Boom di spam sui social network, Facebook capolista

Boom di spam sui social network, Facebook capolista

Per anni ed anni la diffusione dei casi di spam è stata associata alle email ma d’ora in avanti sarà bene prestare attenzione non soltanto alla propria casella di posta elettronica ma anche e sopratutto ai social network.

Stando infatti all’ultimo report pubblicato da Nexgate lo spam è aumentato del 355% soltanto nel corso della prima metà del 2013 e ad aggiudicarsi il titolo di social network più ricco in tal senso è Facebook che ne ha cento volte in più rispetto agli altri.

Facebook e Twitter all’attacco dello spam sociale

Facebook e Twitter spam socialeQuello dello spam sociale sulle piattaforme sociali è ormai un problema radicato e diffuso. Facebook e Twitter hanno quindi deciso di unire le forze per combattere in maniera efficace una delle piaghe più fastidiose per gli utenti delle due reti, in special modo per quelli meno esperti spesso vittima delle classiche truffe della rete.

Lo spam sociale è basato sul fenomeno del like-jacking, una tecnica che invita a cliccare sul pulsante “Mi piace” o visualizzare un video particolarmente scandaloso, dunque interessante, ma la cui azione fa partire tutto un meccanismo che potrebbe potenzialmente danneggiare la sicurezza e la privacy dell’utente su internet.

Facebook rende noti alcuni dettagli del nuovo sistema di sicurezza

Interessanti informazioni in arrivo per quanto concerne la sicurezza degli utenti iscritti a Facebook poiché stando a quelle che sono le ultime informazioni rese disponibili direttamente dal rinomato social network in blu verrebbero vagliate ben 65.000 azioni al secondo degli utenti al fine di proteggere dallo spam e prevenire eventuali, fastidiosi e pericolosi attacchi informatici.

L’informazione in questione, concernente il sistema della cyber-sicurezza di Facebook denominato FIS (Facebook Immune System), è stata resa nota al fine di infondere maggior sicurezza negli utenti ed in modo tale da poter comprendere quali misure di sicurezza siano effettivamente adottate considerando il gran parlare che da sempre e, in particolar modo, negli ultimi tempi vi è a tal proposito.

Facebook ed i finti e pericolosi video di Amy Winehouse prima della sua morte

Così come spesso accade in concomitanza del diffondersi di notizie facenti riferimento ad improtanti avvenimenti o, ancor di più, a personaggi noti, anche in questo caso, a poche ore dalla morte della celebre cantante Amy Winehouse, su Facebook hanno iniziato a diffondersi video “farlocchi” aventi come obiettivo quello di spammare sulla bacheca del povero malcapitato o, ancora, infettarne il computer traendolo in inganno circa i contenuti da visualizzare.

I video in questione, opera di malfattori del social network in blu, propongono all’utente la visualizzazione di contenuti esclusivi trapelati in rete come, ad esempio, Amy Winehouse la notte prima di morire, gli ultimi minuti di vita della cantante etc.

Facebook ridisegna le notifiche relative alle richieste di amicizia incrementando le misure anti spam

Il restyling di Facebook continua e, così come avranno già avuto modo di notare gran parte degli utilizzatori del noto social network, nelle ultime ore anche le notifiche relative alle richieste d’amicizia sono state oggetto di interessanti modifiche, ovviamente in linea con tutti gli altri cambiamenti apportati di recente.

Le modifiche rilevate, infatti, così com’è anche possibile notare osservando l’immagine d’esempio, mettono ora il luce ulteriori ed interessanti dati grazie ai quali sarà possibile visionare rapidamente tutte quelle che sono le informazioni più importanti relative all’utente che desidera entrare a far parte dei nostri contatti.

Facebook: basta allo spam

FacebookFacebook si è deciso: basta a tutto lo spam che circola sul sito. Ora la politica interna della società inizierà a fare tabula raza di tutte le applicazioni (e relativi sviluppatori) che sono state cause di spamming. Gli utenti potranno finalmente avere un po’ di sollievo dai continui bombardamenti quotidiani.

Il primo ad essere accusato e ad essere bloccato è l’applicazione My Calendar. Ma non è il solo, nel banco degli imputati ci sono diverse centinaia di altri programmi. Secondo Facebook, gli sviluppatori di My Calendar hanno adoperato tattiche di spamming ingannevole per avere più utenti. Difatti a molti è parso strano, come queste società di sviluppo software potessero in così poco tempo crescere a dismisura, quando il programma non valeva molto ed era esiguo. La risposta è solo spam aggressivo.