico Flickr (portale di condivisione foto / video) e Twitter (l’ormai celeberrimo servizio di microblogging). A partire dai dati dei profili pubblici disponibili su questi siti, li hanno resi anonimi per verificarne la validità nei propri algoritmi. Lo scopo dello studio era di rilevare i dati sensibili basandosi solo sui dati pubblici ma soprattutto sulle correlazioni di utenti amici per capirne le derivazioni.
Nasce il social network da “10 e lode”
Sicuramente dal nome alquanto ambizioso, vuole dimostrare di essere il top della qualità. L’idea partita da Chiquita Italia, è quella di creare uno spazio nuovo virtuale dove vige la libera espressione e dove gli utenti possono raccontare il proprio quotidiano in confronto con la qualità e soprattutto, mensilmente possono lanciare una nuova sfida da raggiungere. Definito come il “Wikipedia della Qualità” è rivolto a giovani e meno giovani che sono interessati a viaggiare e scoprire il mondo di ciò che è qualitativo.
Sul sito (disponibile all’indirizzo http://www.ilmio10elode.it), si può esprimere le proprie opinioni in tutta schiettezza riguardo qualsiasi argomento e stilando la propria “Top Ten” di ciò che merita attenzione rispetto ad altro. C’è di tutto, a partire dalle critiche musicali e librarie fino ad arrivare ai cibi ed ai programmi televisivi. Ovviamente per evitare diatribe (anche legali) il tutto deve essere fatto secondo il decalogo del “Manifesto 10 e lode” scritturato dall’azienda dal bollino blu, che da tanti anni è presente in Italia.
Pensa a FriendFeed come aggregatore universale
Se si mettono insieme Paul Buchheit e social network, cosa uscira mai fuori? Il primo, lo sviluppatore di servizi ormai diffusi capillarmente quali gMail e Google Adsense, con idee innovative e solitamente di successo, il secondo, un fenomeno coinvolgente per la popolazione del Web 2.0 che ad oggi è registrata sicuramente a più di un servizio di social networking. E proprio per quest’ultimo motivo che Paul ha pensato che la multipla gestione dei contenuti, fosse una dispersione inutile di tanti contenuti ed aggiornamenti che fanno, in continuazione, perdere ai propri amici il senso logico e soprattutto li costringono a cambiare pagine e logarsi di continuo. Per questo motivo si usa Friend Feed.
Torna il boom della moneta virtuale
Erano gli ormai lontani anni ’90 e l’economia virtuale stava cominciando a fare i primi passi verso l’esplosione. Oggi, ritorna un boom che è stato di moda oltre 20 anni fa grazie allo sviluppo della tecnologia e degli investitori che si sono trovati a combattare con una crisi finanziaria non prevista. Secondo le stime del China Market Research Group, il mercato di prodotti e servizi virtuali (stando ai dati della sola Cina), supera gli 800 milioni di dollari e cresce con un’evoluzione continua del 30%.
L’esempio più lampante che giunge agli occhi degli esperti di web economy è quello di Second Life, che raggiunge i 500 milioni di dollari in volume di affari annuo. Inoltre a questo dato vanno aggiunte tutte le app che sono distribuite in maniera sempre maggiore su Facebook o su MySpace. Seguono tutte le attività ludiche on-line quali i giochi Travian e Wizard 101 (che superano di gran lunga i 4 milioni di utenti).
Quello che in molti non calcolano mentre utilizzano questa tipologia di servizi, è che tra bit e pixel, circola moneta vera. La prima realtà virtuale di cui abbiamo già parlato tempo fa è stata Entropia Universe, un mondo tridimensionale utopico e pionieristico dove sono state effettuate le prime vere transazioni economiche in dollari passando per la Mind Bank.
Ykone: la moda è del social network
Si chiama Ykone e deriva da un accostamento di termini che sono “Icone più You”, e viene definito il social network più esaustivo in argomenti del mondo della moda. E’ nato nel 2008 dall’idea di due personaggi alquanto eclettici: Mathieu Lebreton (il blogger fondatore di Materialiste: Il magazine “elegante” che parla di lusso, tendenze, arte, design, shopping lo stile di vita ambientato a Parigi) e da Olivier Billon, il creatore di LemonSound (il network di musica elettronica e di cultura clubbing) e Digital Mix Marketing.
Rhegion: La Calabria lancia il proprio social network
Il pretesto per il lancio è stato l’accordo con il nuovo concorso di moda che si terrà nella terra della “sopressata”: Miss Città Metropolitana edizione 2009. Il nome del social network è Rhegion.com e non è affatto una scelta casuale.
L’antica Rhegion, altro non è che il nome della odierna Reggio Calabria che sorgeva sulla riva destra del fiume Calcopinace. Il nome è stato dato al momento della fondazione della città durante la guerra messenica nel 730 a. C. insieme a Messina. I richiami alla Magna Grecia, infatti in terra di Calabria sono molteplici, ed addirittura c’è in città uno dei più importanti musei dedicati alla stessa.
Facebook: la Casa Bianca ha il suo profilo
Obama continua la sua speciale campagna di promozione personale, inaugurando un nuovo profilo Facebook oltre al proprio personale: quello della Casa Bianca. Non soddisfatto dell’enorme successo già ottenuto grazie ai milioni di sostenitori presenti sulla propria pagina, ha voluto aggiungere anche la propria residenza e pensate, in una sola settimana, il numero di fan è salito da una soglia iniziale di 31.000 ad una quota di 172.000, ed è tutt’ora in crescita. Ma finirà anche questo tra i profili dimenticati del Presidente degli Stati Uniti? Perchè questa domanda? Semplice, tra un social network e l’altro si è dimenticato completamente del suo spazio su Twitter, spazio che non viene aggiornato con alcun Tweet da due mesi.
Trip Shake: un social network per viaggiare
Si tratta della società Trip Shake Limited, una società con due soci fondatori italiani ed uno svizzero con sede a Londra ed uffici siti in Milano e Lugano. Si, proprio questa azienda in meno di un anno di vita ha fatto nascere e sviluppato il social network dedicato ai viaggi: Trip Shake. Le possibilità date da questo network per i propri utenti sono tante, a partire dall’informazione gratuita sugli hotel, sui ristoranti e sulle pensioni, fino ad arrivare all’utilizzo di un motore di ricerca con molteplici filtri per trovare sempre ciò di cui si necessita in caso di viaggi e spostamenti. Un social network per confrontarsi con Tripadvisor oppure con Expedia, un social network per un viaggiare 2.0 e per i viaggiatori 2.0 che non vogliono mai partire e trovarsi alla sprovvista.