Quotidianamente nascono una serie illimitata di servizi internet che permettono iscrizione e condivisione di materiali tra gli utenti on line. Oggi andiamo a visionare in dettaglio un social network made in Italy. Il sito in questione si chiama Freebar ed è disponibile all’indirizzo www.freebar.com. A realizzarlo è la Nealab Technologies, un’azienda italiana che si occupa della gestione dei portali ad alto traffico e che gestisce gli interessi commerciali della Freebar. Ad oggi il sito, sembra essere frequentato in maniera interessante, infatti i numeri diffusi parlano di circa 650.000 utenti che interagiscono in Paesi delle 7 interfacce linguistiche.
La vera storia di Facebook: ragazze, foto, sesso e hacking
Chi l’avrebbe mai detto? Fino ad ora eravamo abituati alla solita storia: Facebook è nato grazie al desiderio di Mark Zuckerberg di tenersi in contatto con i suoi ex compagni di scuola ed ora invece ha connesso tutto il mondo. Non ci siamo mai chiesti se fosse questa la verità, non abbiamo mai indagato sulla figura di Mark e abbiamo dato credito a tutto quello che dicevano i mass-media di lui. Ora un libro smentisce tutte le voci dette fin’ora e svela il reale passato del social network con un libro: “The Accidental Billionaires”, scritto da Ben Mezrich. Nome alquanto strano per chi non lo conosce, ma è noto in America per le sue strane inchieste, come quest’ultima che vede come protagonosta Zuckerberg. Ecco la sua versione.
Tutorial: salvare l’immagine profilo grande in Facebook
Facebook è sicuramente il mezzo più “sicuro” per trovare on line un vecchio amico che non vedevamo da tempo. Questo perchè la diffusione capillare del social network di Mark Zuckerberg, ha fatto si che più di mezzo globo terrestre sia iscritto a questo servizio e lo usi quotidianamente. Con questa possibilità offertaci, siamo in grado di rintracciare ad esempio amici delle elementari, oppure il vecchio vicino di casa di quando eravamo piccoli. Ma come ben si sa, il mondo è fatto di omonimi e quindi molto spesso, non basta conoscere nome e cognome della persona da cercare. Qui ci viene in aiuto l’immagine del profilo dell’utente vista in anteprima piccola per permettere un rapido riconoscimento.
Il problema è che se stiamo parlando di una persona che non vediamo da oltre 15 anni, sarà sicuramente cambiata. L’unico modo per essere sicuri di avere “beccato” quello giusto, proprio il nostro amichetto di banco, è guardarlo in faccia e tentare di riconoscere la fisionomia.
Creare avatar con Facebomb
“Wow…la tua immagine del profilo è stupenda! Ma sei un professionista degli effetti speciali?”
“No! Ho semplicemente usato Facebomb!”
Questa una conversazione tipo di molti utenti che hanno utilizzato di recente il nuovo applicativo on line Facebomb. Molti di noi, infatti, hanno notato che negli ultimi tempi gli utenti di Facebook, seppur non esperti dell’utilizzo di Photoshop e dei software di elaborazione grafica, hanno degli avatar con sopra applicate immagini di cartoni animati, scritte personalizzate, stelle, glitter ed ombre che rendono la foto piena di effetti speciali. Il risultato dell’elaborazione di queste foto è semplicemente proveniente dal servizio on line Facebomb (disponibile all’indirizzo www.facebomb.com).
Con Kickbee ora è possibile twittare dalla pancia della mamma

Kickbee non è fantascienza, ma solo l’ultima invenzione di un padre molto apprensivo e appassionato di internet. Si tratta infatti di un dispositivo elettronico inventato dal futuro papà Corey Menscher per essere costantemente informato sui movimenti del bambino nella pancia della mamma.
The Kickbee is a wearable device made of a stretchable band and embedded electronics and sensors. Piezo sensors are attached directly to the band, and transmit small but detectable voltages when triggered by movement underneath. An Arduino Mini microcontroller transmits the signals to an accompanying Java application wirelessly via Bluetooth (Bluetooth). (a SparkFun BlueSMIRF v2 module that communicates serially with a Macbook Pro)
The Java application receives the sensor values and analyzes them. When a kick event is detected, a Twitter (Twitter) message is posted via the Twitter API. I chose to use Twitter because it is easy to initiate an SMS message to any mobile phone when a kick is detected. It also acts as a data log that can be accessed programmatically for visualization or archiving.
