Facebook Italia, sotto controllo dalla Guardia di Finanza

Facebook italia fisco

Anche Google si era ritrova a dover fare i conti, durante i giorni scorsi, con una situazione analoga a quella affrontata da Facebook Italia proprio nel corso delle ultime ore.

Presso la filiale italiana del celebre social network in blu sono infatti stati avviati, proprio questa mattina, i controlli per verificare le modalità con cui Facebook Italy ha provveduto a versare imposte al fisco con l’obiettivo di constatare che vengano effettivamente corrisposti gli importi che l’Agenzia delle Entrate si aspetta di ottenere.

Fisco e social network camminano a braccetto

Guardia di finanza

Ancora dagli Stati Uniti, le notizie che riportano novità dal fronte evasione fiscale derivante dai profili personali sui social network. Il consiglio degli evasori professionisti è: non esagerare nel presentare i propri averi. Le attuali tecnologie collegate alle reti sociali, rendono nota la possibilità alla legge di scoprire prima chi evade le tasse potendosi permettere beni di lusso, dichiarando un reddito di circa 20 mila euro annui.

Le truffe online passano per i social network

Parcelling“, derivato dall’inglese “parcel” (letteralmente pacco), è la nuova truffa ai danni degli utenti del Web.

Il colonnello della GdF Umberto Rapetto

Il parcelling deriva dall’unione della causa del volontariato (fasulla) e della possibilità di reperire dati offerta dai Social Network. La potenza di questa miscela ha portato il colonnello Umberto Rapetto, responsabile del Gat, il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza ad impiantare una lotta contro le Onlus criminali on-line.
La dinamica è basata sul recrutare il maggior numero di utenti dei social network e portarli con banner ed inviti a collaborare a (fittizie) Onlus per le popolazioni bisognose. Chi di solito aderisce, si vede recapitare una serie di richieste d’aiuto sostanzialmente economico, che porta a dare i propri dati della carta di credito per una piccola donazione, che si trasforma invece in una mega truffa per acquistare oggetti costosi tipo gioielli, televisori al plasma ed oggetti tecnologici. La merce viene spedita con il recapito del volontario in pacchi anonimi. Al ricevimento della merce, i truffatori, vanno a destinazione con un camion, e caricano la merce spacciata per gli aiuti umanitari.