Facebook: in Liguria professori e studenti non devono essere amici

D’ora in avanti professori e studenti non potranno e non dovranno essere amici su Facebook e a dirlo è una circolare scolastica proveniente direttamente dalla direzione della scuola media di Albisola Superiore, un piccolo centro ligure nelle vicinanze di Savona.

La notizia (che nel giro di brevissimo tempo è già slittata di pagina web in pagina web) ha fatto subito discutere: ci si interroga infatti sul perché gli alluni non possano aggiungere i propri professori, o viceversa, tra gli amici di Facebook e quali sarebbero gli ostacoli che permetterebbero di evitare un contatto extra-scolastico.

Politica e social network: spunti per la guerra

Come ben si sa, Internet è stato definito dai più grandi cultori e studiosi dei mass media, come il mezzo che identifica la democrazia per eccellenza. La possibilità data, infatti, di poter divulgare le notizie di proprio interesse con molta semplicità, oppure la stessa opportunità di essere in contatto con l’altra parte del globo data dai nuovi siti sociali (i social network per l’appunto), rendono sempre più “democratica” la vita anche delle popolazioni meno fortunate. Non esiste però un limite attualmente che vieti esplicitamente determinati contatti, se non come quello che il Governo Cinese ha di recente imposto ai produttori hardware per filtrare i contenuti delle ricerche on line (anche se la giustificazione del Governo è stata quella di preservare dalla pornografia i minori).

USA: vietato l’utilizzo dei social network negli store

Cominciano a diminuire gli accessi ai social network, per fattori non derivanti sicuramente dalla loro popolarità. Si tratta infatti di una conseguenza derivante da un provvedimento della MaryLand General Assembly nei confronti dei propri impiegati, ai quali ha vietato severamente l’accesso a determinati siti come MySpace, Facebook e Anobi per motivazioni definite “di malware”. Di conseguenza anche altre major statunitensi, hanno seguito il filone vietando l’utilizzo dei social network nei propri negozi e aziende, a partire da Apple.
Nel caso specifico della MaryLand, il divieto è esecutivo, cioè imposto da un organo legislativo USA e comunicato con un decreto che spiega quest’obbligo attribuendo a determinati siti una diffusione sempre maggiore di spyware e malware nei siti istituzionali. Questa tipologia di file è stata identificata dagli esperti proprio in Facebook, Anobii e MySpace.
L’assemblea generale del consiglio direttivo delle società si è avvalsa degli esperti di IT per provvedere al bloccaggio dei due social network e per identificare tutti i siti che sono “dannosi” per gli operatori affinchè si eliminino completamente tutte le risorse a rischio infezione.