Facebook e le regole della censura

Due artisti bannati da Facebook in meno di una settimana. E’ successo a Giovanna Casotto, pittrice, e autrice di fumetti famosa in Italia e all’estero, e allo scrittore, giornalista e critico letterario Franz Krauspenhaar. Il motivo? Presunti contenuti espliciti segnalati dagli utenti.

E’ ben noto che Facebook adotti una “policy” molto severa sul trattamento dei contenuti “illegali”, cioè di quei contenuti che non rispettano le regole del network. Purtroppo queste regole non sono sempre chiare, e finiscono per scatenare equivoci o allarmi di censura. Ricordate l’incredibile accusa con cui il network giustificò la rimozione delle immagini che rappresentavano delle madri che allattavano il proprio figlio? Ebbene, quelle immagini vennero rimosse perché “oscene e sessualmente esplicite”, mentre la presenza di gruppi a sfondo erotico/sessuale rimase costante. Addirittura, in quel periodo aumentarono le pagine a sfondo razzista e antisemita che incitavano alla violenza contro diversi gruppi etnici.

Qualcuno allora ha cominciato a lamentare ingiustizie. Solo pochi mesi fa, l’account dello scrittore Aldo Nove è stato rimosso per la terza volta senza nessuna spiegazione.

XING per il business arriva in Italia

Il social network leader in Europa per il suo contenuto dedicato al business, XING, sbarca in Italia a trecentosessanta gradi. La nuova sede di XING sarà a Milano ed il suo Country Manager in Cipriano Moneta (proveniente dal settore del recruiting on line). La nuova opportunità che viene offerta agli italiani con l’ingresso della piattaforma in Italia, permetterà di ricercare nuovi contatti e business partner per aumentare la propria realizzazione professionale ed essere presente nei mercati nazionali ed internazionali. Inoltre il business fornito da questo strumento viene visto importante dal punto di vista temporale, in quanto anche l’Italia sta attraversando questo momento di crisi mondiale. Secondo le statistiche in effetti la metà delle assunzioni avvenute in questo momento di turbolenza economica è nata da una relazione on line.
XING è una piattaforma utilizzabile anche in su mobile data la versione semplificata per cellulari e smartphone che ha un elevato numero di utenti a rapporto con gli altri social network.

Facebook: acquisizione Twitter non riuscita, Thiel parla al BusinessWeek

Sono passati ormai 3 mesi dal tentativo dal gigante Facebook di comprare il servizio di microblogging Twitter. Si è parlato di cifre stratosferiche: 500 milioni di dollari per l’esattezza. Ma purtroppo non si è giunti ad alcun punto fermo e le trattative si sono concluse negativamente. Oggi, a distanza di molti giorni, Peter Thiel (membro del consiglio di amministrazione del capitale pubblico Clarium) ha spiegato come mai l’annessione non è potuta avvenire in un’intervista fattagli da Businessweek.

Mamma Che Club: e le mamme vanno on-line

E’ nato il nuovo social network dedicato alle mamme, ai consigli ed al rapporto con la quotidianità: Mammacheclub.
Impiantato sulla falsa riga di Facebook, il social network, è programmato in modo da visualizzare il profilo contenente dati tipo sui figli, sulla giornata da mamma e da donna in famiglia, raccoglie le foto ed i video delle iscritte. Contiene un forum dove è possibile ci si scambia consigli sulle questioni più disparate e crea gruppi di discussione per le questioni più accese e per pubblicizzare gli eventi rivolti alla vita da mamma. Inoltre permette ad ogni singola mamma di creare il proprio blog e parlare della propria vita.
Secondo il whitepaper: “Mammacheclub è un Social Network di mamme. Un luogo per incontrarsi, confrontarsi, fare amicizia. L’iscrizione è riservata alle mamme.
L’iscrizione al sito è gratuita e appena sarai dei nostri, potrai inviare commenti, opinioni, riflessioni. MammacheClub è una piazzetta virtuale dove poter incontrare amiche e comunicare liberamente e facilmente tra Mamme!
“.
Un’idea carina che può essere davvero utile per le neomamme in cerca di consigli.

Mondi virtuali ed economia reale: Entropia Universe

Vi siete mai chiesti cosa differenzia l’universo virtuale di Second Life dai tanti giochi di ruolo che si possono trovare oggi in rete? La risposta è semplice: Second Life è un mondo virtuale dotato però di un’economia reale. In poche parole, con Second Life possiamo spostare denaro vero fuori e dentro il sistema. Possiamo acquistare e vendere abiti fatti di pixel, e altri generi di prima necessità come case e mobili. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se sull’onda del successo di SL, si sono creati rapidamente altri metaversi, con un’economia simile a quella targata Linden Lab.

