Il nuovo MySpace si fa chiamare “Social Portal”

Sempre più accesa la sfida di MySpace, orientata a sovrastare gli altri social network e tornare in vetta. Il confronto principe in questo momento è sempre quello con Facebook che continua a tenere il podio di utenti e di continuità tra i social network. Ci sono però delle differenze definibili fondamentali tra i due social network e secondo gli uomini di MySpace, gli elementi sono racchiusi nel contenuto e nella capacità che MySpace ha rispetto a Facebook di ”partecipare alla produzione di segni”. Su questo punto in particolare vuole basarsi il processo innovativo di MySpace che vuole trasformarsi da “Social Network” in “Social Portal”, e ad annunciarlo è proprio Francesco Barbarani, Country Manager di Myspace Italia durante la presentazione tenutasi ieri a Milano di una indagine sui social network in Italia ed il loro impatto, curata dalla Aegis Media Expert. Le parole di Barbarani sono decise: “L’elemento caratterizzante di MySpace è la centralità dei contenuti, espressione della creatività e della personalità dei nostri utenti. Grazie al nostro posizionamento, il mercato e gli utenti stessi ci riconoscono lo status di territorio elettivo per la comunicazione a 360 gradi. L’obiettivo del prossimo futuro è di arricchire la piattaforma di servizi, contenuti e iniziative, al fine di far diventare MySpace la porta di accesso al Web”.
Il profilo web 2.0  è già pronto e continuerà a portare per gli utenti una semplificazione della piattaforma ed un miglioramento sia funzionale che nella fruizione e condivisione. Saranno aumentate le opzioni di personalizzazione della pagina (che sicuramente saranno rese più ordinate) e sarà fatto di tutto per rendere la pagina più rapida ed accessibile. Ci sarà inoltre un bilanciamento dei contenuti tra quelli generati dagli utenti e quelli professionali.
Paola Dubini, professore associato di Economia aziendale all’Universita’ Bocconi ha dichiarato in merito che: “Sempre più la competizione fra i player in rete si giochera’ sulla capacita’ di attirare navigatori esperti. Il digital divide, infatti, riguardera’ sempre meno la capacita’ di usare i media digitali e sempre piu’ la capacita’ di discernimento dei contenuti”.