Facebook è l’app più popolare dell’anno

Il 2015 sta per volgere al termine ed è tempo di bilanci. A tal proposito stando a quanto emerso da un report pubblicato da Nielsen proprio nel corso degli ultimi giorni Facebook è stata l’app più popolare in assoluto per quest’anno.

Facebook app

La cosa non rappresenta però una novità. Infatti, Facebook era già presente al primo posto in classifica tra le app più popolari. Il dato di Nielsen indica dunque che l’app per device mobile del famoso social network continua a detenere incontrastata il primo posto nella classifica delle applicazioni più popolari tra gli utenti statunitensi. A seguire vi è Facebook Messenger, che occupa la terza posizione, e che ha ottenuto un incremento maggior rispetto al 2014.

Come analizzare l’uso del proprio account Facebook con Wolfram Alpha

Facebook Wolfram Alpha

Wolfram Alpha, il famoso knowledge engine, ha reso disponibile, proprio nel corso degli ultimi giorni, un apposito ed interessante tool grazie al quale, in maniera semplice e completa, sarà possibile analizzare il proprio account Facebook ottenendo poi un rapporto dettagliato sull’uso che viene fatto del social network passando in rassegna, foto, amici, commenti e molto altro ancora.

Il nuovo strumento di analisi, infatti, mette a disposizione dei suoi utilizzatori decine di apposite sezioni mediante cui poter scovare informazioni dettagliate su sé stessi ed anche relativamente ai propri amici, a quella che è la loro distribuzione geografica, l’età media, il numero di Mi piace accordati e molto altro ancora.

Twitter pubblica il suo Transparency Report

Twitter Transparency Report

Durante gli ultimi giorni Twitter, il servizio di microblogging per eccellenza, ha pubblicato online un particolare rapporto, il cosiddetto “Twitter Transparency Report”, ovvero uno studio volto a rendere pubbliche le richieste pervenute al sito da parte di governi ed enti specifici facenti riferimento a quelli che sono i contenuti pubblicati dagli utenti o, ancora, i dati degli stessi iscritti.

Questo, in altri termini, così come specificato dagli stessi vertici di Twitter, sta a significare che il ben noto servizio di microbloggin, seguendo le orme di Google che già da qualche tempo a questa parte si prodiga nel rendere note informazioni di questo tipo, hanno deciso di rendere accessibili a tutti i dati relativi alle richieste dei governi su informazioni degli utenti, quelli relativi alle richieste per la rimozione dei contenuti e quelli inerenti eventuali segnalzioni e notifiche del DMCA (Digital Millenium Copyright Act) da parte dei detentori di copyright.