Google di nuovo in crash per un’ora…e gli utenti tremano

Ieri in tarda serata, BigG ha subito un nuovo crollo dei propri sistemi con una sospensione del servizio che è stato immediatamente diffuso nella blogosfera. Sia il motore di ricerca, che i servizi come gMail, Google Maps e gli altri hanno subito un rallentamento tale che dopo pochi istanti ha portato il blocco totale delle attività. Tutto il processo, dal rallentamento alla soluzione è durato cira un’ora, e la blogosfera tutta da Facebook a Twitter, ha riversato il panico per questa situazione.

Dal Texas si torna a bomba sulla questione privacy

Da quando sono nati e sono evoluti i social network, argomento fisso nelle rubriche dei magazine è quello della privacy. E sicuramente questo è un punto da tenere in considerazione per tutti gli utenti di questi siti perchè ogni giorno ci sono novità in proposito che danno ai malintenzionati la possibilità di risalire a dati personali che non vogliamo divulgare. La notizia arriva dall’Università del Texas dove alcuni ricercatori, facendo una combinazione dei dati disponibili on-line pubblicamente sono giunti a risultati non confortanti. Per fare questo test, i ricercatori hanno utilizzato due servizi abbastanza noti e nello specifico Flickr (portale di condivisione foto / video) e Twitter (l’ormai celeberrimo servizio di microblogging). A partire dai dati dei profili pubblici disponibili su questi siti, li hanno resi anonimi per verificarne la validità nei propri algoritmi. Lo scopo dello studio era di rilevare i dati sensibili basandosi solo sui dati pubblici ma soprattutto sulle correlazioni di utenti amici per capirne le derivazioni.

Nasce il social network da “10 e lode”

Sicuramente dal nome alquanto ambizioso, vuole dimostrare di essere il top della qualità. L’idea partita da Chiquita Italia, è quella di creare uno spazio nuovo virtuale dove vige la libera espressione e dove gli utenti possono raccontare il proprio quotidiano in confronto con la qualità e soprattutto, mensilmente possono lanciare una nuova sfida da raggiungere. Definito come il “Wikipedia della Qualità” è rivolto a giovani e meno giovani che sono interessati a viaggiare e scoprire il mondo di ciò che è qualitativo.
Sul sito (disponibile all’indirizzo http://www.ilmio10elode.it), si può esprimere le proprie opinioni in tutta schiettezza riguardo qualsiasi argomento e stilando la propria “Top Ten” di ciò che merita attenzione rispetto ad altro. C’è di tutto, a partire dalle critiche musicali e librarie fino ad arrivare ai cibi ed ai programmi televisivi. Ovviamente per evitare diatribe (anche legali) il tutto deve essere fatto secondo il decalogo del “Manifesto 10 e lode” scritturato dall’azienda dal bollino blu, che da tanti anni è presente in Italia.

Pensa a FriendFeed come aggregatore universale

Se si mettono insieme Paul Buchheit e social network, cosa uscira mai fuori? Il primo, lo sviluppatore di servizi ormai diffusi capillarmente quali gMail e Google Adsense, con idee innovative e solitamente di successo, il secondo, un fenomeno coinvolgente per la popolazione del Web 2.0 che ad oggi è registrata sicuramente a più di un servizio di social networking. E proprio per quest’ultimo motivo che Paul ha pensato che la multipla gestione dei contenuti, fosse una dispersione inutile di tanti contenuti ed aggiornamenti che fanno, in continuazione, perdere ai propri amici il senso logico e soprattutto li costringono a cambiare pagine e logarsi di continuo. Per questo motivo si usa Friend Feed.

Torna il boom della moneta virtuale

Erano gli ormai lontani anni ’90 e l’economia virtuale stava cominciando a fare i primi passi verso l’esplosione. Oggi, ritorna un boom che è stato di moda oltre 20 anni fa grazie allo sviluppo della tecnologia e degli investitori che si sono trovati a combattare con una crisi finanziaria non prevista. Secondo le stime del China Market Research Group, il mercato di prodotti e servizi virtuali (stando ai dati della sola Cina), supera gli 800 milioni di dollari e cresce con un’evoluzione continua del 30%.
L’esempio più lampante che giunge agli occhi degli esperti di web economy è quello di Second Life, che raggiunge i 500 milioni di dollari in volume di affari annuo. Inoltre a questo dato vanno aggiunte tutte le app che sono distribuite in maniera sempre maggiore su Facebook o su MySpace. Seguono tutte le attività ludiche on-line quali i giochi Travian e Wizard 101 (che superano di gran lunga i 4 milioni di utenti).
Quello che in molti non calcolano mentre utilizzano questa tipologia di servizi, è che tra bit e pixel, circola moneta vera. La prima realtà virtuale di cui abbiamo già parlato tempo fa è stata Entropia Universe, un mondo tridimensionale utopico e pionieristico dove sono state effettuate le prime vere transazioni economiche in dollari passando per la Mind Bank.

