Facebook: profilo aziendale già presente? Ecco come comportarsi

Volete creare un profilo aziendale della vostra impresa su Facebook ma avete notate che qualcuno lo ha già fatto prima di voi? Come comportarsi in questa occasione? E’ stata la stessa domanda che si sono posti i dirigenti della Coca Cola quando hanno visto che su Facebook esisteva già un loro profilo. Chi l’aveva creato? Due fan dell’omonima bibita residenti a Los Angeles: Dusty Sorg e Michael Jedrzejewski. I dirigenti hanno preso contatto con i due e hanno offerto loro di diventare loro partner nel gestire questa pagina che ha riscosso notevole riscontro, si parla di 3.300.000 di iscritti, il secondo profilo più popolare su facebook dopo quello di Obama. Ovviamente questa situazione può capitare a tutti, come comportarsi allora?

Green PC: il software che parla “verde”

Anthony Rodio, il Vice Presidente Esecutivo della SupportSoft Inc. ha annunciato a seguito della realizzazione, il lancio di un nuovo “software ecologico” lanciato in esclusiva su Facebook, il social network più utilizzato dagli utenti di tutto il mondo.
Il software si chiama “Green PC” ed è una visione nuova ed ambientalista di vedere i programmi per computer, cioè l’analisi e la progettazione basata sul ridurre al minimo il consumo energetico dei personal computer, apportanto delle modifiche mirate a determinate impostazioni del pc stesso. Con questa soluzione è nata anche l’opportunità di utilizzo dell’Eco-Button, un’idea di pulsante che interrompe completamente l’attività elettrica del computer, togliendo corrente.
Con questo nuovo software sarà possibile in maniera semplificata, come le impostazioni di risparmio energetico di Windows, di modificare il tempo di inattività del monitor e del disco fisso, decidendo il loro spegnimento, oppure definire la quantità intesa in minuti dopo di che il PC può andare in modalità stand-by.

Come creare un gruppo su Facebook

Facebook con la nuova homepage, ha rivoluzionato un bel po’ di cose inerenti al layout, ma in sostanza le funzionalità di base, come la creazione di gruppi o di fan page, hanno mantenuto caratteristiche di semplicità.

Creare un gruppo su Facebook è una procedura rapida e veloce.

Per prima cosa bisogna andare in homepage e cliccare sull’icona “gruppi” della barra in basso. Si aprirà la pagina che vedete sopra, dove sono elencati i gruppi più popolari e quelli di cui fate parte.

Cliccate sul pulsante “crea nuovo gruppo” e vedrete apparire una serie di campi dove dovrete inserire almeno il nome del gruppo, una breve descrizione, e la categoria di appartenenza. Questi tre campi, infatti, sono obbligatori.

Termina il primo reality di Facebook

L’avventura on-line di 20 concorrenti italiani e residenti tutti in differenti parti della Penisola Italiana e del mondo, è terminata il 19 Marzo del 2009. La loro sfida iniziata otto settimane fa a base di video, articoli e foto su temi assegnati dagli opinionisti del reality (il regista televisivo Jocelyn, il regista Antonio Serrano, i conduttori radio televisivi Alessandro Zaccuri e Gianmaurizio Foderaro, il Senatore del PdL Achille Totaro, il Deputato Europeo del PD Gianni Pittella, i giornalisti Rachele Zinzocchi e Gian Piero Ventura Mazzuca), è stata basata sui temi d’attualità più recenti come la crisi e la guerra, su temi di riflessione, su temi divertenti ed anche su temi talmente seri e che hanno toccato i concorrenti in prima persona da far scaturire delle polemiche. E sono stati proprio questi temi che hanno portato al ritiro di un concorrente ma anche ad un fidanzamento ufficiale. I video sono tutti pubblicati sul gruppo di Facebook “1° Real Show On-Line” dove è possibile visualizzare tutti i commenti, ma anche sul sito esterno ufficiale del reality www.realshowonline.it (dedicato invece alla raccolta dei voti).

Ecco quanto guadagnano i siti web

Vi siete mai chiesti quanto guadagnassero i giganti del Web? Servizi come Google, Yahoo, Youtube, Facebook, MySpace ed altri? Fino ad ora avrete solamente sentito voci che dicevano miliardi, milioni e centinaia di migliaia di dollari. Ma quali sono i reali profitti di tutti questi siti? Quali sono i dati reali? Essi ci sono ma fanno rabbrividire al solo leggerli, soprattutto quando si viene a sapere che la Google guadagna 21.800.000.000 $ annualmente e 691.27 $ al secondo! Ve ne rendete conto cosa significa? Lo stipendio di un precario italiano guadagnato in un secondo! Uno solo! Dati non da urlo ma da delirio! Ecco i profitti degli altri servizi.

