Novità sulla privacy nei Social network

Chissà quanti di voi sono alla ricerca di password Badoo di ragazze e ragazzi, per vedere le loro
Le password in Badoo, sono viste come una forma di sicurezza per chi vuole coltivare il proprio esibizionismo, mirando il soggetto.
Ultimamente, molti iscritti, stanno nascondendo i propri media (foto e video) con una password. Non è molto difficile riuscire a recuperare la password di una persona amica, basta semplicemente chiedere al ragazzo/a la password con il quale ha protetto le foto. Questa sembra un’operazione molto semplice, quando le due persone si conoscono. Diventa invece più complicata, nel momento in cui si va incontro ad un estraneo, sopratutto se il titolo dell’album riservato è un po’ particolare.
Questione particolare è quella di alcuni siti internet e forum che ultimamente stanno mettendo a disposizione delle password di ragazze conosciute su Badoo, ma il più delle volte, le stesse risultano non funzionanti.
Secondo il Garante della privacy, gli utenti devono prendere atto di ciò che pubblicano e ciò che devono pubblicare, anche perchè secondo i dati della Conferenza internazionale di Strasburgo sulla “Risoluzione sulla tutela della privacy nei servizi di social network” del 15 ottobre, queste informazioni possono essere riutilizzate in qualsiasi momento anche dalle aziende a seguito di una domanda di impiego…perciò, occhio a cosa pubblicate.

Ti vedo, mi piaci, ti clicco.

Sono diventati obsoleti tutti gli approcci per conoscere qualcuno dal vivo, direttamente. Adesso si passa prima dal web e ovviamente dal social network. Non è una follia, ma l’ultima novità in fatto di comunicazione che arriva dall’Olanda.
Per agevolare la socializzazione, non virtuale, è stata messa in vendita una maglietta dotata di un supporto tecnologico, in pratica un codice a barre stampato sul tessuto e leggibile tramite cellulare, che una volta fotografato, indirizza il curioso proprio sulle pagine del Myspace o del profilo di Facebook che la persona “taggata” ha messo sul web.
E’ un po’ come vedere su internet un profilo che ci piace e ci clicchiamo su per scoprire se possiamo essere interessati. Solo che adesso possiamo arricchire la nostra curiosità anche delle sensazioni che quella persona ci dà a pelle: se quando la vediamo ci piace, possiamo cliccarla dal nostro telefonino mobile.

Questi codici a barre, sviluppati dall’azienda olandese W-41, una volta fotografati e dopo aver scaricato sul proprio cellulare l’applicazione di Facebook o di un altro social Network, rimandano al profilo della persona che si è taggata tramite quella maglietta o canotta – ce n’è per tutti i gusti. Il problema è che bisogna essere fortunati ad aver scaricato l’applicazione giusta sul cellulare, quella in cui si trova il profilo della persona che ci piace, altrimenti è impossibile trovarla.
Se si è fortunati, il codice indirizza subito al profilo cercato, e dà la possibilità al curioso o alla curiosa di mettersi in contatto con lui o con lei e di lasciare un messaggio su quella pagina, sperando di essere ricontatti.
Potrebbe esserci un inconveniente: se ci si deve avvicinare al “codice a barre” per fotografarlo, e la persona che lo indossa se ne accorge, non si fa prima a presentarsi?

Badoo nel mirino dei truffatori telefonici

Badoo è stato messo al bando da molti utenti a seguito di molteplici segnalazioni sulle truffe telefoniche. Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Le novità riguardanti queste truffe, sembrano partite proprio dagli utenti. Il tutto parte quando dei contatti di ragazze, inviano un contatto ad utenti (solitamente di sesso maschile), a farsi chiamare su numeri particolari con la scusa di avere il pc danneggiato e di voler parlare dal vivo con l’utente. Il malcapitato, una volta chiamato il contatto e fatta una conversazione molto informale, si renderà conto all’arrivo del conto telefonico di aver speso una cifra astronomica.
Il sito di Badoo, ha messo a questo proposito, a disposizione degli utenti un link per segnalare eventuali situazioni simili, dove c’è la possibilità anche di denunciare il numero telefonico per evitare che ad altri “poveri contattati”, capiti la stessa situazione.
Dal punto di vista legale, però, oltre la semplice segnalazione non sono stati ancora presi provvedimenti.
I dati sviluppati dagli ultimi controlli hanno riportato al gestore telefonico che è “Karupa“, distributore di servizi con tariffe per nulla parsimoniose. Gli avvocati non consigliano di sporgere denuncia perchè legalmente non è possibile avviare mosse se non quella di avere la cautela di non farsi prendere dall’entusiasmo e fare i famosi numerini sul proprio telefono.

Anche il razzismo si sta espandendo sui Social Network?

Sono un po’ di giorni che aleggiano gruppi nuovi su Facebook basati su presentazioni del tipo: “Mai più candidati campani in Parlamento” e tra i più noti nati già in passato, ci sono quelli che come immagine di gruppo rappresentano l’annullamento di Mastella e di De Gregorio. A scatenare l’ira funesta dei frequentatori di Facebook, sono state sicuramente le mancate dimissioni dalla commissione di vigilanza Rai del senatore Riccardo Villari (di origine partenopea). Ad oggi 23 Novembre, risultano addirittura circa 70 gruppi che osannano le sue dimissioni.

Questa situazione raziale nascente su Facebook presa in considerazione solo ora che c’è di mezzo la politica, nasce invece, quasi in simultanea con il social network. E’ difficile dimenticare gruppi razziali come “Odio Napoli”, gruppo chiuso a seguito di un commento riportato sui media: “Vorrei che Hitler fosse ancora vivo e i napoletani come gli ebrei”. Questo gruppo xenofobo, ha addirittura attirato l’attenzione del Parlamento di Strasburgo, che ha costretto i responsabili del sito e fare una cernita di tutti i gruppi che inneggiavano all’esonero delle minoranze ed alla violenza contro gruppi etnici diversi. Secondo i sociologi, si tratta semplicemente di un’esplosione di narcisismo, basata su una mancanza di libertà nel reale che viene proiettata così nel virtuale.

Battute diverse sono state spese a seguito di questa situazione, da quelle dei politici intervistati da “Le Iene“, che credono semplicemente in una moda temporanea, fino a quelle degli internauti che vedono oramai nei social network, l’unica forma economica di socializzazione per esprimere il proprio stato d’animo…anche se razzista.

Inseriamo nel nostro Blog le foto personali caricate sul web

Quante volte avremmo voluto che la nostra foto di quand’eravamo bambini apparisse sul nostro blog? Ma se il nostro hosting per il blog non ci da spazio per caricare dei file oppure questo non è abbastanza? Come fare? Ecco che i siti di hosting di immagini ci vengono incontro.

Se l’immagine che desiderate inserire si trova sul vostro computer, dovrete prima fale ‘”upload” della stessa su Internet in un sito che offre il servizio “hosting”.

Logo Imageshack

Tanti sono i siti gratuiti che offrono questo servizio, tra quelli più noti c’è Imageshack.

Ma procediamo per passi:

  • Come prima cosa, andate sul sito: “http://imageshack.us
  • Su Imageshack c’è il tasto “Sfoglia”, che vi permetterà di cercare l’immagine dal vostro computer.
  • Selezionare il file e cliccare su “Host it!”.
  • L’immagine verrà caricata nel database del sito.
  • Si aprirà una pagina nel browser, dove c’è l’URL da copiare ed incollare a proprio piacimento dell’immagine.

Il gioco è fatto!