Spike Lee indica presunto killer su Twitter ma sbaglia indirizzo

Che abbaglio che ha preso Spike Lee! Il regista di “Fa la cosa giusta” stavolta ha fatto la cosa sbagliata quando ha deciso di indicare sul suo profilo Twitter l’indirizzo di George Zimmerman, criminale ricercato dalla polizia. L’abitazione dell’uomo, colpevole di aver sparato e ucciso a sangue freddo Trayvon Martin, un ragazzo di colore disarmato, sarebbe stata scoperta per caso dal regista, che ha subito deciso di segnalare il luogo su Twitter.

Peccato che Spike Lee abbia sbagliato indirizzo. In quella casa, infatti, abitava solo una coppia di anziani che immediatamente si sono visti circondati dalla folla inferocita che si è riversata nel giardino della loro villetta in Florida.

Teenager cerca killer su Facebook

Sembra la trama di un brutto film poliziesco, invece è la realtà: Corey C. Adams, un 19enne di West Chester in Pennsylvania ha messo una taglia sulla testa di una sua coetanea, offrendo 500 dollari su Facebook in cambio della sua morte.

Il ragazzo, lo scorso giugno, aveva aggredito e stuprato una ventenne che stava tornando a casa da una festa. Adams, approfittando della distrazione della giovane, si era infilato nella sua macchina e l’aveva violentata. La giovane aveva poi riconosciuto Adams durante un confronto, e il ragazzo in attesa del processo aveva pensato bene di “affittare un killer” su Facebook, offrendo in uno status la modica somma di 500 dollari per eliminare la pericolosa testimone.

Rintracciati dei killer grazie a Facebook

detective

Ancora una volta, paladino della giustizia, ecco che arriva il social network Facebook. Grazie a delle segnalazioni derivanti dalla rete sociale, infatti, sono stati consegnati alla giustizia i responsabili di un omicidio. I ragazzi arrestati sono in totale tre e sono stati accusati di avere ucciso una donna di Bodmin, in Cornovaglia, nelle terre della Gran Bretagna. La polizia, si è avvalsa di Facebook per setacciare notizie ed informazioni su tutti gli abitanti della zona ed ha trovato tre presunti responsabili.

La donna uccisa è Mary Fox, di 59 anni e madre di nove figli. Una morte alquanto particolare, giunta da quello che forse voleva essere uno scherzo. La morte infatti è avvenuta la scorsa settimana a seguito di un incendio in casa causato da un quantitativo di petardi accesi che erano stati messi burlescamente nella sua cassetta della posta.

Facebook chiude il gruppo fan della strage di Termonde

Il primo passo della legislazione e di Facebook verso gli scempi dei gruppi on-line ha avuto luogo oggi alle 10.00. Facebook ha chiuso il gruppo che osannava la strage dell’asilo di Termonde in Belgio (l’uccisione di tre bambini ed una maestra). Questo gruppo nato in concomitanza con la strage, ha generato molte proteste e soprattutto richieste di chiusura. Molte infatti sono state le segnalazione a Facebook per chiudere il gruppo, si parla di oltre 4.000 utenti che hanno intimato il social network di chiudere il gruppo che osannava il killer.