Facebook: nuovo caso di identità rubata

Questa volta a farne le spese è un professore di Trento: Alberto Conci. Un’altro fatto rimarcante la vulnerabilità della rete? Pare proprio di si. Mentre cercava i contatti di una amica, prima delle feste natalizie, si è ritrovato iscritto al social network Facebook con tanto di nome, cognome, e profilo contentente sue foto.

La scoperta più eclatante è stato il fatto che tutti gli amici, parenti e conoscenti credessero di parlare proprio con lui! Un furto d’identità in piena regola e ben congeniato. La vittima ha subito inviato una lettera di reclamo direttamente a Facebook segnalando il reato alla polizia postale, facendo rimuovere tempestivamente il profilo. Tutto finito? No. Dopo pochi giorni, il ladro d’identità si è nuovamente spacciato per il professore ed ha inviato a tutti i suoi amici/contatti una email con tanto di scuse e di reclamo per essere stato scacciato ingiustamente. Che fare in queste situazioni?

Il futuro dei Social Network a un bivio: Far pagare agli utenti o vendere agli operatori?

La crisi del 2008 che si ripercuoterà durante il 2009, non fara scanso dei social network. Si preannuncia la chiusura di molti e il proseguimento solo di pochi quali Facebook e MySpace. La scelta che sarà optata dai più piccoli per il 2009 sarà sicuramente di fornire a pagamento alcuni servizi che ora vengono forniti gratis, questo perchè la pubblicità non copre le spese dei servizi offerti.
Questo rischio è stato analizzato dagli analisti della Deloitte Research che hanno additato l’incapacità dei gestori dei social network, ne creare enormi colossi di dati (foto e video soprattutto), dovendo pagare ceninaia di milioni di dollari l’anno per contenere i dati di tutti gli utenti. Lo spazio di banda che necessita, anche sta cominciando a creare i propri problemi.

Secondo la Deloitte, da ogni utente i gestori possono ricavare solo pochi euro cents.

Aumentano ogni giorno i fans di “Er Matto di Piazza Barberini”

Prima era YouTube, poi passò su LiveSpace, ma l’apice del successo lo ha raggionto su Facebook (www.facebook.com/pages/Er-Matto-di-Piazza-Barberini/99050395098). Parliamo di Remigio Leonardis conosciuto meglio come “Er Matto di Piazza Barberini“, che da ballerino di strada si esibisce spesso nel centro di Roma donando (secondo la sua etica) la gioia e la felicità ai passanti.
E’ bellissima a significativa la sua descrizione aggiornata da quando è su Facebook che narra così:

“Remigio nasce a Roma il 31 ottobre, condannato nel 1992 per vilipendio al capo dello Stato, Francesco Cossiga. Il 21 aprile del 2006 un bamboccione mi ha aggredito alle spalle buttandomi giu’ le cuffie. Da allora ho chiesto tutela pubblica, ma non l’ho avuta; spero in quella privata. Cosi’ ho deciso di venire a sprazzi in piazza Barberini, non piu’ tutti i giorni; insomma, per difendermi tolgo la sicurezza della periodicita’. Ci sono Remigio, Grillo, Celentano e Benigni. Ma Remigio e’ il piu’ difficile da imitare. Ho in mente molte iniziative a favore della giustizia e della liberta’ di parola. Altro che Nanni Moretti e Beppe Grillo: solo il vostro Remigio”.

La censura di Facebook scatena le mamme

Con le nuove norme della policy di Facebook, viene vietato l’inserimento delle immagini di allattamento. E’ questo che non è piaciuto alle tante mamme che frequentano Facebook, cioè, il censurare un atto così bello e naturale come l’allattamento di un bambino.
La protesta con natali in Palo Alto (California), va avanti da mesi perchè Facebook ha vietato categoricamente l’esposizione seppur innocente delle parti del corpo in foto e video pubblicati. Sono nati così gruppi di protesta su Facebook ed è stata pubblicata in rete una lettera che sostiene diversi punti a favore dell’allattamento. Punto cardine quello che si basa sulla non morbosità dell’atto dell’allattare.
Anche i gruppi si scatenanto infatti il “Hey Facebook, l’allattamento al seno non è osceno” conta già oltre 80mila iscritti.

