Twitter, violato l’account del Sun che manda le condoglianze al News of the World

Non è stata una settimana fortunata per il magnate Rupert Murdoch e per il suo domenicale News of the World che, dopo 168 anni di successi, ieri ha chiuso definitivamente i battenti, travolto dallo scandalo delle intercettazioni illegali. Ad ogni modo, la faccenda, per quanto riprovevole (è stata spiata addirittura la famiglia reale) ha scatenato il senso dell’umorismo degli hacker di mezzo mondo.

Uno di loro in particolare, ha compiuto un singolare scherzo ai danni della stampa inglese, violando l’account twitter del tabloid The Sun per inviare un messaggio fake proprio a Murdoch e al suo News of The World.

Mark Zuckerberg, profilo Facebook hackerato

Mark Zuckerberg Profilo Facebook

La pagina pubblica di Mark Zuckerberg è stata presa di mira da un hacker nella giornata di ieri. Il malandrino (che si è firmato come HackerCup 2011) si è limitato a pubblicare il seguente messaggio in bacheca: “Che l’hackeraggio abbia inizio. Se Facebook ha bisogno di soldi, invece di andare in banca, perchè non permette agli utenti di investire in Facebook? Perchè non trasformare Facebook in un social business nel modo descritto dal premio Nobel Muhammad Yunus? Che ne pensate?”

Evidentemente l’hacker non ha digerito il cospicuo finanziamento ottenuto da Goldman Sachs, il noto istituto ha investito recentemente più di 450 milioni di dollari nell’azienda di Mark Zuckerberg.

Facebook Hacker Cup, competizione mondiale per hacker

Facebook Hacker Cup

Una competizione mondiale per hacker organizzata da Facebook? Non siamo impazziti, è tutto vero. Lo stesso Mark Zuckerberg ha fortemente voluto la Facebook Hacker Cup, un “torneo” ad eliminazione dedicato ai migliori hacker del mondo.

Tutti possono iscriversi (gratuitamente), la competizione sarà divisa in più fasi, con domande teoriche ed esercitazioni pratiche, i 25 hacker che si dimostreranno più abili, parteciperanno alla finalissima che si terrà a Palo Alto, nel quartier generale di Facebook.

LinkedIn, attacco hacker nelle scorse ore

LinkedIn attacco hacker

E’ il periodo degli attacchi ai grandi social network. Prima Facebook, poi Twitter, adesso è il turno di LinkedIn, il social network professionale per eccellenza.

Nelle scorse ore un gruppo di hacker ha trovato il sistema di intromettersi nella rete ed inviare false email agli utenti. I messaggi contengono un trojan capace di rubare dati sensibili, come numeri e password dei conti correnti bancari.

Twitter, falla di sicurezza javascript on mouse over

Si è appena verificata una nuova falla nella sicurezza di Twitter, e in molti messaggi degli utenti compaiono adesso dei misteriosi quadratini neri al posto del testo. I quadratini neri nascondono un link, ed è sufficiente passarci sopra con il mouse (da qui il nome “on mouse over“) per far comparire un pop up con messaggi di vario genere, e venire indirizzati verso siti internet che non sono collegati a Twitter.

Come si ruba un profilo su Facebook

Basta poco per essere un lamer su Facebook. Al contrario del cracker ha conoscenze informatiche piuttosto limitate e al contrario dell’hacker non agisce per imparare o migliorare. Sono diverse le modalità con cui queste persone si divertono sui social network, rubando i dati di accesso ai profili degli utenti, e tutti poco piacevoli. Vediamo i principali:

Il trojan – backdoor è la minaccia più diffusa ed è un vero e proprio programma che si autoinstalla e apporta modifiche a file importanti del nostro sistema operativo. Inserendosi grazie a “porte lasciate aperte” in browser e firewall, permette il controllo del computer dell’utente, che rimane all’oscuro di tutto ciò che il lamer fa dei suoi dati.

Facebook e Twitter spiati degli hacker

Hacker

 

 

Gli hacker sono dei “professionisti” del settore informatico che fanno temere i colossi, ogni qualvolta si presenta anche un bug. Lo scorso anno, in Italia (precisamente nel mese di Ottobre), un gruppo di hacker riuscì a manomettere buona parte del sito di Poste Italiane creando non pochi disagi.

