In Giappone si sta pensando di usare Twitter come sostituto del telefono per chiamare i soccorsi e mandare richieste di allarme. Proprio in queste ore i vertici del social network ed i responsabili della Fire and Disaster Management Agency (una sorta di Protezione Civile nipponica) stanno pensando a come muoversi in questo senso.
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Tumblr si mobilita per aiutare il Giappone
La piattaforma di reblog di Tumblr è molto popolare in Giappone, dove può contare su una vasta community di bloggers. Alla luce del recente disastro, lo staff di Tumblr ha introdotto il Giapponese come nuova lingua, in modo da consentire una più ampia diffusione delle notizie. Una buona notizia che consentirà anche a chi vive fuori dal paese di ricevere informazioni su amici e parenti in maniera più semplice e rapida. A questo proposito, ricordiamo che è possibile cambiare il linguaggio predefinito (inglese) andando su Preferenze, e da lì selezionare la lingua preferita. È inoltre possibile tenersi aggiornati sulle notizie dal Giappone attraverso la tag #Japan.
Su YouTube è disponibile un apposito canale per aiutare le vittime del terremoto in Giappone a comunicare tra loro
In seguito alla devastante catastrofe sismica, e non solo, che, purtroppo, negli ultimi giorni, sta vedendo come protagonista il Giappone, tra gli innumerevoli danni arrecati alla nazione spiccano in primis le gravi problematiche concernenti le difficoltà relative alla possibilità di ritrovare le persone disperse.
Tenendo quindi in considerazione quanto appena affermato su YouTube, soltanto da alcune ore, ha fatto la sua comparsa un apposito canale, realizzato dalla TBS NEWS, di cui il popolo giapponese colpito dal sisma ed ora collocato negli appositi rifugi può servirsene per inviare messaggi ai propri cari ed assicurarsi che stiano bene nella speranza di ricevere una risposta.
Giappone: ecco l’account ufficiale Twitter per ricevere gli aggiornamenti
Il Consiglio dei Ministri giapponese ha inaugurato ieri l’account ufficiale Twitter per tenere informato il resto del mondo sulla situazione del paese colpito dal terremoto. L’account è in lingua inglese, per essere comprensibile alla maggior parte delle persone.
L’account si trova all’indirizzo Twitter @JPN_PMO , e pubblicherà insieme agli aggiornamenti sul dopo disastro anche le traduzioni dei tweets lanciati dall’account del primoministro @Kantei_Saigai creato il 13 marzo, proprio il giorno del terremoto.
Terremoto in Giappone, Zynga dona un milione di dollari
Ieri vi abbiamo parlato dell’iniziativa di Zynga per raccogliere fondi da inviare in Giappone, adesso possiamo annunciare con fierezza che la casa di FarmVille ha raggiunto quota un milione di dollari con le donazioni dei giocatori.
Un bel traguardo, una cifra di tutto rispetto che sarà usata per aiutare il paese del sol levante, sconvolto dal terremoto che ha colpito Tokyo e dintorni pochi giorni fa.
Zynga aiuta il Giappone con il ricavato dei suoi giochi
Zynga ha stretto un accordo con Save The Children per donare denaro alla popolazione giapponese ed aiutare il paese del sol levante, duramente colpito dal terremoto, una tragedia che ha causato decine di vittime e centinaia di feriti.
Zynga donerà il 100% del ricavato dalla vendita di oggetti nei suoi giochi virtuali, la software house ha lanciato una linea di oggetti speciali che i giocatori potranno acquistare per aiutare la popolazione nipponica.
Facebook Causes per aiutare il Giappone
La popolare applicazione Facebook Causes in pochi giorni ha contribuito a raccogliere più di 31.000 dollari per aiutare il Giappone devastato dal terremoto e dallo tsunami. Il denaro raccolto è stato donato da circa 900 persone, con l’aiuto di 2.929 sponsor e testimonial famosi.
Venerdì mattina, c’è stata una prima massiccia diffusione di Causes su Facebook per contribuire alla raccolta fondi messa in piedi dalla Croce Rossa e da Save the Children per aiutare i superstiti del terribile sisma. Gli appelli indicavano un obiettivo di raccolta fondi fissato a 50.000 dollari, e come si può vedere dalle prime cifre, gli utenti Facebook non sono certo rimasti indifferenti. Per continuare a motivare le persone, i nomi dei donatori e l’ammontare dei loro contributi sono stati pubblicati sia su Facebook che sulla pagina web dell’organizzazione umanitaria, ma è comunque possibile fare donazioni anonime.
Su Facebook la fotocronaca dello Tsunami
Foto e notizie sul terremoto in Giappone e sullo tsunami che ha colpito il paese hanno rapidamente invaso prima Twitter e adesso Facebook. I messaggi che scorrono sul feed news di Facebook si susseguono al ritmo di 10/12 aggiornamenti al secondo. Lo scopo principale di questo flusso di notizie è principalmente quello di tenere aggiornati parenti e amici che vivono fuori dal Giappone sull’evolversi della situazione.