Ti lascio un messaggio nella Face-segreteria

E’ nato il nuovo servizio di VoiceMail per Facebook. L’applicazione si chiama VoiceTag ed è stata sviluluppata da Ringful.
Il nuovo servizio, si propone l’ambizioso obiettivo di mescolare Web e telefonia per andare in competizione con il più noto Ribbit.
L’applicazione permetterà agli utenti Facebook di lasciare veri e propri messaggi vocali ascoltabili dal browser ai propri amici. I messaggi non vengono registrati attraverso il browser però, ma tramite il normale telefono di casa (o cellulare). Una volta che il VoiceTag è stato inviato, il destinatario potrà o  leggere il messaggio o ricevere una chiamata con il vostro messaggio. Dall’application ufficiale vengono descritte le caratteristiche del servizio:

Le truffe online passano per i social network

Parcelling“, derivato dall’inglese “parcel” (letteralmente pacco), è la nuova truffa ai danni degli utenti del Web.

Il colonnello della GdF Umberto Rapetto

Il parcelling deriva dall’unione della causa del volontariato (fasulla) e della possibilità di reperire dati offerta dai Social Network. La potenza di questa miscela ha portato il colonnello Umberto Rapetto, responsabile del Gat, il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza ad impiantare una lotta contro le Onlus criminali on-line.
La dinamica è basata sul recrutare il maggior numero di utenti dei social network e portarli con banner ed inviti a collaborare a (fittizie) Onlus per le popolazioni bisognose. Chi di solito aderisce, si vede recapitare una serie di richieste d’aiuto sostanzialmente economico, che porta a dare i propri dati della carta di credito per una piccola donazione, che si trasforma invece in una mega truffa per acquistare oggetti costosi tipo gioielli, televisori al plasma ed oggetti tecnologici. La merce viene spedita con il recapito del volontario in pacchi anonimi. Al ricevimento della merce, i truffatori, vanno a destinazione con un camion, e caricano la merce spacciata per gli aiuti umanitari.

Tamar Weinberg: la mia guida alla Netiquette 2.0

Tamar Weinberg

Suggerire la netiquette (modi di comportarsi on-line correttamente) nell’epoca del Web 2.0 sembra qualcosa di impossibile visti i milioni di utenti esperti e meno esperti che sono on-line, ma c’è una appassionata del Web 2.0, Tamar Weinberg, che non si è spaventata di promuovere questa guida dall’alto della sua  esperienza vissuta in Real Simple Magazine, Search Engine Roundtable, Lateral Action, Mashable e Lifehacker.
Le regole d’oro proposte dalla blogger, vogliono spingere (secondo la prefazione) ad imparare come gestire le relazioni sociali on-line. La guida si articola in 6 capitoli oltre prefazione e conclusioni e nello specifico si basa su Facebook, Twitter, LinkedIn, FriendFeed, YouTube e StubleUpon.
Il rapporto così amichevole che Tamar utilizza nella guida, rende piacevole la lettura e veramente utile per imparare qualcosa. Le domande che l’autrice pone dall’inizio sono basate intorno ad una prima domanda chiave: “Fareste ciò nella vita di tutti i giorni?”.
Seguono i quesiti:
Comportarvi con qualcuno come foste amici senza esservi neanche presentati?

Pishing: Il valore di un profilo sui social network

La creazione gratuita dei profili di Facebook, sta permettendo ai pirati di cercare un nuovo canale d’affari. La clonazione degli account del noto social network, ha trovato infatti il modo di creare un business. 89 pence (circa 1 euro) per comprare un profilo a caso.
I dati raccolti sul profilo, vengono prelevati con il pishing da utenti non esperti che connettendosi a link fasulli, diffondono i propri dati di accesso. Le cyber-truffe ovviamente non nascono solo su Facebook, ma al secondo posto tra i social network presi di mira spunta MySpace, dove un account costa circa 1,20 euro. Le truffe fatte invece ai danni dei dati dell’home banking e carte di credito hanno un valore rispettivo di 37 euro e 25 euro.

