Come fare sondaggi su Facebook

Da tempo Facebook offre la possibilità di fare delle domande ai propri amici parte di uno specifico gruppo e di ricevere le risposte ai quesiti posti sotto forma di sondaggi con risultati aggiornati in tempo reale. I sondaggi che si possono creare su Facebook sono personalizzabili in ogni loro aspetto e non hanno limitazioni né di tempo né di numero di risposte.

Screenshot che mostra come fare sondaggi sui gruppi Facebook

Anche se si tratta di una funzione disponibile già da qualche tempo a questa parte non è detto che tutti sappiano come fare sondaggi su Facebook. Chi ancora non sa come fare sondaggi su Facebook potrà quindi trovare molto utile il seguente breve tutorial.

Twitter non rispecchia la reale opinione pubblica

Twitter non rispecchia la realtà

Twitter, stando a quelle che sono le conclusioni di un recente studio condotto dalla statunitense Pew Rsearch, non è in grado di rispecchiare la realtà o almeno così sembrerebbe essere in terra a stelle e strisce.

Su Twitter, detta in altri termini, le opinioni degli iscritti possono risultare molto diverse da quelle che, invece, vengono espresse nei ben più tradizionali sondaggi ragion per cui i flussi di tweet non sono in grado di rispecchiare online le varie posizioni dell’opinione pubblica tra i campioni fisici che sono stati selezionati negli Stati Uniti.

I più giovani preferiscono Tumblr a Facebook

Facebook è al tramonto? No, sta solo invecchiando.

Un recente sondaggio condotto da Gary Tan, già co-fondatore di Posterous, rivela che il popolare network blu risente del peso degli anni, tanto che gli adolescenti oggi gli preferiscono Tumblr. Proprio così, Facebook non è più il preferito dei teenagers, che scelgono di affidare parole e immagini al più versatile dei social network. Tumblr infatti sin dall’inizio si è fatto notare per l’originale mix tra blog classico e strumento di condivisione social, una particolarità che ha fatto breccia nel cuore dei giovanissimi.

Facebook è il social network preferito degli adolescenti

Facebook social network preferito adolescenti

I ragazzi e, nello specifico, gli adolescenti sono soliti servirsi, oramai da diversi anni a questa parte, di tutte, o quasi, le tipologie di servizi di social networking attualmente disponibili sulla piazza come, ad esempio, Pinterest, Facebook, Twitter etc. ma stando a quanto emerso da un recente sondaggio soltanto uno di questi è efettivamente utilizzato in maniera assidua.

Stando infatti a quanto riportato da un recente studio condoto da Piper Jaffray è Facebook il social network che più di tutti è riuscito a guadagnarsi, giorno dopo giorno, la fiducia degli adolescenti o almeno di quelli appartenti agli Stati Uniti.

Facebook: cosa ne pensano gli utenti dell’età minima per accedere al social network?

Tutti, nessuno escluso, o quasi, hanno uno o più account su Facebook, la risorsa di social networking per eccellenza che nel giro di breve tempo ha saputo conquistare un sempre maggior numero di utenti a livello globale.

Nonostante ciò forse non tutti sanno, sebbene sia specificato negli stessi termini d’uso del social network, che per poter creare un proprio account su Facebook e, di conseguenza, per potersi servire dello stesso occorre avere un età minima corrispondente a 13 anni.

Chi usa Twitter fa più sesso di chi usa Facebook

Twittare è sexy, e fa bene alla vita sessuale degli utenti. Questo è il risultato di un nuovo studio fatto dalla marketing agency Euro RSCG che ha intervistato un campione di utenti Twitter e Facebook per un sondaggio sulle loro abitudini sessuali. Il campione comprendeva 1000 adulti residenti negli Stati Uniti che passavano molto tempo sui social network, soprattutto Twitter e Facebook.