E’ il caso di Entropia Universe, un MMORPG che però è dotato di un sistema finanziario sulla falsa riga di Second Life, che permette all’utente di trasferire denaro facilmente dentro e fuori Entropia. C’è bisogno solo di una carta di credito. Naturalmente, trattandosi di un MMORPG le attività principali di Entropia saranno comunque quelle di sviluppare punti abilità, e di costruire armature e armi migliori per combattere i mostri. Ma sarà anche possibile avviare un’attività artigianale o mineraria, e mettere in vendita il prodotto finale tramite “marketplace” alla maniera dei social network come Facebook. Strutturato come un universo formato da differenti pianeti, Entropia è un mondo fantastico (e fantascientifico) ma con una solida economia di mercato.

Social Networking Strategies 2009

A seguito dei dati statistici impressionanti sulla crescita esponenziale degli iscritti ai social network (si parla di oltre 4.700.000 di iscritti di cui un terzo solo dall’Italia), si è stilato che il consumatore italiano di Internet è in continuo aumento e soprattutto definisce Internet come importante fonte di informazioni. Per meglio comprendere le dinamiche di questo fenomeno CMO, Web Marketing Manager, Blogger, IAB, Assodigitale, Viadeo, Enel, SEMPO, Mondadori, Vodafone, Europassistance ed altri esperti di Social Networking si incontreranno il 20 Marzo del 2009 a Milano per la prima edizione del “Social Networking Strategies 2009“.

L’incontro basato sul risultato della ricerca del Pew Research Center condotta su un campione di 1.650 utenti statunitensi, vuole mettere in mostra la partecipazione molto diffusa ai social network più diffusi e soprattutto la concentrazione importante avutasi in Italia con questi sviluppi.

Google Latitude: social network geografico

Google ha messo a disposizione una tool nuova di zecca fatta apposta per i cellulari: Google Latitude. Pecularietà è la possibilità di conoscere in tempo reale la posizione dei vostri amici e/o conoscenti, che verranno proiettati su Google Maps. Dov’è Marco? E’ dal dottore, come mai? Aspetta che lo contatto. Giulia? E’ in paese, ora vado un attimo a cercarla per salutarla. Dov’è mio figlio? Dov’è mia moglie? Sono queste ultime domande che portano a riflettere sul reale utilizzo di Latitude. E’ vero, è una tool molto interessante ma sicuramente oltrepasserà i limiti della privacy. Voi che ne dite?

Facebook: i server esploderanno? Cresce il numero utenti

Ma quanti sono adesso? Quanti saranno domani? Quanti saranno fra un anno? Queste le domande più frequenti che vengono poste a Mark Zuckerberg. Ebbene possiamo dirvi pure che la crescita di Facebook non sembra per nulla rallentare, anzi accellera costantemente senza sosta. Vestito elegante, con scarpe da ginnastica e con una stravagante cravatta rossa (chissà come mai non blu come il colore del social network), Mark è stato ospite al Today Show. Al giornalista che l’ha intervistato, Matt Lauer, ha detto che il sito sta crescendo di oltre 5 milioni di utenti a livello globale e che una fresca utenza di un milione di americani si è appena aggiunta alla rete Facebook. Numeri da capogiro.

Gran Bretagna: lo sfogo su Facebook le fa perdere il lavoro

Kimberly Swann, impiegata londinese aveva scritto su Facebook: “Il mio lavoro e’ noioso“. Questa la frase incriminata che è costata alla ragazza il posto di lavoro nella piccola azienda di Clacton dove lavorare. Le motivazioni secondo i responsabili del personale sarebbero nello “screditare” l’azienda on-line (anche se in realtà il nome dell’azienda non era mai apparso su Facebook).
Fatto sta che il datore di lavoro ha rilasciato alla stampa dichiarazioni del tipo: “Kimberley, primo giorno di lavoro, – oh my God – cosi’ noioso”. Al secondo giorno invece – Kimberly tutto quello che fa e’ macinare carta e fare fotocopie, oh my God“. Qui la chiamata del capo nel suo ufficio per dirle: “Ho visto i suoi commenti su Facebook, non voglio che la mia società venga screditata“.
Inutile è stata la difesa della giovane che lunedì scorso si è vista recapitare a casa la lettera di licenziamento immediato con il rapporto che cita: “Se non si sente appagata e non le piace, crediamo sia meglio concludere con effetto immediato il rapporto con la Ivell Marketing & Logistics“. Dalla sua Kimberly ha avuto però i sindacati che subito sono partiti legislativamente per tutelare la ragazza.
Non è il primo caso di licenziamento dovuto da Facebook, già il mese scorso erano stati buttati fuori alcuni impiegati di “Marks & Spencer” – la catena di grandi magazzini – perchè on-line aveva definito i propri clienti degli “idioti”. Stessa sorte ricordiamo a Novembre per i lavoratori della “British Airways” che parlavano dei passeggeri della compagnia con toni poco graditi definendoli “puzzolenti e fastidiosi”. Analogia i tredici steward e hostess che avevano descritto come “zotici” i viaggiatori della “Virgin Atlantic“.

