Facebook permette di aggiungere le reazioni nei video a 360 gradi

Oculus, la società specializzata in prodotti per la realtà virtuale di proprietà di Facebook, ha da poco comunicato l’arrivo delle reazioni all’interno dei video a 360 gradi che vengono visualizzati mediante il visore Samsung Gear VR e che negli ultimi mesi vengono condivisi sempre più di frequente sul famoso social network.

Facebook

Grazie a questa novità, quando gli utenti che utilizzano il visore per la realtà virtuale guaderanno un filmato a 360 gradi condiviso attraverso il social network, potranno giudicarlo attribuendo una delle classiche reazioni comunemente disponibili per tutti i post della piattaforma.

Facebook, in futuro si potranno scattare selfie virtuali

In un futuro non molto lontano i selfie potranno essere scattati grazie alla realtà virtuale o almeno questo è ciò di cui è convinto il team di Facebook al momento. La cosa è stata infatti annunciata in occasione della F8 Developer Conference di quest’anno durante la quale, appunto, Facebook ha mostrato come la realtà virtuale possa andare ad integrarsi all’interno della sua piattaforma.

Facebook

I selfie sono stati infatti protagonisti di una simpatica demo durante conferenza. Il team di Facebook ha mostrato agli astanti come prossimamente sarà possibile scattare dei selfie virtuali, mediante dei selfie stick virtuali, il tutto grazie alla realtà virtuale.

Twitter non rispecchia la reale opinione pubblica

Twitter non rispecchia la realtà

Twitter, stando a quelle che sono le conclusioni di un recente studio condotto dalla statunitense Pew Rsearch, non è in grado di rispecchiare la realtà o almeno così sembrerebbe essere in terra a stelle e strisce.

Su Twitter, detta in altri termini, le opinioni degli iscritti possono risultare molto diverse da quelle che, invece, vengono espresse nei ben più tradizionali sondaggi ragion per cui i flussi di tweet non sono in grado di rispecchiare online le varie posizioni dell’opinione pubblica tra i campioni fisici che sono stati selezionati negli Stati Uniti.

Controllare un avatar con la mente sarà presto realtà?

I più recenti film di fantascienza, da Matrix ad Avatar, fino a Source Code hanno introdotto nel nostro immaginario il concetto di avatar, un clone di noi stessi che si muove e agisce all’interno di un universo virtuale. Ma questa tecnologia, che fino ad oggi sembrava destinata a rimanere nei confini degli effetti speciali, domani potrebbe diventare realtà.

Il dottor Doron Friedman, infatti, ha preso molto sul serio i possibili sviluppi di questa tecnologia, e insieme a un team di esperti internazionali sta studiando un modo per controllare il proprio clone/avatar attraverso le onde cerebrali. Friedman è a capo dell’Advanced Virtuality Lab (AVL) al centro interdisciplinare di Herzliya, in Israele, e la sua ricerca negli ultimi tre anni si è concentrata sulla prossima generazione di interfacce uomo-macchina, e il loro impatto sugli individui e sulla società.

L’attività principale dell’AVL è quello di costruire mondi virtuali e sperimentare nuove interfacce che verranno utilizzate nel prossimo futuro, e insieme studiare il comportamento della mente umana in un ambiente di realtà virtuale. Ma non è tutto.

Uno dei suoi progetti, denominato VERE (Virtual Embodment and Robotic Re-embodiment) riguarda il controllo di un avatar non solo sul piano virtuale, ma anche sul piano fisico, grazie ai nuovi sviluppi nel campo della robotica. VERE è stato finanziato dall’Unione Europea, e per l’occasione Friedman e il suo team hanno collaborato con il professor Rafael Malach del Weizman Institute of Science di Israele.