Ykone: la moda è del social network

Si chiama Ykone e deriva da un accostamento di termini che sono “Icone più You”, e viene definito il social network più esaustivo in argomenti del mondo della moda. E’ nato nel 2008 dall’idea di due personaggi alquanto eclettici: Mathieu Lebreton (il blogger fondatore di Materialiste: Il magazine “elegante” che parla di lusso, tendenze, arte, design, shopping lo stile di vita ambientato a Parigi) e da Olivier Billon, il creatore di LemonSound (il network di musica elettronica e di cultura clubbing) e Digital Mix Marketing.

Rhegion: La Calabria lancia il proprio social network

Il pretesto per il lancio è stato l’accordo con il nuovo concorso di moda che si terrà nella terra della “sopressata”: Miss Città Metropolitana edizione 2009. Il nome del social network è Rhegion.com e non è affatto una scelta casuale.

L’antica Rhegion, altro non è che il nome della odierna Reggio Calabria che sorgeva sulla riva destra del fiume Calcopinace. Il nome è stato dato al momento della fondazione della città durante la guerra messenica nel 730 a. C. insieme a Messina. I richiami alla Magna Grecia, infatti in terra di Calabria sono molteplici, ed addirittura c’è in città uno dei più importanti musei dedicati alla stessa.

Facebook: la Casa Bianca ha il suo profilo

Obama continua la sua speciale campagna di promozione personale, inaugurando un nuovo profilo Facebook oltre al proprio personale: quello della Casa Bianca. Non soddisfatto dell’enorme successo già ottenuto grazie ai milioni di sostenitori presenti sulla propria pagina, ha voluto aggiungere anche la propria residenza e pensate, in una sola settimana, il numero di fan è salito da una soglia iniziale di 31.000 ad una quota di 172.000, ed è tutt’ora in crescita. Ma finirà anche questo tra i profili dimenticati del Presidente degli Stati Uniti? Perchè questa domanda? Semplice, tra un social network e l’altro si è dimenticato completamente del suo spazio su Twitter, spazio che non viene aggiornato con alcun Tweet da due mesi.

Trip Shake: un social network per viaggiare

Si tratta della società Trip Shake Limited, una società con due soci fondatori italiani ed uno svizzero con sede a Londra ed uffici siti in Milano e Lugano. Si, proprio questa azienda in meno di un anno di vita ha fatto nascere e sviluppato il social network dedicato ai viaggi: Trip Shake. Le possibilità date da questo network per i propri utenti sono tante, a partire dall’informazione gratuita sugli hotel, sui ristoranti e sulle pensioni, fino ad arrivare all’utilizzo di un motore di ricerca con molteplici filtri per trovare sempre ciò di cui si necessita in caso di viaggi e spostamenti. Un social network per confrontarsi con Tripadvisor oppure con Expedia, un social network per un viaggiare 2.0 e per i viaggiatori 2.0 che non vogliono mai partire e trovarsi alla sprovvista.

Tweet Photo si affida a RackSpace

Sempre più le startup si affidano sempre più al cloud computing. Il cloud computing è un insieme di tecnologie informatiche che permette l’utilizzo di Storage Memory e CPU  in maniera eterogenea e distribuita. A questa tipologia si sta affidando anche il nuovo progetto di Tweet Photo che consentirà di effettuare l’upload multiplo di foto da condividere successivamente su Twitter e Facebook. Per fare tutto ciò, è arrivata la comunicazione ufficiale sulla scelta delle cloud RackSpace di Mosso. RackSpace, da canto suo è una multinazionale leader nel settore dell’hosting che ha sedi negli Stati Uniti, in Europa e nel Sud Africa. E l’ideatrice del sistema Fanatical Support, basato su efficienza, sicurezza, affidabilità e tempestività nelle risposte. La gestione che verrà affidata alla casa sarà sia a livello di Storage che a livello computazionale. I due servizi utilizzati per questo progetto sono CloudSites e CloudFiles. Questo utilizzo di servizi espandibili, è stato indispensabile nell’ipotesi sempre più certa di un’eventuale crescita nel tempo del network, questo anche perchè stiamo parlando di servizi costruiti ad oggetti e quindi complicati da gestire soprattutto a livello di storage (vedi Facebook).