Il questionario ha rivelato che gli utenti iscritti a Twitter sono più propensi a descriversi come “sexy”, hanno un comportamento sessualmente avventuroso e tendono anche a masturbarsi più di frequente rispetto agli utenti che sono iscritti a Facebook.

Facebook: un paradiso per gli adulti ma un inferno per i teenager

Strano ma vero, Facebook piace molto di più agli adulti che agli adolescenti, almeno negli Stati Uniti. Un recente sondaggio ha rivelato che quasi l’85 di adulti (donne e uomini) pensano che stare sul social network sia un modo piacevole di passare il tempo. Ma non la pensano così i loro figli, che su Facebook si sentono a disagio ogni giorno di più. E il motivo di questo disagio sarebbe il comportamento offensivo degli altri utenti.

Minacce su Facebook sempre più in aumento per presidi e docenti

Sulla base di un recente sondaggio risulta che in seguito all’avvento di Facebook, principalmente, ma anche di tutti gli altri servizi preponderanti sul panorama dei social network, la situazione nelle scuole per quanto concerne la questione vessazioni sembrerebbe essere notevolmente peggiorata a danno non soltanto degli studenti stessi ma, sopratutto, di presidi e docenti.

Secondo il sondaggio, infatti, un quinto dei presidi sarebbero soggetti alle minacce di alunni e genitori intenti ad utilizzare Facebook ed altri social network come strumenti di comunicazione intimidatori.

Facebook: l’85% delle donne si dichiarano infastidite dai propri amici

Solitamente, ogni qual volta si è intenti ad utilizzare Facebook per condividere immagini, video ma, sopratutto, opinioni, non ci si interroga circa ciò che i propri amici potrebbero pensare a proposito o, per meglio intenderci, a farlo è soltanto una piccola parte d’utenza.

In ogni caso, che ci si ponga o meno degli interrogativi a riguardo poco importa ma appare comunque piuttosto interessante notare che un’alta percentuale di “utilizzatrici” del noto social network risulta infastidita dagli aggiornamenti di stato altrui, ovviamente non nella loro accezione generale ma solo ed esclusivamente qualora vadano a toccare specifici argomenti.

Facebook: 1 utente su 5 lo utilizza per prendere decisioni sanitarie negli US

Secondo un recente sondaggio effettuato negli Stati Uniti è stato constatato che una persona su cinque si serve dei servizi di social networking, in primis Facebook, come mezzo mediante cui ottenere consigli circa la propria salute e prendere eventuali decisioni in merito alle possibili modalità di cura da intraprendere.

Il sondaggio, condotto dalla National Research Corporation, ha infatti dimostrato che su ben 23.000 abitanti degli US il 94,1 % si serve di Facebook in maniera piuttosto costante al fine di ottenere informazioni mediche ed agire di conseguenza andando dunque a denotare un enorme grado di fiducia nei moderni mezzi di comunicazione ed, implicando, ovviamente, tutte le possibili controindicazioni annesse.

LinkedIn cerca collaboratori…gratis

Il processo di crowdsourcing (termine coniato da Jeff Howe) è illustrato in una tabella web  sul proprio sito ed indica tutti i dati comprensivi di soluzioni proposte dai manager. Fatto sta che LinkedIn ha pubblicato questa sorta di appello che vuole tendere al lavoro che viene svolto quotidianamente da Wikipedia. Il problema è proprio li. Un’azienda che lavora con ricavi per il proprio operato, che a differenza di Wikipedia che lavora in maniera gratuita, si pone il progetto di richiedere collaborazioni gratuite alla propria community.
Matthew Bennett, un traduttore e blogger spagnolo ha dato la rivelazione sul proprio blog postando le testuali parole: “LinkedIn è riuscito ad irritare diversi suoi utenti, traduttori professionisti, chiedendo loro di tradurre parti del sito in lingue straniere in cambio di un badge LinkedIn o perché è divertente”. I professionisti interpellati sono oltre 12.000 e non hanno preso di buon grado o con divertimento la richiesta fatta dal sito.