Voti migliori? Facebook vi aiuta

FacebookFacebook può essere utile per tante cose, ma di certo in pochi, o forse nessuno, pensano che potrebbe essere altrettanto utile per migliorare i propri voti a scuola o all’università.

Eppure è proprio così. Almeno secondo i risultati di una ricerca condotta in Cina e Hong Kong e pubblicata sull’International Journal of Networking and Virtual Organisations sugli utenti Facebook che sudano giorno e notte sopra i libri.

Social network complici di solitudine

Moda, abitudine o nuovo stile di vita, i social network negli ultimi anni sono entrati in maniera massiccia nel nostro stile di vita. Questa nuova “tecnologia”, che ha preso utenti di tutte le età, da piccoli a grandi, sembrerebbe essere diventato il nuovo modo di incontrare e conoscere persone. Fatto sta, che co facendo, secondo un recente studio, si è dimostrato come i social network allontanino le persone dal sentire le sensazioni che si provano quando si conosce qualcuno alla vecchia maniera.

I social network ed i siti di social dating, visti con gli occhi degli adulti, sono una manna dal cielo, visto che a causa della riduzione della vita mondana, sembra sempre più difficile conoscere ed incontrare persone nuove e quindi, l’ultima spiaggià è proprio andare on line e spostare la propria vita sul mondo virtulale, anche se questo è molto diverso dall’incontro casuale con una persona nuova.

Ricerche nei social network con Google RealTime

 

Oggi parliamo di un servizio offerto da Google molto utile per gli utenti dei social network che amano il gossip e che soprattutto sono sempre li ad informarsi se qualcuno on line sta parlando di loro. E’ solo qualche giorno che è stato lanciato on line il servizio e già Google RealTime Search è tanto usato.

Si tratta di una branchia del settore dei motori di ricerca che sarà completamente legata al settore di ricerca delle informazioni all’interno dei social network. Ad ora è presente un database query che interroga i social network più noti come Facebook e Twitter.

Per diventare popolari su Twitter non servono i followers

Per diventare popolari su Twitter non basta avere un gran numero di followers. Anzi è possibile essere dei twitterers influenti anche con pochissimi seguaci. Questa è la conclusione di uno studio condotto dai ricercatori Meeyoung Cha, Hamed Haddadi, Fabricio Benevenuto, e Krishna P. Gummadi, un report dal provocatorio titolo di “Measuring User Influence in Twitter: The Million Follower Fallacy“.

Lo studio vuole dimostrare che l’influenza di un utente non è proporzionale al numero di followers, ma si misura attraverso i tweets e i retweets di un singolo topic. La capacità di coinvolgere più persone con un’idea, con un concetto intelligente espresso in soli 140 caratteri, viene largamente apprezzata dagli utenti di Twitter, che diffondono il pensiero, lo commentano, inviano risposte che stimolano la discussione, pur senza necessariamente seguire chi lo ha scritto. Insomma pare che su Twitter vinca la qualità, e non la quantità.

USA: Twitter è donna

Il 53% degli utenti di Twitter è costituito da donne. Lo rivela una ricerca pubblicata da Edison Research negli Stati Uniti, che ha analizzato l’uso del social network negli Usa. Lo studio rivela che la fascia di età più rappresentata è quella tra i 25 e i 35 anni, seguita da quella dai 35 ai 45.

Per quanto riguarda le etnie che compongono il variegato popolo americano, i bianchi costituiscono la metà degli utenti mentre la restante metà è divisa tra afroamericani (24%) e ispanici (17%). Gli asiatici e gli altri gruppi etnici coprono solo l’8% del totale.

Italia e Brasile sempre più vicine con i social network

 

 

L’Italia ed il Brasile sono diventati i due Stati con il rapporto tra utenti e reti di società virtuali più grande al mondo. Il sondaggio che parla di questo rapporto così “ossessivo”, è stato fatto di recente dalla società di ricerca Ibope. Secondo quest’ultima, l’85,6% degli utenti brasiliani ha frequentato i social network in Brasile non appena connessi ad Internet. Subito al secondo posto nella classifica della Ibope, è risultata l’Italia con una percentuale di collegamento ai social network durante l’attività di navigazione pari al 78,7%.
Partendo dall’assunto che questi dati rendono noto il predominio del social networking nella rete mediatica, si capisce che in Brasile oltre un quarto della popolazione e parliamo di circa 45-50 milioni di persone che ha un collegamento ad Internet, è molto attratta dal web, forse per uscire dagli schemi di vita quotidiana.