Twitter: account sospesi per errore
Anche a voi è stato sospeso il vostro account Twitter domenica? Non vi preoccupate, non siete gli unici e non avete infranto i temini d’uso del social network. Ben presto potrete tornare a cinguettare liberamente come prima senza alcun problema. Ad affermarlo è Twitter che placa gli animi di tutti i suoi “uccellini” con un comunicato pubblicato sul suo tumblelog ufficiale.
Viaggio sicuro con Net Globers
Influenza suina, mucca pazza, febbre di Thon, queste sono le malattie più diffuse tra quelle che è possibile beccarsi all’estero. E proprio queste patologie, sono quelle che fanno spaventare i viaggiatori provetti nell’andare in nuove località esotiche o alternative. Ma da oggi, esiste un nuovo social network a cui possono fare riferimento per conoscere in anticipo i rischi sanitari ed avere informazioni sui posti nuovi che si intende visionare. Stiamo parlando del social network italiano Net Globers (disponibile all’indirizzo www.netglobers.it).
Lo 007 inglese messo a rischio da Facebook
Quotidianamente parliamo dei danni che provoca il “tanto amato” social network, da quando è diventato un mezzo di diffusione comune. Su Facebook ci sono tutti, ma soprattutto c’è tutto. Finchè sei un giovincello di provincia che mette on line foto ed informazioni riguardo le sue bighellonate o ancora della sera dell’ubriacata generale a casa di un amico, non dovrebbero esserci grossi problemi (a meno che ciò non sia stato nascosto ai genitori). Ma se sei Sir John Sawers, il nuovo capo designato dell’MI6, i servizi segreti britannici, qualche problema potrebbe esserci. I rischi che corre lo 007 dell’Inghilterra, sono venuti a galla dopo che la sua gentile signora, ha tranquillamente pubblicato sul proprio profilo del social network più noto Facebook, delle fotografie con luoghi in didascalia che ritraggono Sir Sawers insieme a lei ed i figli.
Michael Jackson è il personaggio più famoso di Facebook

La morte di Michael Jackson ha toccato il cuore di molti ammiratori e appassionati di musica pop, e ha riportato alla ribalta, seppur in tragiche circostanze, l’immagine un po’ appannata del cantante, tanto che la sua pagina ufficiale su Facebook ha raggiunto più di 6,4 milioni di fan, superando così quella di Barack Obama. Michael Jackson si conferma così il personaggio più famoso di Facebook, quello cioè con il maggior numero di fan, e questo aumento di popolarità sembra inarrestabile, visto che i suoi fan su Facebook crescono al ritmo di 20 al secondo.
Merito anche dei numerosi tributi al cantante previsti nei prossimi giorni, si può prevedere un ritmo di crescita costante della sua pagina su Facebook, tanto da trasformarla in quello che gli americani chiamano “virtual memorial“, una sorta di monumento virtuale a Michael Jackson.
Facebook e finanziamenti: coppia possibile
Il problema è sorto negli Stati Uniti d’America, dove questa “moda” ha cominciato a prendere il sopravvento aumentando quotidianamente. Il Governo, infatti, ha dovuto elaborare una legge su misura per fermare gli “spietati” sfruttatori.
Stiamo parlando di loschi figuri che dopo aver reperito dati personali e fotografie da Internet e nello specifico da Facebook, si dedicavano alla falsificazione dei documenti personali per poter rubare identità e fare danni. Solo dal 1 Luglio, infatti, sono già due le denunce fatte dal Movimento Consumatori. La prima vittima è stata per l’Italia Massimo Gagliardi che ha dichiarato che: “Come movimento volevamo aprire una linea di credito con la Banca Etica, è così che ho scoperto che qualcuno mi aveva rubato l’identità”.
Poken: finalmente in Italia con le migliorie
Ne avevamo già parlato tempo addietro, quando il dispositivo era disponibile solo in Svizzera, ed oggi invece è arrivato anche in Italia, e con delle migliorie interessanti.
