YouTube: sulla cresta del giornalismo…senza privacy

A volte pur di farsi protagonisti della realtà, o ancor peggio di una cronaca si è disposti a farsi riprendere in video a fare le cose più assurde o nelle situazioni più particolari pur di finire on line. E’ il caso di molti personaggi presenti nella rete sul social network video di YouTube. Qui, tanti video amatori armati di cellulare con fotocamera o ancora di una piccola Handy Cam, si trasformano in registi o ancor meglio in foto reporter di eccezione per riprendere l’accaduto. Può però capitare che il soggetto interessato, non sia disposto a farsi riprendere in video.

QiK sempre più vicino ai social network

Qik, si tratta di un software gratuito per i palmari e gli smart phone Black Berry RIM, che da delle possibilità interessanti con i servizi diffusi sul sito ufficiale, per visualizzare, ma soprattutto per fare upload di filmati in streaming, ma soprattutto di condividere con gli amici quello che giriamo con il nostro Black Berry.
La versione che è stata rilasciata negli ultimi giorni, ha avuto delle implementazioni alquanto interessanti, per tutto ciò che riguarda i rimandi ed i collegamenti con gli oramai più noti e diffusi social network. Stiamo parlando nello specifico di Facebook, del microblogging Twitter e del sito You Tube. Nel sito internet ufficiale del software che è www.qik.com, è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per il download, ma soprattutto degli “How to” che permettono di capire come interfacciarsi ai propri account (l’argomento è abbastanza vasto e verrà trattato in un tutorial a parte).

La Polizia di Stato su Facebook e YouTube con l’Agente Lisa

In occasione del 157° anniversario della fondazione della Polizia di Stato italiana, è stata annunciata una simpatica iniziativa che ha lo scopo di avvicinare la popolazione al dialogo con gli Organi di Stato, e nel caso specifico all’Organo di Polizia. Questo perchè molto spesso il rapporto con le Istituzioni di Sicurezza è difficile e crea disagi al benessere sociale. Lo slogan utilizzato per il lancio di questo evento è : “C’è più sicurezza insieme“. L’evento è l’immissione nel noto social network Facebook dell’Agente Lisa, un agente virtuale / reale che nasce su Facebook come utente, avendo poi la sua pagina ufficiale e condividendo anche su YouTube il proprio canale video.
La prima fase di sperimentazione è stata avviata pochi giorni fa con discreto successo.

Dopo FriendFeed e Facebook, anche YouTube va in chat a tempo reale

Dopo FriendFeed e Facebook, anche YouTube prova ad adottare nuove funzionalità in tempo reale. E’ un periodo di grandi novità per il network video di Google. Già da qualche giorno è partita la sperimentazione del nuovo layout, ancora in beta, che permette agli utenti di personalizzare l’interfaccia dei canali video e di navigare fra i preferiti, le playlist e gli uploads senza lasciare la pagina. Ma le novità non finiscono qui, e YouTube, fedele all’idea di un Web sempre più Web 2.0, lancia ora la chat in tempo reale.

In questo modo, sarà possibile per gli utenti YouTube sapere cosa stanno facendo gli altri iscritti al network, vedere chi è online fra i nostri contatti, conoscere quali video stanno guardando in quel momento e magari dare loro qualche buon consiglio su cosa vedere e ascoltare.

YouTube e Sony: aria di fusione

Si vocifera da un po’ di tempo del possibile accordo tra il noto social network di video YouTube ed il colosso della cinematografia Sony Pictures. In pratica YouTube starebbe facendo valutazioni sulla possibilità di acquisire i diritti e pubblicare integralmente i contenuti di Sony Pictures. E’ da ieri ormai che queste news circolavano in maniera ufficiosa, ma oggi sembra che ci sia qualche fonte più certa perchè non sono ancora arrivate conferme, ma nemmeno smentite ufficiali sia dai main del video sharing che dalla major cinematografica. Questo accordo potrebbe portare in streaming moltissimi titoli di successo e far salire a picco i profitti per l’advertising di YouTube.

I social network diventano amici dei dipendenti

Secondo la ricerca dell’Università Australiana di Melbourne (UoM) condotta sul rapporto tra lavoratori e social network, è emerso un dato alquanto sconcertante: gli impiegati delle aziende, rendono circa il nove – dieci per cento in più se tra una mansione e l’altra navigano su Internet. Secondo l’autore della ricerca, “le aziende spendono milioni di valuta inutilmente per bloccare l’accesso a dei siti che potrebbero portare a risvolti entusiasmanti“.
Secondo questa “scusante”, in teoria, qualora fosse stati trovati in ufficio a guardare i video di YouTube oppure a chattare con qualche amico su Facebook, non dovreste aver paura. Questo perchè avete la possibilità di giustificarvi con il vostro datore di lavoro dicendo semplicemente che vi state impegnando per aumentare la vostria produttività.

Il giorno dopo il Pesce d’Aprile

Dopo lo scherzo di Cadie da parte di Google, che ha illuminato gli occhi increduli dei tecnici, passiamo oggi in rassegna i Pesci d’Aprile che ieri ci hanno regalato i “soliti noti” del Web.
Lo scherzo sicuramente più apprezzato dalla popolazione del Web, è quello fatto da You Tube ai propri utenti. Il suggerimento del giorno diceva che: “i monitor moderni offrono una migliore qualità di immagine quando vengono capovolti”. Per vedere i video capovolti sono stati dispensati dei consigli tipo: “Inclina la testa di lato: immagina che ti sia entrata dell’acqua in un orecchio e devi farla uscire. Oppure puoi traslocare in Australia: lì è tutto capovolto, quindi potresti ottenere un’esperienza di visualizzazione di YouTube più naturale”.

