Facebook dice si alla libertà di genere

Facebook dice si alla libertà di genere

Facebook ha compiuto un importantissimo passo verso il riconoscimento della diversità sessuale: a partire da oggi gli utenti iscritti al social network più famoso al mondo hanno la possibilità di scegliere come definire il proprio genere sessuale ed a quale pronome fare riferimento.

D’ora in avanti, infatti, agli utenti Facebook viene offerta la possibilità di poter andare oltre il tradizionale maschio/femmina e di poter indicare nella sezione Sesso del profilo sul social network una propria descrizione semplicemente selezionando la voce Custom dall’apposito menu a tendina.

Tuo figlio è gay? Te lo dice una App

Oggi c’è una app per tutto, ma non sempre questo è un vantaggio, soprattutto se certe applicazioni di terze parti rischiano di diffondere l’omofobia. Ed è quello che fa l’Android Market, che al modico prezzo di 1,99 Euro offre alle mamme francesi una app per determinare le probabilità che il proprio figlio sia omosessuale.

L’app contiene venti orribili e stereotipate domande che dovrebbero, in teoria, rivelare la percentuale di omosessualità latente nel ragazzo. E alcuni dei quesiti sono involontariamente ridicoli. Ad esempio viene chiesto se al ragazzo piace vestirsi bene e se fa molta attenzione alle marche d’abbigliamento, se gli piace giocare a pallone, se ha tatuaggi o piercing, addirittura se passa molto tempo davanti allo specchio a pettinarsi. Insomma un test che non ha alcun fondamento scientifico, e il cui scopo sembra piuttosto quello di diffondere pregiudizi e una cattiva informazione sull’omosessualità. Eppure questo genere di applicazioni sono molto diffuse, anche sui social networks.

YouTube contro la discriminazione dei gay

Un paio di settimane fa, l’attivista LGBT Dan Savage ha pubblicato su YouTube il progetto “It Gets Better“. L’iniziativa nasce per dare sostegno e incoraggiamento a tutti gli adolescenti gay, lesbiche e transgender che sono, o sono stati, vittime di discriminazione e bullismo nelle scuole. Per fare questo, Dan Savage ha raccolto sul suo canale YouTube numerose video testimonianze di esponenti della comunità gay, che raccontano in prima persone come hanno affrontato queste difficoltà, ribadendo di tenere duro perché le cose, prima o poi, miglioreranno.

L’iniziativa ha avuto un successo tale che molti personaggi famosi dello spettacolo hanno seguito l’esempio di Savage, raccontando della loro omosessualità, e testimoniando in diretta, tramite messaggio video e ospitate in tv, che col tempo tutto va per il meglio. E’ il caso di Neil Patrick Harris, protagonista di E alla fine arriva mamma! (How I Met Your Mother) sit com americana andata in onda anche qui in Italia su Joi e su Italia 1.