Finti sconti Amazon su Facebook

Nelle ultime ore sono stati registrati dei messaggi truffa su molte bacheche Facebook di utenti statunitensi che promettono omaggi e sconti su Amazon. La truffa è davvero ben congegnata, e presto potrebbe arrivare anche sulle bacheche degi iscritti in Italia. Il meccanismo alla base è davvero semplice ma efficace perché sfrutta il nome Amazon per regalare (si fa per dire) delle gift card per accedere a sconti vantaggiosi e altri premi.

Amazon vende i rapporti confidenziali di WikiLeaks

WikiLeaks non è un social network, eppure le sue vicende sono fra le più discusse sui social networks, dove si torna a parlare del legame che coinvolge WikiLeaks e Amazon, il colosso dell’ecommerce.

Il primo dicembre Amazon ha messo fuori servizio i server che ospitavano i file di Wikileaks in seguito alle richieste della Commissione per la Sicurezza Nazionale americana. L’oscuramento di WikiLeaks è cominciato subito dopo che il sito aveva diffuso i cosiddetti diplomatic cables, cioè i rapporti ufficiali dei funzionari e degli ambasciatori del dipartimento di Stato americano che avevano come oggetto altri importanti funzionari che lavoravano per i governi stranieri. Rapporti definiti illegali dal Senato americano, tanto che Amazon ha deciso di bloccare i server di WikiLeaks.

Il fatto curioso è che proprio Amazon oggi ha messo in vendita quegli stessi rapporti sul suo sito, per il download in eBook formato Kindle.

Kindle va sui social network

 

E’ ufficiale, Amazon ha reso noto che la nuova versione con relase 2.5 dei software Kindle e Kindle DX, permetteranno ai propri utenti di poter condividere su Facebook e su Twitter parti dei propri libri preferiti. Questo avverrà entro la fine di Maggio 2010, momento in cui l’aggiornamento sarà inviato agli e-book in modalità wireless e di conseguenza la vasta utenza non dovrà più far nulla per poter ricevere in automatico gli aggiornamenti.
Ma non finiscono qui le novità di questa relase. Oltre alla possibilità di integrazione con i social network, abbiamo infatti altre particolarità: i caratteri più nitidi per la lettura e più grandi, la protezione degli e-book con password, la possibilità di consultare i documenti della comunità sul libro richiesto e l’organizzazione automatica per tag in raccolte separate, così da “settorializzare” anche le proprie opere.

News dall’Italia su Kindle 2

Finalmente anche “Il Corriere della Sera“, come primo quotidiano italiano è sfogliabile e leggibile sul palmare di e-book elettronici Kindle 2 della Amazon.
Il gioiellino elettronico della compagnia, permette di leggere libri e riviste in formato elettronico con la stessa fruibilità di un prodotto cartaceo ma con notevole impatto positivo sull’ambiente. Grazie all’accordo siglato tra Corriere della Sera ed Amazon, il quotidiano sarà (per ora) l’unico italiano ad affiancarsi agli oltre 30 quotidiani internazionali (New York Times, Wall Street Journal, etc.) che sarà fruibile in edizione limitata e-book.
Attualmente è disponibile solo negli Stati Uniti d’America, ma per l’avvio del 2010 è previsto uno sbarco in Europa.
Il funzionamento del “Black and White device”, è basato su un abbonamento fatto con il giornale che ogni mattina darà l’accessibilità al nuovo giornale su Kindle 2.

Il futuro dei Social Network a un bivio: Far pagare agli utenti o vendere agli operatori?

La crisi del 2008 che si ripercuoterà durante il 2009, non fara scanso dei social network. Si preannuncia la chiusura di molti e il proseguimento solo di pochi quali Facebook e MySpace. La scelta che sarà optata dai più piccoli per il 2009 sarà sicuramente di fornire a pagamento alcuni servizi che ora vengono forniti gratis, questo perchè la pubblicità non copre le spese dei servizi offerti.
Questo rischio è stato analizzato dagli analisti della Deloitte Research che hanno additato l’incapacità dei gestori dei social network, ne creare enormi colossi di dati (foto e video soprattutto), dovendo pagare ceninaia di milioni di dollari l’anno per contenere i dati di tutti gli utenti. Lo spazio di banda che necessita, anche sta cominciando a creare i propri problemi.

Secondo la Deloitte, da ogni utente i gestori possono ricavare solo pochi euro cents.