Orkut, alla scoperta del social netwok di Google

Orkut

Pochi giorni fa è arrivata la notizia della chiusura definitiva di Google Wave, la piattaforma social di Big G lanciata alla fine del 2009. Il servizio non ha riscosso il successo sperato, la tecnologia alla base di Wave sarà sicuramente usata per altri progetti. Google ha conquistato la rete, ma non il campo dei social network. Lively, chat 3D stile Second Life è stato un vero fallimento, così come Wave.

Anche Buzz sta navigando in cattive acque, mentre aspettiamo di vedere quale sarà la sorte del futuro Google Me, che dovrebbe essere lanciato entro la fine dell’anno. Quello che molti non sanno però è che Google possiede già un proprio social network, Orkut, attivo dal gennaio 2004.

I social network mostrano i Doodler di Google

 

Cos’è un Doodler di Google? Purtroppo non molti lo sanno e quindi vediamo di fare un po’ di chiarezza. I Doodler sono i disegnatori dei più noti Doodles di Google. Parliamo di quei disegni del logo di Google che quotidianamente, in occasione di interessanti avvenimenti storici, oppure di anniversari di eventi mondiali fanno si che il logo di Google nella home page sia diverso ed identifichi questo simbolismo.

Oltre a questo, ovviamente facendo click sul Doodles nel giorno predefinito si viene rimandati alla pagina di una ricerca che riguarda l’argomento in questione. Tra le più importanti selezioni ricordiamo il lancio ufficiale dell’iniziativa Doodle 4 Google, in occasione dei mondiali di calcio del 2010.

Save Wave, salviamo la piattaforma social di Google

Save Google Wave

Vi abbiamo parlato qualche giorno fa della decisione di Google di chiudere il progetto Wave, ritenuto fallimentare dai vertici del motore di ricerca. La notizia non è passata inosservata ed i sostenitori del servizio si sono riuniti, fondando un sito, Save Google Wave, per chiedere ai dirigenti di Big G di tenere in vita la piattaforma social.

Scopo del sito, come detto, raccogliere il supporto degli utenti e far vedere a Google che non vale la pena chiudere un portale così apprezzato dal pubblico. Al momento i sostenitori che hanno lasciato una testimonianza sul sito sono poco più di 20.000, non tanti, di certo non è un numero che farà cambiare idea ai vertici del colosso di Mountain View.

Google Wave chiude a fine anno

Google Wave

E’ ufficiale. Google abbandona il progetto Wave. La piattaforma di social news presentata alla fine del 2009 non ha riscosso il successo sperato ed il colosso di Mountain View ha deciso di fermare lo sviluppo del progetto.

Google Wave avrebbe dovuto rappresentare il grande ingresso di Google nel mercato dei social network, un settore che fa gola a molti, ma che pochi riescono a conquistare.

Google Games investe su Zynga

 

E’ successo un po’ a sorpresa l’investimento fatto da Google secondo i rumors per la sua sezione Games. Un “piccolo” investimento compreso tra i 100 ed i 200 milioni di dollari, infatti, sarebbero stati versati nelle casse della software house di videogames Zynga, molto nota al pubblico del web, proprio per la sua partnership con Facebook per la realizzazione di titoli molto usati come FarmVille, Mafia Wars e Zynga Poker.

Negli ultimi periodi, l’azienda di videogiochi avrebbe ricevuto dai soci della SoftBank Capital, e da altri investitori un ammontare di circa 500 milioni di dollari di investimento, oltre a circa 180 milioni di dollari extra versati dalla Digital Sky.

Twitter ed il futuro del Search Engine

 

C’è ancora qualcuno che si domanda cosa sia, anche se la TV ed i media in generale parlano spessissimo dei post di Twitter, i cosi detti tweets e soprattutto parlano di Followers. Per chi si fosse perso qualche puntata, Twitter è il servizio di microblogging a sfondo di social networking che sta spopolando nel mondo del web, al punto da raggiungere in questi giorni un nuovo primato.

Grazie agli accordi fatti con i grandi del search engine per l’indicizzazione, ecco che Twitter sta continuando a crescere sempre di più, quasi fino a togliere il posto a Google, Yahoo! e Bing me motori di ricerca. Il suo traffico è costante ed in crescita e sembra proprio che dalle ultime statistiche le ricerche fatte sul sito siano tantissime.

Il baco di YouTube che fa paura a Google

Se pensate che Google sia intoccabile, e che la sua sicurezza sia a prova di bomba, vi state sbagliando. Ieri un gruppo di hackers ha messo in serie difficoltà il colosso di Mountain View prendendo di mira una delle sue creature di maggior successo, cioè YouTube. Tutto ha avuto inizio quando i membri del forum di 4chan hanno pubblicato un codice che permetteva di sfruttare una vulnerabilità di YouTube per alterare i commenti ai video del popolare network e far apparire all’interno della pagina scelta foto spinte, video pornografici, scritte e insulti vari.

Tutto è cominciato come uno scherzo, con il finto annuncio della morte del giovane cantante pop Justin Bieber, odiatissimo dalla comunità di hackers e perciò preso di mira. La notizia dapprima ha destato sconcerto tra gli utenti di YouTube, ma una volta scoperto il fake, sui video di YouTube hanno cominciato a scorrere altri messaggi inquietanti, che incitavano alla violenza e alla pornografia.

