Informazione e mobilitazione sui social network

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Se i social networks sono le prime piattaforme che ci permettono di condividere e scoprire in tempo reale cosa sta succedendo nel mondo, sono anche strumenti estremamente utili per capire quali sono gli argomenti più discussi e in quali termini.

Spesso basta fare una semplice ricerca all’interno del motore di Twitter, di Friendfeed o di Facebook, infatti, per tenersi informati sull’attualità del proprio Paese, superando di gran lunga le aspettative deluse ogni giorno dai telegiornali e dalla stampa ufficiale.

Al Jazeera ridimensiona il ruolo di Twitter in Iran

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Capita spesso di sentir parlare della Green Revolution in Iran come una “Twitter Revolution”. Si tratta della forte protesta nata in Iran durante il 2009 e andata avanti a suon di tweet contro un regime che non solo è stato in grado di manipolare i risultati delle elezioni, ma anche di far tacere ogni tipo di oppositore e attuare una fortissima politica di censura.

Tutti noi siamo stati sorpresi ed entusiasti nel vedere come Twitter era riuscito in poche ore a contrastare il black out dell’informazione iraniana e a sensibilizzare tutto il mondo alla protesta degli iraniani. Delle donne e degli uomini che in quelle ore stavano lottando con il corpo e con lo spirito per la democrazia del proprio paese.

La politica sempre più su Facebook

Roberto Maroni

 

 

Il caso Berlusconi, sembra aver fatto si che politici e “disturbatori mediatici” cominciassero a farsi sentire sui mezzi di comunicazione per esprimere la loro, a partire dal semplice utilizzo dei social network. Facebook e tutti gli altri, infatti, subito il dopo-Tartaglia, sono stati messi sotto accusa da parte di molti politici e molti sostenitori delle “starlette della politica“.

 
Finchè si parla di lottare contro la violenza, tutto è lecito, ma quando poi si comincia a parlare di regolamentazioni che andrebbero a bloccare il senso dell’esistere del social network il discorso cambia. Si parla di censure, blocchi, addirittura chiusure. Ma vediamo un attimo in Italia come è stata vissuta la cosa dagli esponenti che hanno parlato di Social network e politica, a seguito del caso Berlusconi in Piazza del Popolo.

Internet Community e Fanta Elezioni Comunali

Poggiomarino

Come ben si sa, le idee più particolari nell’inventarsi lavori “strambi”, nascono molto spesso in quel di Napoli, dove per vivere all’occorrenza ci si improvvisa “posteggiatori di carrelli al supermercato” o cose simili. Una notizia di cronaca che invece riguarda il nostro settore, arriva da Poggiomarino, in provincia di Napoli.

Google e Facebook insieme per il “Farsi”

Come stiamo cercando di comprendere dalle nostre cronache quotidiane anche su IoChatto.com, l’Iran si trova in una situazione politica alquanto particolare che mette in seria difficoltà lo status di molti cittadini e Neda era uno di questi che ha pagato con la morte. Oltre che scendere in piazza e manifestare, molti cittadini iraniani, stanno mettendo on line i loro pensieri, le loro impressioni e soprattutto le proprie richieste d’aiuto. Il voto in Iran ha permesso l’assedio del Web da parte di personaggi coinvolti in questa vicenda e soprattutto di civili che si sentono pronti ad una rivolta contro un regime che non viene considerato giusto. Molto difficile farsi comprendere e capire le ragioni di queste persone, per chi del popolo medio iraniano non conosce la lingua madre Inglese e quindi continua a scrivere post sul proprio profilo spesso “incomprensibili” per chi non conosce la lingua iraniana.

Politica e social network: spunti per la guerra

Come ben si sa, Internet è stato definito dai più grandi cultori e studiosi dei mass media, come il mezzo che identifica la democrazia per eccellenza. La possibilità data, infatti, di poter divulgare le notizie di proprio interesse con molta semplicità, oppure la stessa opportunità di essere in contatto con l’altra parte del globo data dai nuovi siti sociali (i social network per l’appunto), rendono sempre più “democratica” la vita anche delle popolazioni meno fortunate. Non esiste però un limite attualmente che vieti esplicitamente determinati contatti, se non come quello che il Governo Cinese ha di recente imposto ai produttori hardware per filtrare i contenuti delle ricerche on line (anche se la giustificazione del Governo è stata quella di preservare dalla pornografia i minori).

