Facebook: conversazioni sotto controllo per prevenire attività criminali

Il team di Facebook ha compiuto un nuovo ed importante passo avanti volto a migliorare la sua piattaforma ed a garantire che non venga impiegata da malintenzionati per l’organizzazione di eventuali attività criminali.

Per far ciò, d’ora in avanti, il social network in blu più più celebre al mondo adotterà un apposito sistema in grado di rilevare comportamenti ritenuti sospetti procedendo all’analisi dei messaggi inviati e ricevuti dagli utenti e delle conversazioni che avvengono tra essi in chat.

Facebook: cancellare rapidamente i messaggi con Facebook Fast Delete Messages

In passato, così come ricorderanno in molti tra voi lettori di IoChatto, la cronologia della chat di Facebook veniva separata dai messaggi privati, una feature questa che, conseguenzialmente agli innumerevoli aggiornamenti a cui è stato soggetto, nel corso del tempo, il social network per eccellenza, è andata persa.

Allo stato attuale delle cose, infatti, viene consdierata un’unica inbox per tutti i messaggi, sia di chat che non, in modo tale da poter ricevere in maniera raggruppata tutte le varie ed eventuali segnalazioni relative alle comunicazioni in corso con un dato utente.

Fontself: utilizzare e creare font e faccine originali su Facebook da inserire in bacheca e in chat

Da diverso tempo a questa parte è presente online Fontself, un servizio web che, in modo gratuito e senza richiedere alcun tipo di sottoscrizione da parte dell’utente, consente di realizzare scritte piuttosto originali ricorrendo all’impiego dei caratteristici font offerti o, in alternativa, di sfruttare quelli creati personalmente mediante un apposito editor visuale.

Soltanto di recente, però, Fontself è stato reso disponibile sotto forma di applicazione per Facebook grazie alla quale scrivere originali messaggi di testo ed annettervi simpatiche faccine pubblicando il tutto direttamente sulla propria bacheca, su quella altrui o, ancora, durante le sessioni di chat, così com’è anche possibile notare osservando l’immagine d’esempio.

Boss galeotto comandava da Facebook

Facebook in prigione

 

 

Non solo più i pizzini per comunicare, ma dal carcere, il boss, riusciva ancora a dare ordini e far fare intimidazione contro i suoi rivali. Come? Utilizzando Facebook. E’ la storia di uno dei più pericolosi boss del Regno Unito, Colin Gunn, che è stato condannato a 35 anni di pena per “associazione a delinquere finalizzata all’omicidio”. La sua cella a Long Lartin, una prigione di massima sicurezza situata nel piccolo villaggio di South Littleton nella contea del Worcestershire, era dotata però di un confortevole account di Facebook che permetteva al “boss” di comandare anche da “dentro”.

 
Il Sunday Times è stato il mezzo per smarscherare il delinquente che aveva avuto questa concessione dal direttore del carcere, Ferdie Parker. Tutte le storie sono state seguite dal quotidiano inglese che ha fatto si che il suo account fosse chiuso.