Lo sfogo sul social network, viene visto come mezzo di comunicazione con i propri amici, ma molto spesso secondo gli psicologi, non viene dato giusto peso a ciò che si scrive “in pubblico”. Questo può essere un forte handicap per gli utilizzatori dei network, perchè creano un personal branding scadente che riporta a sicure conseguenze in ambito personale e lavorativo.

Facebook: in numero di Dunbar non è applicabile

Cos’è il numero di Dunbar? E’ il limite cognitivo del numero di persone con le quali un soggetto può coltivare e mantenere stabile un rapporto sociale. Per la precisione corrisponde a 150 individui. Oltre a questa soglia possono esserci dei piccoli accenni di rapporti. In una recente intervista del The Economist a Cameron Marlow si è parlato di questo argomento applicato alla sfera Facebook. Secondo voi cosa ne è emerso? La soglia aumenta o diminuisce?

Induzione alla prostituzione: l’allarme giunge dall’America

Scenario dello scandalo on-line questa volta è MySpace. Il protagonista Jamaal Watkins, americano, è stato colto in flagrante ed accusato immediatamente di induzione alla prostituzione nei confronti di una ragazzina sedicenne conosciuta e raggirata su MySpace circa dieci settimane prima. La scelta della vittima, suppongono gli inquirenti, sia stata fatta perchè sul profilo della sedicente sedicenne erano mostrate delle foto alquanto particolari (definite nel rapporto “compromettenti”).
Watkins nell’adescare la ragazzina le ha promesso all’inizio amore eterno, fino all’arrivo del primo incontro ufficiale, dove ha chiesto senza remore alla giovane di divenire ufficialmente una prostituta offrendole soldi facili su incontri già organizzati e pianificati per le successive 2 settimane.
L’arresto è stato fatto mentre Watkins stava tatuando sul braccio della ragazza il nome della gang del quale lui faceva parte.

Ora Facebook chiede agli utenti l’approvazione dei termini d’uso

C’è stata una piccola rivoluzione nell’universo Facebook che non poteva passare inosservata a noi di IoChatto.  Finalmente Mark Zuckerberg chiederà agli utenti di approvare i nuovi “terms of use” di Facebook. Il primo passo di questo cambiamento nella politica aziendale del famoso social network, è stato sicuramente il ripristino dei vecchi termini d’uso, a seguito delle lamentele di numerosi utenti, che ha visto in prima fila il gruppo da noi creato per protesta contro i cambiamenti al contratto finale avvenuti a febbraio. Ma dopo tante critiche, ora Facebook si prepara a presentare una bozza che apre al giudizio degli utenti.
Zuckerberg, però, non si limita a questo.

Per rendere la sua proposta chiara e comprensibile anche agli internauti meno esperti, il boss di Facebook promette che stavolta il contratto sarà scritto in termini chiari e senza ambiguità che si possano prestare a diverse interpretazioni.

Wamaja: il nuovo social network per la telefonia mobile

Anche l’Italia vuole essere presente nel mondo del social networking e dell’instant messaging per il consumer, ed a pensarci è Icona S.p.A., l’Azienda realizzatrice di client per la comunicazione on-line tipo C6 Messenger (di Tin.it) oppure Wind Libero Chat. Oggi lancia una nuova sfida: Wamaja.
Wamaja vuole essere un social network basato sulla telefonia mobile che integra un profile manager, un blog, gli album fotografici e l’instant messaging.
Sarà una piattaforma a distribuzione gratuita realizzata in italiano ed in inglese. Per l’accesso basterà collegarsi al sito http://wamaja.mobi, effettuare la registrazione e partire subito compilando il proprio profilo.
Gli utenti loggati, potranno chattare con i contatti di Wamaja, ma anche con quelli di gMail, C6 Messenger, Wind Libero Chat, Tiscali Comunicator ed i sistemi definiti Jabber che sono compatibili con il client perchè basato sugli standard XMPP della Federazione tecnologica che definisce le relazioni tra gli Instant Messaging.
L’utilizzo è possibile da qualsiasi cellulare Wap (cioè che si colleghi ad internet), ma ne esiste una versione speciale ottimizzata per iPhone (e smartphone che utilizzano il touch screen) downloadabile nel sito della Apple nel settore Web Applications.

Myspace: ecco il nuovo brano dei Lacuna Coil

Ora su Myspace è possibile ascoltare il nuovo brano inedito dei Lacuna Coil: Spellbound. Nuovi sounds, nuove ritmiche e nuove grida della Scabbia in arrivo! E il tutto made in Italy. Per chi infatti non li conoscesse i Lacuna Coil sono una band Gothic Metal molto conosciuta in Italia e oltre oceano.

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