Il nuovo look di FriendFeed delude gli utenti

E’ finalmente disponibile on line la nuova versione di FriendFeed che fino a qualche giorno fa era utilizzabile solo in beta test. Il nuovo look della social application, abilita tutti gli utenti del sito a modificare l’interfaccia della propria navigazione e del proprio profil. Le principali funzioni del network sono rimaste completamente immutate, ma le novità principali, riguardano soprattutto la possibilità data agli utenti di raggruppare e di seguire una traccia tra tutti i vari profili e le varie attività svolte all’interno dei social network frequentati da noi e dai nostri contatti. Un modo per visualizzare in real time tutto ciò che i nostri utenti amici stanno facendo.

Omegle: Il social network che presenta gli sconosciuti

Tanti sono i social network che nascono quotidianamente, ognuno con la nuova sfida di dare “qualcosa in più” per far abbandonare le vecchie abitudini ai naviganti e dare nuove possibilità di conoscenza. Finita l’era delle chat, prodotto in voga del Web 1.0, è nata la possibilità grazie ai social network di condividere informazioni e parlare solo con chi da noi preselezionato (e quindi l’era dei social network dove si può o meno accettare un’amicizia e di MSN, dove il contatto dell’altro è necessario per mettersi in comunicazione).

Microsoft Vine: social network basato sulla geolocalizzazione

Il progetto si chiama Vine ed è stato presentato come una nuova tipologia di piattaforma per il social networking, basato sulla possibilità di mettersi in contatto nelle situazioni di crisi ed emergenza. Ideato e realizzato da Microsoft, Vine, è attualmente disponibile on-line in versione beta solo a numero chiuso, ma ha comunque l’obiettivo di aprirsi a chiunque. Questo applicativo è proposto da Microsoft come uno strumento per gestire le operazioni svolte da gruppi di persone attraverso la rete e grazie alla geolocalizzazione. Infatti, il sistema permette di sapere immediatamente grazie alla grafica presente su mappa, cosa avviene in determinati luoghi e cità. Quindi, selezionando una mappa geografica di interesse si verrà a conoscenza ed avverrà il monitoraggio di cosa sta accadendo in quei luoghi.
Sulla mappa, vengono inoltre visualizzati tutti gli amici facenti parte del nostro network, avendo così un aggiornamento costante. L’interfacciabilità con Facebook è stata importante al punto che anche da Microsoft Vine sarà possibile vedere aggiornamenti di profilo e mssaggi pubblicati sul noto network sociale. Vine è interfacciabile con le notifiche sia alla e-mail che al cellulare, tutto ciò semplicemente utilizzando il proprio account di Windows Live ed invitando parenti, amici e conoscenti a condividere la propria rete di Vine.

ComunicLab: La Sapienza lancia il proprio social network

Ebbene si, anche gli atenei italiani cercano di avvicinarsi sempre più a quelli internazionali dal punto di vista della comunicazione mediatica, sostituendo blog e forum ufficiali o non ufficiali vedi Scomunicati per la facoltà di Scienza della Comunicazione del Suor Orsola Benincasa di Napoli, oppure Classe 14 Il portale degli studenti di Comunicazione e Società dell’Università degli Studi di Milano) a qualcosa di ufficiale ma soprattutto sotto forma di social network: quel che è definito il mezzo di comunicazione del terzo millennio.
Pioniera in questa avventura è la facoltà di Scienze della Comunicazione de La Sapienza di Roma che lancia un nuovo progetto, basato sulla possibilità di replicare on-line una rete di personaggi, conoscenze ed informazioni. Il progetto si chiama ComunicLab ed è già on-line dal 25 Aprile 2009 all’indirizzo www.comuniclab.it solo con il magazine dedicato al mondo della comunicazione e con un social network aperto a tutti i comunicatori.