Nasce Forza Silvio, il social network dei sostenitori di Silvio Berlusconi

Sulla scia dei siti pro-Obama, anche i supporters di Silvio Berlusconi cominciano ad organizzarsi, qui in Italia, per dare sostegno e appoggio al loro leader, anche sul Web. Il social network Forzasilvio.it nasce da un’idea dell’onorevole Antonio Palmieri, già responsabile della comunicazione elettorale e internet di Forza Italia, e attualmente responsabile nazionale del settore internet e nuove tecnologie del Popolo della Libertà.

Il network intende unire su Internet i sostenitori di Silvio Berlusconi, in vista della campagna elettorale per le elezioni europee di sabato 6 e domenica 7 giugno. Nelle pagine di www.forzasilvio.it sono presenti alcune prime modalità di informazione e di azione, pensate esclusivamente per chi aderisce al sito. Altre saranno suggerite nei prossimi giorni e nelle prossime settimane dall’onorevole Antonio Palmieri, che da anni accompagna le campagne elettorali del Cavaliere, e dai suoi collaboratori.

La politica spopola anche nei social network

La politica è un fenomeno sempre stato al centro dell’attenzione, soprattutto da quando i mass media hanno permesso alla stessa di entrare. E se fino ad oggi si trattava di fenomeni divulgati sui giornali, per radio, in televisione, dall’avvento di Internet, anche su questa nuova piattaforma si è cominciato a vedere il fenomeno espandersi. A partire in effetti dai blog personali dei politici fino ad arrivare ai siti che permettono l’iscrizione al partito on-line. D’altronde come ogni fenomeno che si rispetti, questo cerca di entrare prepotentemente nella quotidianità della popolazione ed è arrivata ormai a pieno regime anche su Facebook. Questo fenomeno di entrata prepotente nel social network più famoso al mondo, era ormai inevitabile. Allo stesso tempo però, possiamo esaminare una varietà di sfaccettature che il fenomeno acquisisce in varie parti del mondo, a partire dagli Stati Uniti fino ad arrivare in Italia.
L’italiano medio ha all’incirca nei suoi contatti, oltre 200 connazionali e per motivi di lavoro, oppure di amicizie condivise si trova ad avere nella propria lista amici una ventina di stranieri.

Facebook e politica: la Sinistra sceglie di passare dal digitale alla vita reale

Walter Veltroni, esponente della Sinistra italiana, ha deciso di “trasferire” dal virtuale al reale il festeggiamento per i suoi 5.000 amici di Facebook. Così, ha riempito la discoteca “45 giri” di Roma, simpatizzanti della sua persona. E’ il primo politico in Italia a richiamare i suoi “amici” on-line per festeggiare da vicino. Nell’occasione, ha voluto riportare la propria fermezza sull’idea di allontanare il controllo politico da Internet: “Facebook è una grande piazza virtuale dove tutti si possono incontrare e scambiarsi opinioni. C’è qualcuno che pensa di mettere anche la rete sotto controllo. Non va bene, c’è già troppo controllo nelle tv, la rete lasciatela libera. Da parte mia non c’è nessuna contrapposizione tra il web e la politica tradizionale. Certo è che per fare politica la cosa essenziale è una rete di relazioni; e Facebook è uno strumento eccezionale, ti permette di parlare con persone lontane migliaia di chilometri, ma io ho sempre badato molto a parlare anche con chi mi sta sotto casa”.
Interessante è stata la scelta del sottofondo musicale da parte di Veltroni ma consigliata dai tanti amici di Facebook. Non sono mancati negli 83 brani Lucio Battisti, Fiorella Mannoia, Beatles e gli U2.

Subito sono scattate le prime dichiarazioni dei politici dell’opposizione: “Tanto esibizionismo e nient’altro”, ma Veltroni si è difeso portando avanti la tesi di difendere Internet come mezzo di informazione libero e non pilotato.