Australia pioniera: Notifiche giudiziarie via Social Network

Anche le notifiche giudiziarie ufficiali possono essere trasmesse attraverso Facebook. E’ stato il tribunale di Canberra (Australia) che ha deciso il caso di una coppia di debitori irreperibili attraverso vie tradizionali a dare l’OK per la notifica on-line. “Nell’impossibilità di notificare fisicamente i provvedimenti a loro carico, il giudice ha considerato lecita anche la possibilità di raggiungerli tramite Facebook.”
Tutto ciò, dopo che l’avvocato McCormack ha per mesi cercato la coppia per merito di una società di recupero crediti che voleva notificare un’ingiunzione di pagamento per una rata mutuo non pagata. Secondo la legislazione, questo reato prevede che la legge passi al pignoramento dei beni. McCormack che aveva utilizzato tutti gli elementi a sua disposizione su Facebook per rintracciare la coppia, ha persuaso la Corte Suprema del Territorio nel far valere il social network come fonte di recupero della coppia. Un utilizzo alquanto particolare per i social network. La comunicazione è avvenuta a mezzo e-mail privata della donna e quindi tutelando la privacy del soggetto.
Chris Kelly, responsabile della privacy per Facebook si è dichiarato contento di essere stati utili alla legge.

eMarketer: “La crescita umana è maggiore rispetto l’economica”

I social network stanno spopolando sempre più nelle comunità reali che sempre più vogliono diventare on-line per aggregare maggiori persone.Ma se a livello umano, il fenomeno sembra crescere a dismisura, a livello economico, il progetto “Social Network”, non sta fornendo i risultati sperati.
Un esempio lampante è la neo-elezione di Barack Obama negli USA che ha investito tantissimo sulla campagna elettorale delle comunità on-line.
I dati conferiti da Debra Aho Williamson (analista della società specializzata in ricerche di mercato eMarketer), hanno rilevato che la spesa delle campagne elettorali americane on-line è di: “1,2 miliardi di dollari, una stima inferiore del 14% rispetto agli 1,4 miliardi precedentemente stimati. E per il 2009 la crescita sarà minima: solo 100 milioni di dollari, per un totale di 1,3 milioni di dollari”.
Secondo la magnate dell’analisi del web-marketing, il tutto è identificabile in tre motivazioni: la prima è la recessione economica, la seconda è che non tutti i social network continuano a persistere e solo pochi (MySpace e Facebook) saranno portatori del primato e l’ultima è data dal fatto che molteplici aziende non ancora vedono con buon occhio la possibilità di targettizzare gusti ed abitudini degli utenti on-line per fidelizzarli.

Vediamo una sintetica stima (analisi eMarketer):

Disqus si unisce a Facebook Connect

A pochi giorni dalla developer conference di Berlino, Scott Rafer, ha definito in modo provocatorio “morto” Facebook. Secondo le informazioni che ha fornito, le widget non erano più fertili e quindi gli sviluppatori avrebbero per forza di cose concentrarsi su Facebook Connect.
I siti principali su cui è già approdato Facebook Connect in meno di due settimane sono: CNET, CNN, TechCrunch, Vimeo o Netvibes.
A seguito di ciò si è vista spuntare nella sezione Developers di Facebook una novità: Facebook Connect Plugin Directory, una raccolta di Plug-in open source resi disponibili per tutti gli utenti che vogliono integrare il proprio servizio Web con Facebook.
L’esordio più significativo è stato quello dell’integrazione con Disqus, il servizio dedicato ai commenti più utilizzato nel web. La semplicità di utilizzo è data nelle istruzioni complete che si trovano sul post ufficiale nel blog di Disqus. L’unico requisito è che per attivarlo bisogna disporre di una Facebook API key.