Sempre più scontro tra social network e TV

 

La ricerca prosegue tra la popolarità dei social network che stanno sempre più surclassando quella della televisione. La ricerca posta dalla Arbitron and Edison sotto forma di intervista telefonica che ha raccolto un campione di ben 1.753 consumatori, di cui il 48% sono americani ed hanno una età che va dai 12 agli 80 anni. Altro requisito per partecipare è stato l’essere membro di un social network e l’utilizzo costante durante la giornata.
In media si è avuto un riscontro di persone che utilizzano il social network preferito più di tre volte al giorno. Ovviamente non è stata fatta una distinzione per tipologia di social network, semplicemente uno a caso.
Secondo le statistiche, l’ovvietà dell’uso esasperato del social network in fasce di età dai 12 anni fino ai 20, è risultata tale. Ma quello che ha creato veramente scalpore è stato il risultato nel vedere le persone che oltre i 50 fanno un uso sfrenato di Facebook e soci.

Liquida esamina blogosfera e social network

Liquida

 

 

Le indagini fatte da Liquida sulla rete italiana sono ben due, con un obiettivo comune: quello di fotografare lo stato della crescita del Web, il suo impatto sulla realtà quotidiana e soprattutto la vita degli utenti intesa come abitudini e fruizione del web.

 
La prima ricerca sponsorizzata e con la collaborazione di Human Highway, dice che: “il 10% dei 23,6 milioni di utenti italiani di Internet, cioè circa 2,3 milioni di individui, sono lettori abituali di blog di informazione e attualità; in prevalenza i lettori di blog sono uomini, di età matura (35-54 anni), residenti nel Nord-Ovest e nel Centro. Inoltre quasi un terzo di essi (cioè circa 700mila persone) legge esclusivamente blog; poco meno della metà (1 milione 85mila persone) legge anche i quotidiani online». Secondo quanto emerso dal secondo sondaggio (pdf), invece, «Emerge che le categorie più trattate sono state l’Attualità e lo Sport (rispettivamente citate dal 17% e dal 21% dei post), l’Intrattenimento (16%) e la Tecnologia (15%), seguiti da Cucina, Musica, Società e Cultura“.

Italia, Paese povero di Web

italia

In periodo di crisi mondiale, si approfitta dell’ambiente pesante e di passaggio per fare dei conti e tirare delle somme. Le statistiche sono all’ordine del giorno ed i risultati non sempre sorprendenti creano passeggere mode che vanno a scemare non appena la situazione torna ottimale. L’ultima statistica riguarda il nostro Bel Paese, che dal 2007 al 2009, ha avuto una crescita dei navigatori da soli 23 milioni a 28 milioni di utenti. Questo tasso di crescita è stato ritenuto importante ma enormemente basso rispetto alla cifra di navigatori degli altri Paesi Europei.

Twitter da fondamentale ad inutile

twitter

Questo è ciò che si dice negli ultimi giorni: se durante le elezioni iraniane è stato un mezzo di riferimento per poter avere aggiornamenti in tempo reale sulle notizie riuscendo a superare censure ed ogni tipo di barriera, ad oggi è stato definito un solo mezzo di inutilità e chiacchiere per oltre il 40% dei suoi utilizzi.

A parlare, lo studio americano di una società: la Pear Analytics. La società di ricerca ha dichiarato apertamente che nel 40% dell’utilizzo di Twitter da parte degli utenti, si fanno solamente “chiacchiere inutili”, il twittare non è quindi come un cinguettio dell’uccellino, ma come il canto assordante e non sempre piacevole di una cicala.

Social network e ricerca: nuovi aggiornamenti

Continuano i flussi di esperimenti nel mondo della ricerca in real time sul web. Dopo l’ipotetico supporto Google / Twitter, ad oggi è Facebook ad annunciare un nuovo beta test. CrowdEye, nome in codice che parte come ambizioso punto di partenza, ma altri nomi che sono noti sono Topsy, OneRiot, Tweetmeme o Scoopler. La ricerca, quindi, in real time è diventata veramente il nuovo obiettivo di sostituire i vecchi motori di ricerca. L’ultimo arrivato è Collecta. Si legge dalla home page del motore di ricerca: “Collecta non è come gli altri motori di ricerca. Il web è vivo e con informazioni in real-time. Quindi perché cercare in vecchi archivi? Collecta monitora i flussi degli aggiornamenti su siti di notizie, blog popolari, social media e Flickr, quindi può mostrare i risultati appena pubblicati”.

La solidarietà sbarca sui social network

Cresce notevolmente di giorno in giorno il numero di aziende ed organizzazioni no profit/profit che su internet cerca di costruire ed alzare la propria reputazione. Questo perchè gli esperti del webmarketing e di Scienze della Comunicazione, colgono le opportunità previste dal Web nell’avere una comunicazione orizzontale che permetta anche un ritorno di feedback.
In questa grande arena di opportunità, c’è chi ha pensato ad offrire servizi sempre più potenti per le community. Si tratta in questo caso di YKS che ha già sviluppato in passato social network per YouDem, MiaSorrento, RomaEuropa, VodafoneLab.