Web Tv che trattano di video Medicina vietate dalla legge

In tempi recenti dove si sente spesso parlare di diritti d’autore e violazioni della privacy, oltre che di navigazione e pubblicazione libera, il caso della video-medicina on-line è un punto cardine del discorso. Tanti sono i network che si occupano di consigli di salute e proprio la possibilità “democratica” di Internet da il vantaggio a chiunque di dispensare consigli per la salute.
I casi più eclatanti tra quelli on-line sicuramente sono quelli basati sul “buon uso” delle sostanze come marijuana ed hashish, ad effetti terapeutici. E’ citato tra questi un portale che si chiama Pottube, che ha come contenuto filmati sull’uso di sostanze stupefacenti. Il commento a questo network di Mario Morcellini, sociologo della Comunicazione, è di un sito ”provocatorio, un grido di libertà che rischia di chiamare oppressione. Quando addirittura si arriva a fare un sito tematizzato su una pratica al momento sanzionata socialmente, vuol dire che si sta valicando una soglia. Il che può autorizzare il desiderio di una parte moderata del Paese di infliggere forme penetranti di controllo della rete che avrebbe tutto il diritto di essere libera”.

Weblin: l’instant messaging in 3D

Weblin è un client di instant messaging con avatar 3D che rende visibili gli utenti come una forma (anche umanoide) tridimensionale. La prima cosa che viene in mente, quando parliamo di chat e instant messaging, sono le emoticons ed i disegni animati.

Grazie a Weblin, viene proposto un nuovo modo di gestire la propria identità virtuale ed arricchire le proprie forme di comunicazione: utilizzando gli avatar di Weblin, interamente creati dalla società di Amburgo, Zweitgeist e attivabili dal sito Weblin (www.weblin.com).

Modena: Offendono una compagna su Facebook e vengono sospesi

Offendere una persona su Facebook potrebbe essere rischioso. E’ partita da Modena, la lotta del Preside dell‘Istituto Superiore Fanti di Carpi (Modena) contro quattro ragazzi che hanno offeso una compagna di classe pubblicamente su Facebook. I 5 giorni di sospensione, sono stati pochi secondo le persone che hanno definito l’atto come una violazione pesante della privaci della ragazza attuata con parole offensive e di poco gusto.
La scoperta fatta da un professore dello stesso Istituto, è stata portata in aula il giorno dopo quando i quattro convocati nell’ufficio del Preside Gian Michele Spaggiari, sono stati puniti. Spaggiari ha dichiarato che: “Davanti a un episodio del genere, che riguarda a tutti gli effetti la scuola, non potevamo fingere l’indifferenza. Abbiamo ritenuto importante lanciare un messaggio educativo forte: i ragazzi entrando a scuola accettano delle regole basate sui valori e sul rispetto reciproco. Il loro comportamento è stato di segno opposto, lo abbiamo punito anche se abbiamo lasciato aperta la strada ad un ravvedimento”.

Facebook e YouTube mettono ko un matrimonio all’inglese

Galeotti furono i social network di spicco per l’inglese trentanovenne Stuart Slann. La beffa tiratagli da due “simpatici” utenti di Facebook e YouTube si è riversata in tragedia per l’aitante signore.
Slann, avendo abboccato ad uno scherzo, aveva conosciuto su Facebook una audace fanciulla di nome Emma che si spacciava per residente in Scozia ad oltre 600 kilometri dalla villa di Sheffield di Slann e della moglie. Il loro rapporto nato come una corrispondenza erotica in realtà, era uno scherzo architettato da tifosi dai del Liverpool nei confronti di Stuart accanito tifoso del Manchester United. La corrispondenza erotica, probabilmente non bastava più ai due amici “scherzosi”, al punto tale da organizzare un appuntamento sulla spiaggia di Aberdeen in Scozia in un cottage sperduto dove consumare il proprio amore. La storia avviatasi a Novembre è terminata con il divorzio di Slann e della moglie.

Benigni a Sanremo: censura per YouTube ma Facebook resiste

L’intervento “pro gay” di Benigni a Sanremo era, fino a stamattina, uno dei video più cliccati di YouTube, almeno fino a quando non è apparso l’avviso “Questo video è stato rimosso a causa della violazione dei termini e condizioni d’uso“. Da quel momento, il video di Benigni continua ad essere caricato dagli utenti per essere successivamente rimosso. Tra le ipotesi di censura più accreditate, ci sono le parole di Benigni che invitano al rispetto per chi è omosessuale, parole che forse hanno dato fastidio ad alcuni dirigenti Rai.

Un binomio interminabile: Social Network Vs Pirateria

Ancora gatte da pelare per i social network (soprattutto YouTube) e la questione copyright. Il problema secondo i rumors viene sollevato dalle major discografiche e le distribuzioni cinematografi che, che tirando le somme per il 2008, hanno deciso quest’anno di stimare un raffronto a 20 anni fa (di preciso al 1989), verificando un ribasso pari a circa 46.000.000 di euro passando dai 224.000.000 di euro acquisiti nel 1989 ai 178.000.000 di euro del 2008. Puntare il dito contro un colpevole è stato semplice: i social network che permettono la condivisione. Primo tra tutti YouTube, che diffondendo più degli altri network materiale audio / video, viene considerato il caposaldo del ribasso delle vendite soprattutto di DVD contenenti video-clip musicali.
Altri network imputati sono quelli dedicati al audiotone sharing che permettono agli utenti di telefonia di scaricare interi brani audio che grazie alle tecnologie attuali (Bluetooth et similia) sono di semplice scambio gratuito.
A guadagnarci secondo le major sono invece società come Nokia e Sony Ericsson che sempre più stanno orientando i loro prodotti alla full integration con i social network.