Stiamo parlado di Poken, il ciondolo / portachiavi USB a forma di animaletto che contiene i propri dati utente da scambiare con gli altri. Ebbene, per risolvere definitivamente lo scambio dei biglietti da visita oppure dei contatti personali quando non si hanno carta e pennna a portata di mano, c’è Poken. L’utilità di questo prodotto, sarà sempre maggiore fino a che più persone se ne doteranno. Questo perchè lo scambio di dati personali avviene con una “stretta di mano” tra i due poken. I pezzi disponibili per l’Italia sono la scimmia, il panda, il maiale, la volpe, l’ape e l’alieno, per il resto bisogna ordinarli on line.
Tutti nudi su Twitter
Sarà questa la prossima moda? Postare proprie foto amatoriali nude su Twitter? Da quello che inizia a diffondersi ora in rete pare proprio di si. Le star del cinema, televisione e musica pare non abbiano molta inventiva per catturare il proprio pubblico con qualcosa di speciale, unico, divertente, affascinante, ed ecco quindi che li vediamo pubblicare queste immagini. Tra i primi a farlo sono:
- Lenny Kravitz, dove viene catturato assieme al suo lato b mentre sembra farsi una doccia durante un momento di pausa del suo Tour,
- Ashton Kutcher, che scatta una foto al lato b di sua moglie Demi Moore, mentre è china e dà le spalle al fotografo,
- Katy Perry, scovata a mangiare pizza mentre si fa il bagno, completamente nuda e coperta solamente dal cartoccio della confezione,
- Lance Armstrong, che sfodera il suo petto con un viso del quale è difficile comprendere che espressione abbia,
- Lindsay Lohan, annoiata, col petto nudo, foto scattata con il cellulare contro uno specchio,
- Milley Cyrus, meglio nota come Hannah Montana, ripresa mentre stava cercando di “montare una sedia” sfoderando le sue curve (per fortuna che una ragazza immagine come questa è attrice per spettacoli diretti ad un pubblico di bambini),
E molti altri ancora.
Windows Live Planet: la nuova sfida di Microsoft
La voglia di entrare nel mondo del social networking è sempre attiva in casa Microsoft, al punto che il continuo aumentare di utenti dei noti Facebook et similia ha fatto si che il colosso di Redmond a breve sostituirà definitivamente il vecchio Live Spaces con un nuovo social network.
Si chiama Windows Live Planet, ed è il nuovo prodotto con possibilità nuove di comunicazione rispetto a quelle trattate dal vecchio Live Spaces, ma vediamone qualcuna. Prima tra tutte vediamo l’entrata di Scribble Pad, che è una apps di gestione immegini che permette l’editing delle immagini uploadate sul social network permettendo così agli utenti di divertirsi con le proprie foto.
Facebook: finalmente i termini d’uso diventano più chiari
Finalmente i diritti dei cittadini Facebook diventano più chiari. Basta ai numerosi articoli di costituzione sulla privacy, condivisione di foto e video, collegamenti, ecc. Ora tutto quanto sarà proposto in una unica pagina più facile da consultare e da comprendere. A varare questi cambiamenti è stato Chris Kelly, il Chief Privacy Officer del social network. Ora le nuove “leggi” si articoleranno su tre parametri fondamentali (commentati ed esposti su “The Facebook Blog”:
- Controllo. Perchè quando le persone possono facilmente controllare l’accesso alle informazioni e contenuti da parte degli utenti, condividono di più e sono in grado di comunicare e connettersi meglio con le persone che incontrano nella propria vita;
- La semplicità. Perchè quando gli strumenti sono semplici, le persone sono più propense a usare e capire.
- Connessione. Perchè con strumenti efficaci, le persone possono riuscire a bilanciare il proprio desiderio di condividere e di essere condivisi, di cercare e di essere trovati da chi essi vogliano.
Punti molto banali ma che fino ad ora non erano ancora stati applicati ai termini d’uso. Molti degli utenti non conoscono a fondo tutti quanti i propri diritti ed obblighi e questo a causa del numero di pagine del “blocco” di licenza. Come accade per le applicazioni ei software, tutti hanno cliccato velocemente svariate volte avanti e accetta per registrarsi più in fretta.