Vuvuzelas invadono anche Google Street View

Se credevate di aver visto tutto, ma proprio tutto, dopo le vuvuzelas su YouTube e tutta la carica virale che le malefiche trombette stanno portando, rendendo popolari questi Mondiali di calcio 2010 senza più Nazionale Italiana, vi sbagliate di grosso. Questa volta è Google ad aver ideato un Easter Egg per tutti gli amanti delle vuvuzelas.

Facebook cresce e batte Google

Secondo le stime, i Social Network sarebbero più popolari nel mondo di quanto non lo siano i motori di ricerca. E se parliamo di Google, quando nominiamo i search engine più famosi, ovviamente ci riferiamo a Facebook rispetto ai SN.

I network come Facebook crescono a vista d’occhio, superando i grandi nomi del web, proprio come quello del colosso Google: la ricerca effettuata nel mese di Marzo ha decretato la vittoria schiacciante del SN in fatto di popolarità sul motore di ricerca, in particolare in Gran Bretagna.

Social editor on line: proviamo Docs che sfida Google Docs

 

Oggi parliamo del progetto che vede la “comunione dei beni” tra Facebook e la Microsoft: Docs. Questo progetto, è un appendice on line di Office 2010 e permette l’utilizzo di buona parte delle funzionalità dell’applicazione direttamente on line, come una web apps. Docs, in se per se è una piattaforma di cui abbiamo già parlato ed è l’interfaccia social web per creare e condividere on line documenti Word, fogli di calcolo Excel e presentazioni di PowerPoint tutto attraverso Facebook.
In primis per utilizzare Docs è quindi necessario essere iscritti a Facebook. L’interfaccia con cui ci troveremo ad avere a che a fare è molto intuitiva e come quella installata sui PC. Facciamo attenzione ad una situazione: Docs non è un sostituto di Office 2010, quantomeno ne permette le stesse funzionalità della versione desktop. Questo non significa che sia una web apps senza senzo. E’ invece qualcosa di molto utile se andiamo a quantificare l’usabilità del prodotto per tutti coloro che hanno la necessità di condividere documenti on line con i propri colleghi e amici.

Google acquista Bump Technologies

 

Sempre più progressi sul mercato, ed esponenzialità nei contenuti offerti dal leader indiscusso del search engine Google. Il suo percorso, lo sta pian piano facendo diventare leader non solo più nell’ambito del search engine, ma come una “belva onnivora”, sta entrando in tutte le realtà dell’Information & Communication Technology, mettendosi tra i leader indiscussi.

L’ultimo colpo fatto dalla società di Mountain View è stato l’acquisto di Bump Technologies. Parliamo di una software house che è già nota per la creazione di Bump Top, il software che permette di rendere tridimensionale il desktop e che risulta una applicazione molto in voga tra i giovani.

Google acquista Picnik per il fotoritocco

 

Sembra che pian piano si stanno aggiungendo i petali per comporre una rosa vivida e bella. Parliamo di Google, che ad oggi ha acquistato Picnik, permettendo ai suoi utenti di utilizzare anche il fotoritocco on line. Il sito nato nel 2005, è stato acquisito da Google, e risultava essere tra i primi in classifica di utilizzo.

Secondo quanto ipotizzano i rumors, Google sta cercando di far rivivere sul web tutto quello che è fotografia digitale, evitando completamente l’installazione di software su PC. Quindi ad archiviazione e condivisione, aggiungiamo il ritocco.

Cercare lavoro sui social network

C’è sempre qualcosa da sapere sul social networking e sull’utilizzo delle reti sociali. Il cosiddetto “reclutamento sociale“, ad esempio, è già una realtà e può essere molto preziosa in quanto parte integrande e ormai fondamentale di una strategia di ricerca di lavoro.

Gli studi mostrano che il 79% dei datori di lavoro a livello mondiale utilizzano i social media come parte della loro strategia di reclutamento, e che oltre l’80% dei posti di lavoro si trovano in rete. In un altro recente sondaggio condotto tra oltre 260 datori di lavoro, il 68% delle assunzioni viene fatto utilizzando le reti sociali e professionali, primo su tutti LinkedIn.

Google indicizza gli aggiornamenti di Facebook

Notizie Google da Facebook

 

 

Google aveva già proposto da Dicembre 2009 di indicizzare gli aggiornamenti in tempo reale del social network Facebook, con tutti gli stati, ebbene ecco che ad oggi si può avere la certezza che questo avviene.

 
In caso di una web search di fonti informative o su avvenimenti di cronaca (nella sezione Web di Google e non in quella News), vediamo che il colosso di Mountain View è riuscito ad indicizzare qualcosa di interessante: cioè gli aggiornamenti di stato. L’unica limitazione, è che ad oggi vengono indicizzati solo ed esclusivamente i contenuti delle pagine fans, quindi se lavoriamo su un gruppo o sul profilo personale non c’è rischio che questo contenuto sia reso pubblico durante le ricerche.