Ma i contenuti presenti su Facebook comprendono anche foto e video (anche amatoriali) che testimoniano il disastro che si è abbattuto qualche ora fa sul Giappone: una drammatica fotocronaca dello scisma di grado 8.9 della scala Richter, che ha causato decine di morti e feriti.
Terremoto in Giappone, la paura corre su Twitter
Un violentissimo terremoto ha sconvolto il Giappone nella notte, uno Tsunami si è abbattuto sul paese generando un terremoto di fortissima intensità, 8.9 della scala Richter, causando decine di morti e feriti.
Come è già successo anche per la tragedia di Haiti e per la rivolta in Egitto, anche in questo caso Twitter si è rivelato uno strumento utilissimo per dare voce al popolo. I residenti di Tokyo e ditorni hanno inviato circa 1.200 tweet al minuto ed in pochi secondi tag come #prayforjapan, #prayforjapan #earthquake e #tokyo sono diventati popolarissimi, pieni di messaggi di persone alla ricerca di parenti ed amici.
Facebook non conquista il Giappone
Facebook non spopola in Giappone, il social network di Mark Zuckerberg può contare su oltre 600 milioni di utenti registrati, ma solo una piccola parte di questi si collegano dal Giappone. Nel paese del sol levante, appena il 2% della popolazione connessa ad Internet usa Facebook.
In totale gli utenti attivi sui social network sono circa 20 milioni, utenti che però preferisco usare siti locali come Mixi, social network online dal 2004 che ha conquistato i giapponesi, a differenza di Facebook.
Pet Society: nuovi oggetti dal Giappone
Questa settimana abbiamo tantissimi nuovi oggetti su Pet Society, tutti bellissimi e tutti che richiamano il Giappone. Cominciamo dalle porte e dai parati.
Nel negozio DIY trovate Japanese Traditional Wallpaper (800 coins) e la Zen Garden Door (2500/3000 coins). Quest’ultima è una valida alternativa alla veduta del monte Fuji che si può ottenere solo pagando con i soldi veri. Naturalmente per il pavimento c’è il Tatami Floor.
In Clothes abbiamo due tipi diversi di kimono, uno verde e l’altro rosa, ma solo il kimono rosa ha i tradizionali sandali giapponesi coordinati. In alternativa c’è anche l’uniforme da scolaretta giapponese, da indossare magari con la parrucca rosa Anime Wig da 1200 coins.
Arriva il social network dei defunti
Avete avuto oppure state per avere (in questo caso si consigliano vivi scongiuri anticipati alla lettura) qualche lutto in famiglia? Pubblicate il vostro necrologio on line.
Ebbene si, i social network sono entrati a furor di popolo nella vita quotidiana di tutti noi, e di conseguenza, se è vero che la morte fa parte della vita, i social network vogliono occuparsi anche di questo. Ci sono diversi siti che quotidianamente nascono per essere adibiti a social network per defunti ed oggi ne passiamo in rassegna qualcuno, giusto per capire il nesso tra necrologi e vita on line.
Mixi in cerca di utenti
I social network sembravano essere fino a poco tempo fa una moda soltanto occidentale. Molto spesso criticata dai nostri amici della Terra residenti in Oriente, questa moda sta invece cominciando a spopolare anche nei Paesi dagli occhi a mandorla. Tra le reti sociali più diffuse e note nel mondo orientale, sicuramente c’è Mixi. Questo social network di grafica molto vistosa ma molto simile ai social network standard in funzionalità, è stato lanciato al pubblico nel 2004 e fino a metà 2009 (dati forniti fino a giugno), ha raggiunto una quota di iscrizioni pari a 17 milioni di utenti attivi con oltre 15 miliardi di contatti mensili.
Social Network dall’Oriente: Mixi e Lang-8
Il Giappone lanciatosi nel mondo dei Social network con Mixi, ha trovato i primi problemi da quando le iscrizione sono limitate a chi possegga un operatore mobile giapponese (quindi bisogna essere residenti in Giappone).
Da questa falla di Mixi, è nato Lang-8.com che uguale a Mixi, non pone però limitazioni di iscrizione. Il proposito di Lang-8 è proprio favorire gli scambi linguistici. Un sito realizzato in Giappone da giapponesi che vogliono scambiare cultura con gli occidentali.
Strumento messo a disposizione da Lang-8 per aumentare la sua potenzialità di social network didattico, è il diario on-line.
Esempio pratico per comprendere l’utilità di questo strumento:
lo studente di Coreano scrive il proprio diario in Coreano, i madre-lingua coreani che leggono il diario possono correggere gli errori che lo studente ha commesso, suggerire modi diversi di comunicare un concetto.
L’utilità di questo network però, c’è da dirlo, crolla nel momento in cui ci si imbatte nella grafica e nell’interfaccia, non curata tantissimo nei dettagli. Però considerando che è un network in via di sviluppo, staremo a vedere nei prossimi tempi…