Meehive: il giornale on-line su misura

Il nuovo concetto di magazine digitale arriva dall’America ed ha un nome innovativo: Meehive. Il quotidiano on-line su misura dell’utente proposto fino ad oggi in versione beta. Il giornale on-line può essere letto dall’iPhone e da Twitter, semplicemente iscrivendosi al sito. Così ogni lettore – redattore, può decidere di dedicarsi ad una sezione specifica in base ai propri interessi personali. Meehive di conseguenza andrà a costruire l’home page organizzando tutti i contenuti in base alle argomentazioni preferite dall’utente. Una sorta di iGoogle è stato definito dai più scettici.

Facebook cambia tendenza e va contro le mafie

Il gruppo di Facebook si chiama “Quelli che contro tutte le mafie hanno un volto“, e si propone grazie al ricordo di Don Peppino Diana a quindici anni dal suo assassinio di rinnovare un urlo contro le mafie. Il gruppo nasce a Qualiano (NA), un paesino nella provincia di Napoli che conta già molti iscritti. Il gruppo è collegato alla quattordicesima giornata che si terrà contro tutte le mafie il 21 Marzo 2009 a Napoli. L’invito parte da Gennaro Diana e Iolanda di Tella che sono rispettivamente il padre e la madre di Don Peppino.
Secondo gli accordi presi sul gruppo, tutti gli iscritti, si recheranno il giorno 19 Marzo a Casal di Principe (CE), terra della parrocchia che dirigeva il giovane Don Peppino Diana, e che ha visto la sua fine tra i combattimenti nei confronti della camorra locale. Il gruppo sta divulgando a tutti gli iscritti l’idea, almeno per domani, di cambiare la propria immagine del profilo con una del sorridente don Peppino, per ricordare il suo assassinio durante la celebrazione della Santa Messa.
Il 19 Marzo del 1994 moriva Don Peppino Diana per manon di un barbaro assassinio che fece reagire molteplici persone, in effetti il giorno del funerale oltre ventimila persone diedero l’addio a Giuseppe Diana attraversando in religioso silenzio le strade di Casal di Principe, costeggiando le balconate piene di lenzuola bianche.

Facebook: ecco le novità sulla privacy

Qualche settimana fa vi avevamo preannunciato che Facebook avrebbe reso i profili visualizzabili a tutti. In questi giorni ciò si avvera: chiunque lo vorrà potrà settare “visualizzabile a tutti” le opzioni legati alla propria privacy, sarà possibile selezionare tutti i contenuti della propria pagina oppure selezionare solamente gli aggiornamenti sullo stato, Links, Wall Post, informazioni di base, dati personali, informazioni sull’istruzione, Informazioni sul lavoro, foto, video e molto altro ancora.

In libreria sui social network: “Facebook: domani smetto”

Alessandro Q. Ferrari, autore moderno paragonato per quest’opera ad Italo Svevo che narrava di Zeno che…domani avrebbe smesso, è l’ideatore del nuovo libro dedicato ai social network dal titolo “Facebook: domani smetto. Un libro per uscire dal tunnel (o quasi)”. Ferrari, cerca di fare un viaggio tra le identità private e pubbliche degli iscritti a Facebook, navigando nella loro vita attraverso foto, post in bacheca ed avvisi. Questo viaggio giunge ad un punto: il 14 Marzo del 2199 quando sul settimanale “AQ”, in un articolo si spiegherà ai lettori come si è arrivati sull’orlo dell’estinzione totale dei rapporti umani in real life, grazie alla nascita di popolazioni vissute virtualmente.
Alessandro Q. Ferrari, riporta nel suo antefatto: “Ancora oggi gli storici si interrogano sul senso di tutto ciò e soprattutto su quali fossero i reali intenti del creatore di questo mefistotelico sistema. Di sicuro si arriverà a capire che «dietro ad un nome palesemente falso» di un fantomatico creatore del social network «si nascondeva un piano segreto per catalogare e controllare tutta l’umanità”. Tutto questo perchè: “nell’arco di pochi anni, però, il mondo venne condotto alla rovina. Facebook divenne l’unico centro del sapere, l’unica chiesa, l’unico stato. E nessuno uscì più di casa. Persino portare giù il cane divenne problematico e fuori moda. Privato di sole e attività fisica il corpo subì mutazioni che ebbero conseguenze devastanti (anche perché grazie al fotoritocco restarono segrete per anni)”. Sembra un tragico epilogo di una catastrofe annunciata, una messa in guardia che si confonde con la fantascienza, o semplicemente un escomotage narrativo per attirare l’attenzione.

Come navigare se il Pc dell’ufficio è bloccato

La popolarità di Facebook, l’uso delle chat, l’abitudine di “twittare” ogni cinque minuti, per dire dove siamo e cosa stiamo facendo, ha portato gli italiani a collegarsi a internet più di frequente, anche dal posto di lavoro, tanto che numerosi uffici ed enti pubblici hanno ristretto l’accesso a Internet per evitare distrazioni agli impiegati. Facebook, appunto, è uno dei siti più bloccati dalle aziende di tutto il mondo.

