Facebook risponde ironicamente allo studio di Princeton

Facebook risponde ironicamente allo studio di Princeton

Da uno studio pubblicato di recente dalla Princeton University è emerso che Facebook è come un’epidemia e che entro il 2017 potrebbe arrivare a perdere circa l’80% dei suoi iscritti.

A questa visione un po’, come dire, catastrofica del social network in blu la squadra alle spalle di Mark Zuckerberg ha scelto di rispondere in modo decisamente ironico mettendo l’università che ha effettuato la ricerca sullo stesso piano statistico in modo tale che sia altrettanto facile affermare che anche la Princeton rischia l’estinzione a breve termine.

Facebook è come un’epidemia

Facebook è come un epidemia

Sebbene la maggior parte di tutte le più recenti indagini e di tutte le ultime statistiche pongano Facebook al primo posto nella classifica dei social network maggiormente diffusi ed utilizzati di tanto in tanto vengono pubblicate anche interessanti ricerche che ipotizzano un futuro tutt’altro che roseo per il celebre servizio di Zuck.

A tal proposito la Princeton University ha pubblicato un recente studio condotto da alcuni ricercatori che paragona i social network alle malattie, secondo cui Facebook sarebbe come un’epidemia ed in base al quale potrebbe arrivare a perdere circa l’80% dei suoi iscritti entro il 2017.

Twitter si trasforma in uno strumento prezioso per monitorare le epidemie

Il web e, in particolar modo, l’utilizzo delle risorse di social networking costituiscono, al giorno d’oggi, uno tra i principali mezzi mediante cui diffondere e venire a conoscenza di ogni genere, o quasi, di notizia.

A “correre sul filo dei social network” e, in questo caso specifico, di Twitter, però, non sono solo le news riguardanti il mondo dello spettacolo, dell’hi-tech, dello sport o di ogni altro tipo di categoria con cui giornalmente, o giù di lì, ci si ritrova ad avere a che fare, ma anche notizie esclusive riguardanti la diffusione delle epidemie.