La bontà natalizia degli uomini sbarca verso Facebook

Le notizie positive fioccano sotto Natale anche su Facebook. Il noto Social network infatti, è divenuto una fonte di speranza per i malati terminali in lista d’attesa er un trapianto. Tutto parte dal profilo, speranzoso nel web di trovare qualche persona che sia disposta ad un trapianto. I primi casi che sono stati resi noti riguardano bambini che cercano “midollo e sangue”.
Questa caratteristica della globalità di Internet, nasce infatti già anni fa con il diffondersi della posta elettronica e le note “Catene di Sant’Antonio”, possibilità divenuta alquanto speculativa a lungo andare. Secondo gli esperti e secondo il quotidiano Inglese “The Guardian”, le possibilità offerte da Facebook sono di gran lunga maggiori a quelle fino ad ora utilizzate. I casi belli che racconta il giornale parlano di ” Iona Stratton, una bimba che si è ammalata di leucemia a sole 13 settimane di vita. Lo scorso ottobre la famiglia aveva lanciato un appello, alla caccia di donatori proprio su Facebook. E dopo poche settimane, e oltre 7.000 contatti, era stato trovato anche un candidato nella lontana Australia.”

E’ in voga la Fa”k”ebook mania

Scatta l’allarme clone-Vip su Facebook, ed a dar voce a questo problema è Carlo Verdone. Infatti, con molta semplicità conoscendo la data di nascita, il nome ed il cognome, è possibile aprire un profilo falso spacciandosi per quella persona.
A cadere in questa trappola sono gli utenti spesso poco esperti che si fidano di questi “fake” cadendo in trappole di poco gusto. Quando gli amici cominciano ad aumentare però, e si aggiungono a questi i parenti dei VIP, si giunge al punto che il fake viene scoperto. Tantissimi sono i falsi su Facebook a partire proprio da Carlo Verdone, Monica Bellucci, Fiorello, Lino Banfi, Michelle Hunziker, Leonardo Pieraccioni, Pippo Baudo, giusto per nominare i più conosciuti. Carlo Verdone ha rilasciato un’intervista a Cinemotore, dicendo: “E’ veramente allucinante che una persona chiacchieri, chatti, scriva, fingendosi qualcun altro… chi decide di sostituirsi ad un altra persona commette un reato, anche perché ci sono tante persone sprovvedute che accedono ad internet e che possono incappare in personaggi poco seri, non ci dimentichiamo quello che è successo recentemente con il finto aiuto regista di Vanzina”.
Verdone, ha addirittura trovato pagine di un fans club a lui dedicato e da lui creato, che invece sono dei falsi a tutti gli effetti. In totale, almeno tre sono i Carlo Verdone su Facebook che si spacciavano per essere l’attore.
Altro personaggio alquanto clonato è Alessandro Gassman che ha dovuto fare una smentita ufficiale grazie al suo ufficio stampa dove dichiara di stare attenti a truffe e raggiri a sfondo economico e sessuale.

Facebook e politica: la Sinistra sceglie di passare dal digitale alla vita reale

Walter Veltroni, esponente della Sinistra italiana, ha deciso di “trasferire” dal virtuale al reale il festeggiamento per i suoi 5.000 amici di Facebook. Così, ha riempito la discoteca “45 giri” di Roma, simpatizzanti della sua persona. E’ il primo politico in Italia a richiamare i suoi “amici” on-line per festeggiare da vicino. Nell’occasione, ha voluto riportare la propria fermezza sull’idea di allontanare il controllo politico da Internet: “Facebook è una grande piazza virtuale dove tutti si possono incontrare e scambiarsi opinioni. C’è qualcuno che pensa di mettere anche la rete sotto controllo. Non va bene, c’è già troppo controllo nelle tv, la rete lasciatela libera. Da parte mia non c’è nessuna contrapposizione tra il web e la politica tradizionale. Certo è che per fare politica la cosa essenziale è una rete di relazioni; e Facebook è uno strumento eccezionale, ti permette di parlare con persone lontane migliaia di chilometri, ma io ho sempre badato molto a parlare anche con chi mi sta sotto casa”.
Interessante è stata la scelta del sottofondo musicale da parte di Veltroni ma consigliata dai tanti amici di Facebook. Non sono mancati negli 83 brani Lucio Battisti, Fiorella Mannoia, Beatles e gli U2.

Subito sono scattate le prime dichiarazioni dei politici dell’opposizione: “Tanto esibizionismo e nient’altro”, ma Veltroni si è difeso portando avanti la tesi di difendere Internet come mezzo di informazione libero e non pilotato.