 

Ad oggi, si presuppone che questi individui stiano osservando molto da vicino i social network Facebook e Twitter. Ad affiancare gli hacker nello “spionaggio” dei social network, abbiamo i cracker che sono i cosiddetti ladri di identità. Essi cercano di rubare le password ed intere identità agli iscritti che si lasciano andare nell’utilizzo di password tipo 1234, oppure 0000 o ancora il proprio nome.

Facebook sempre più a rischio hacker

Facebook hacker

L’argomento caldo di settembre continua ad essere la sicurezza sui social network. Parliamo nel caso specifico dell’usatissimo Facebook, che pian piano sembra stia prendendo sempre più il posto dei telefoni cellulari dal canto della comunicazione interpersonale. Più aumentano le iscrizioni, più Mark Zuckerberg è fiero del suo aumentare di utenti (forse anche degli introiti economici) e più gli hacker si divertono a voler attaccare il sito.

Fan Check, il malware, e il falso antivirus

facebook security

Sul profilo di Facebook Security è apparso un messaggio piuttosto allarmante, che avverte gli utenti di fare attenzione alle applicazioni sospette che potrebbero veicolare virus, e in particolare a quei finti antivirus che in realtà sarebbero degli insospettabili malware.

We’re getting reports of malware disguised as anti-virus software that’s using a rumor about a Facebook application to spread. As always, be alert, and if a piece of software seems suspicious, don’t download it. Please share this with your friends.

Insomma, gira la voce che un falso antivirus prometta di liberarvi il computer da una pericolosa applicazione Facebook infetta, mentre l’antivirus stesso sarebbe in realtà un virus.

Una storia complicata ma abbastanza familiare a chi in passato ha scaricato una apps conosciuta come Stalker Check o Fan Check, che prometteva di farvi vedere chi visitava il vostro profilo o le vostre foto. Ebbene, sembra che basti diventare fan dell’applicazione per essere infettati dal virus.

Twitter hackerato per bloccare un suo utente

cyxymu twitter

L’attacco hacker che ieri verso le 15 ora italiana ha paralizzato Twitter non è stato causato con l’intento di bloccare tutta la piattaforma di microblogging, bensì per colpire una sola persona, cioè proprio un suo utente. Si tratta di un attivista georgiano con account su Twitter, Facebook, LiveJournal, YouTube e Blogger/Blogspot su Google.

Il blogger/attivista, che utilizza il nome “Cyxymu“, (il nome di una città nella Repubblica di Georgia) è stato oggetto di un attacco mirato e simultaneo su tutti i social network da lui utilizzati, e questo ha provocato in molti casi un denial of service, cioè l’interruzione del servizio.

Twitter di nuovo sotto attacco hacker

twitter denial of service

Il network di microblogging Twitter è stato preso di mira per l’ennesima volta dagli hackers, con un metodo conosciuto come denial of service, cioè “negazione del servizio”. Questa pratica è molto usata dagli hackers, e consiste nell’accedere a un determinato sito da molti computer diversi, ma tutti nello stesso momento.

Il sito di Twitter è stato chiuso oggi alle 15 (ora italiana) per dare modo ai responsabili della sicurezza di prendere le necessarie contromisure.

Twitter sotto attacco hacker

Nuovi guai per Twitter. In seguito ad un attacco hacker, sono stati trafugati alcuni documenti riservati e i dati personali dei dipendenti di Twitter. Queste informazioni poi sono state inviate alle redazioni e ai siti di news di mezzo mondo, che ora hanno l’occasione di pubblicare i segreti e le indiscrezioni del network, uno dei colossi della blogosfera. La fonte di queste informazioni è un hacker francese che si fa chiamare Hacker Croll, in passato già protagonista di simili imprese. Il cybercriminale ha inferto un duro colpo alla sicurezza di Twitter, entrando in possesso di molte informazioni riservate come l’elenco completo dei dipendenti e il relativo salario, le preferenze alimentari, la corrispondenza privata e aziendale, e naturalmente tutte le password degli account PayPal e Amazon, dei profili Facebook e altro ancora.

Ma questa disavventura pone l’accento non solo sulle falle della sicurezza di Twitter, ma introduce anche un problema di giornalismo etico che riguarda le redazioni dei quotidiani web che hanno ricevuto le informazioni confidenziali inviate loro da Hacker Croll, e cioè cosa fare di tutto questo materiale. Pubblicarlo significherebbe una grave violazione della privacy, ma lasciarsi scappare un’occasione del genere non sarebbe comunque una mossa intelligente.

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