Piccole e Medie imprese sempre più social (parte 3)

 

 

Il social network, pone alla Piccola e Media impresa, una sorta di opportunità secondaria di crescita, che è giusto non confondere né con la strada obbligata, né come alternativa sicura. In pratica, un’alternativa e basta, ma sicuramente che può portare frutti dati gli sviluppi della società.
Il social network in generale dal punto di vista della PMI, necessita poi un aggiornamento costante ed uno sforzo continuo che non può essere relegato in fondo ad un cassetto, ma che viene portato sempre in primo piano attraverso una fantasia ed una creatività che devono colpire di continuo il visitatore.

Piccole e Medie imprese sempre più social (parte 2)

 

Continuiamo il nostro viaggio nel mondo delle Piccole e Medie Imprese ed il loro rapporto con il mondo del web, esaminando tattiche e professionalità delle stesse. Sicuramente il nuovo Social Media Manager che figura in queste realtà, è un individuo professionalmente ibrido che va a collocarsi a metà tra uno sviluppatore web ed un esperto di web marketing.

eMarketer: “La crescita umana è maggiore rispetto l’economica”

I social network stanno spopolando sempre più nelle comunità reali che sempre più vogliono diventare on-line per aggregare maggiori persone.Ma se a livello umano, il fenomeno sembra crescere a dismisura, a livello economico, il progetto “Social Network”, non sta fornendo i risultati sperati.
Un esempio lampante è la neo-elezione di Barack Obama negli USA che ha investito tantissimo sulla campagna elettorale delle comunità on-line.
I dati conferiti da Debra Aho Williamson (analista della società specializzata in ricerche di mercato eMarketer), hanno rilevato che la spesa delle campagne elettorali americane on-line è di: “1,2 miliardi di dollari, una stima inferiore del 14% rispetto agli 1,4 miliardi precedentemente stimati. E per il 2009 la crescita sarà minima: solo 100 milioni di dollari, per un totale di 1,3 milioni di dollari”.
Secondo la magnate dell’analisi del web-marketing, il tutto è identificabile in tre motivazioni: la prima è la recessione economica, la seconda è che non tutti i social network continuano a persistere e solo pochi (MySpace e Facebook) saranno portatori del primato e l’ultima è data dal fatto che molteplici aziende non ancora vedono con buon occhio la possibilità di targettizzare gusti ed abitudini degli utenti on-line per fidelizzarli.

Vediamo una sintetica stima (analisi eMarketer):