Twitter introduce il protocollo DMARC per ridurre spam e phishing

Twitter protocollo sicurezza DMARC

Quello fatto, proprio nel corso delle ultime ore, dal team alle spalle di Twiter è senza alcun dubbio un annuncio di notevole importanza per la cinguettante piattaforma di microbloging e, sopratutto, per la sicurezza dei suoi utenti.

I vertici di Twitter, infatti, hanno fatto sapere di aver introdotto lo standard DMARC (Domain-based Message Authentication Reporting & Conformance) per quanto concerne i messaggi di posta elettronica ricevuti dal dominio di twitter.com.

Social network: l’amore dei truffatori

furto d'identità

Sono stati definiti dalla stampa “miniere d’oro” per i truffatori ed i ladri d’identità: parliamo dei social network. Nei siti di divulgazione informazioni personali, proprio come i social network, è d’uso comune inserire almeno nome, cognome e data di nascita. Principalmente questi sono i dati essenziali che servono ai sabotatori / ladri / truffatori per parlare di rapine di fondi su conti in banca e distruzione delle reputazioni personali degli individui.

A lanciare questo allarme sono stati gli esperti internazionali di sicurezza on line e furti di identità, riunitisi per l’occasione al Gold Coast in Australia, meeting realizzato apposta per parlare di innovazioni per combattere i furti di identità, che sempre più sono una minaccia per gli internauti.

Nuovo attacco scammer su Facebook

Facebook scammers

Il blog di AVG avvisa gli utenti Facebook di un nuovo attacco hacker da parte di alcuni scammers (dall’inglese scam=frode), il cui luogo d’origine non è stato, al momento, ancora identificato. La truffa è identica a quella già perpetrata ai danni di MySpace qualche anno fa: l’utente, in genere maschio, riceve una richiesta di amicizia da una bella ragazza. Sul profilo, di solito nella sezione Info, c’è l’indirizzo del suo sito web. Una buona parte degli utenti, spinti dalla curiosità, ci clicca sopra, e qua c’è la sorpresa: invece delle foto della ragazza, ci troviamo davanti un virus.

La truffa funziona così: una volta entrati nel sito appare un pop up con un falso avviso (simile a quello del firewall di XP/Vista) che ci avverte che nel nostro PC sono stati rilevati alcuni virus. Il falso antivirus ci chiede perciò di procedere alla scansione. Non fatelo, perchè cliccando su OK verrà scaricato il vero virus, che infetterà il computer.

Come possiamo difenderci da questo nuovo attacco? Innanzitutto vi invitiamo a cliccare sulle foto che trovate subito dopo il salto. La ragazza in foto ha nomi diversi, ma la faccia è sempre la stessa. Ed è l’ei l’esca utilizzata per questa nuova truffa. Perciò se ricevete una richiesta d’amicizia da questa bella biondina non accettate, anzi bloccatela subito.

Sempre più pericoli sui social network

Evasione fiscale

Il pericolo di pubblicare i propri dati personali sui social network, è sempre più incombente, soprattutto da quando è nata la mania di effettuare controlli da parte di Enti Pubblici di riscossione ed ultimamente dalle Compagnie Assicurative. Infatti, a partire dai lavoratori che hanno pubblicato le loro informazioni e si sono ritrovati senza lavoro, si è passati subito ad una serie di imprenditori “evasori” fiscali che hanno reso note le proprie pubbliche spese ed ultimamente, a cadere nella trappola della grande rete, sono gli assicurati.

Pet Society, attenzione alle truffe su Facebook

Gli utenti del forum della Playfish, la compagnia che su Facebook gestisce Pet Society, mettono in guardia gli iscritti a questo popolare social game dal pericolo spam, che stavolta riguarda un caso tutto italiano.

L’avviso riguarda infatti il gruppo “Pet Society Italia” un gruppo dedicato a tutti i giocatori italiani di Pet Society che vogliono aumentare le loro pet-amicizie ed effettuare scambi. Il gruppo è stato fondato da Paolo Valle, che in passato dichiarava di lavorare per la Playfish e di avere grazie a ciò il privilegio di coins illimitati e oggetti in anteprima non ancora usciti nel negozio. Proprio in virtù di questi privilegi, Paolo Valle promuoveva lo scambio di oggetti rari.

Se siete iscritti a questo gruppo, e avete ricevuto da Pet Society Italia una mail in cui vi vengono promessi oggetti rari, punti esperienza (paw points) o la possibilità di guadagnare molte monete partecipando a contest o lotterie, non cascateci. Si tratta di un tentativo di spam, o peggio di una truffa che mira a privarvi degli oggetti più preziosi (vestiti o mobili) che appartengono al vostro Pet.

Le truffe online passano per i social network

Parcelling“, derivato dall’inglese “parcel” (letteralmente pacco), è la nuova truffa ai danni degli utenti del Web.

Il colonnello della GdF Umberto Rapetto

Il parcelling deriva dall’unione della causa del volontariato (fasulla) e della possibilità di reperire dati offerta dai Social Network. La potenza di questa miscela ha portato il colonnello Umberto Rapetto, responsabile del Gat, il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza ad impiantare una lotta contro le Onlus criminali on-line.
La dinamica è basata sul recrutare il maggior numero di utenti dei social network e portarli con banner ed inviti a collaborare a (fittizie) Onlus per le popolazioni bisognose. Chi di solito aderisce, si vede recapitare una serie di richieste d’aiuto sostanzialmente economico, che porta a dare i propri dati della carta di credito per una piccola donazione, che si trasforma invece in una mega truffa per acquistare oggetti costosi tipo gioielli, televisori al plasma ed oggetti tecnologici. La merce viene spedita con il recapito del volontario in pacchi anonimi. Al ricevimento della merce, i truffatori, vanno a destinazione con un camion, e caricano la merce spacciata per gli aiuti umanitari.

E’ in voga la Fa”k”ebook mania

Scatta l’allarme clone-Vip su Facebook, ed a dar voce a questo problema è Carlo Verdone. Infatti, con molta semplicità conoscendo la data di nascita, il nome ed il cognome, è possibile aprire un profilo falso spacciandosi per quella persona.
A cadere in questa trappola sono gli utenti spesso poco esperti che si fidano di questi “fake” cadendo in trappole di poco gusto. Quando gli amici cominciano ad aumentare però, e si aggiungono a questi i parenti dei VIP, si giunge al punto che il fake viene scoperto. Tantissimi sono i falsi su Facebook a partire proprio da Carlo Verdone, Monica Bellucci, Fiorello, Lino Banfi, Michelle Hunziker, Leonardo Pieraccioni, Pippo Baudo, giusto per nominare i più conosciuti. Carlo Verdone ha rilasciato un’intervista a Cinemotore, dicendo: “E’ veramente allucinante che una persona chiacchieri, chatti, scriva, fingendosi qualcun altro… chi decide di sostituirsi ad un altra persona commette un reato, anche perché ci sono tante persone sprovvedute che accedono ad internet e che possono incappare in personaggi poco seri, non ci dimentichiamo quello che è successo recentemente con il finto aiuto regista di Vanzina”.
Verdone, ha addirittura trovato pagine di un fans club a lui dedicato e da lui creato, che invece sono dei falsi a tutti gli effetti. In totale, almeno tre sono i Carlo Verdone su Facebook che si spacciavano per essere l’attore.
Altro personaggio alquanto clonato è Alessandro Gassman che ha dovuto fare una smentita ufficiale grazie al suo ufficio stampa dove dichiara di stare attenti a truffe e raggiri a sfondo economico e sessuale.