Ma se volete continuare ad usare internet per collegarvi ai vostri network preferiti anche dall’ufficio, adesso c’è una soluzione. Se utilizzate Windows, per prima cosa procuratevi una chiavetta USB dove scaricherete questi programmi: GPass e per sicurezza anche OperaTor. Entrembi i programmi non necessitano di installazione e si avviano direttamente dalla chiavetta USB.

Aladdin eSafe permette il social network in Azienda

Aladdin Aladdin Knowledge Systems con il lancio sul mercato del suo Aladdin eSafe AppliFilter permette alle Aziende l’utilizzo sicuro delle applicazioni Web 2.0, compresi i social network. E’ in effetti una soluzione di sicurezza Web in grado di permettere una gestione avanzata delle applicazioni così dette Web 2.0 presenti in molteplici siti di social networking. Grazie a questa piccola applicazione, tutti i dipendenti d’azienda potranno aver accesso ai siti di social networking stando al sicuro da rischi quali perdite di dati per utilizzo improprio dei siti.
Grazie proprio alla rivoluzione costante ed all’aggiornamento continuo dei network sociali, è statisticamente rilevato un aumento delle minacce per le reti aziendali oltre che private. L’impedimento ai social network per i dipendenti, fino ad oggi ha tamponato questa statistica negativa, creando non poche proteste nell’ambito sindacale.

Bebo: un concorrente di Facebook

Finalmente sentiamo parlare di nuovi social networks emergenti che possono fare concorrenza a Facebook, l’indiscutibile, l’imbattibile, l’irriducibile community che in poco tempo ha superato il gigante MySpace. Il nuovo arrivato, se possiamo definirlo così, si chiama Bebo ed ha esattamente un anno di vita. Si è affermato soprattutto in Gran Bretagna tra i teenagers inglesi con ben 22 milioni di utenti registrati ed attivi. Ora amplifica il suo raggio d’azione estendendolo anche in Italia e in altri paesi europei tra cui Spagna, Francia e Germania. Punto forte di questo nuovo social network è la possibilità di poter condividere di tutto e di più sul proprio profilo in un modo molto semplice, potente e soprattutto bello dal punto di vista grafico. Sarà che questo periodo di crisi di Facebook, per cui molti sono arrabbiati per le nuove modifiche all’home page ed alla configurazione dei profili, è un momento fertile per attaccare il “bestione”?

Facebook: io sono associal?

Marta giovedì mi ha detto una cosa davvero brutta, ci sono rimasto male… l’ho mandata a quel paese, ha fatto come ha voluto. Ah si? – faccio io – cosa è successo? Dai Robby dimmi! Lui continuando – Giovedì ho discusso con Marta per via di Facebook: si è iscritta con tanto di profilo e voleva che anch’io mi iscrivessi. E qual’è il problema Robby? – chiedo sempre io – Cos’è successo nello specifico? Robby mandandomi molte emoticon piangenti mi risponde: nulla, lo sai che ero molto geloso di lei e questa cosa di Facebook non la mandavo proprio giù, non volevo che si mettesse un profilo, gliel’ho spiegato, l’ho pregata, l’ho scongiurata ma lei senza darmi ascolto giovedì ha preso e si è iscritta. Ovviamente mi sono molto arrabbiato con lei e gliene ho suonate quattro per telefono e insomma… mi ha chiuso il cellulare in faccia gridandomi che le avevo rotto, che ero un associal di M e che se ero così appicicoso non mi voleva più. L’ho mandata a quel paese il giorno dopo, non credevo che si arrivasse a tanto. Se mi lascia solo per Facebook si vede che ha 30 anni ma che non è ancora del tutto matura. Ma secondo te io sono un associal non iscrivendomi a Facebook?

Il social network si sposa con l’arte

Due sono i social network che decidono per la diffusione della propria arte on-line, entrambi basati sulla piattaforma Ning e dedicati rispettivamente alla Reggia della Venario ed ai tesori inestimabili provenienti dai territori di Alessandria d’Egitto.
Il Web 2.0 ha dato la possibilità a questi beni architettonici e culturali dal valore inestimabile di essere presenti in rete alla portata di tutti.
Il primo social network, quello basato sulla Reggia della Venaia, è raggiungibile all’indirizzo: http://lavenariareale.ning.com, ed è rivolto agli appassionati di arte, storia ed architettura che possono confrontarsi e condividere materiali e sensazioni in questo network. C’è la possibilità di scrivere blog, pubblicare foto, video riguardo questo bene culturale che è visto il caposaldo di quelli presenti in Italia. La Reggia della Venaria solo nel primo anno di apertura ha sfiorato il milione di visitatori.

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