La Sapienza e la Sony: creiamo lavoro grazie ai social network

La facoltà di Scienze della Comunicazione de La Sapienza di Roma, ha messo le basi per una ricerca intitolata “Business & Gaming, Gioco e Social Network nella rete d’impresa“. Le collaborazioni effettuata dalla facoltà sono importanti al punto che hanno dato agli studenti la possibilità di confrontarsi con grandi della produzione del gaming.
Il general manager di Sony Italia, Gaetano Ruvolo, ieri mattina alla presentazione della ricerca commissionata da Computer Entertainment Italia al centro congressi della facoltà, ha dichiarato che: “La ricerca vuole essere un primo tentativo di analizzare le concrete possibilità di sviluppo che le realtà come gaming e social network hanno di fare marketing, recruiting (ossia ricerca e selezione del personale) e fundraising (raccolta fondi). Una casa su quattro è provvista di Playstation 3 inteso come centro di intrattenimento multimediale ed è anche social network aziendale. Ci sembrava giusto chiedere questo tipo di ricerca“. I tanto attesi risultati saranno presentati nel mese di giugno.

Sposibook, per condividere il tuo giorno più bello

Se state per sposarvi e vorreste un consiglio per dare un tocco in più al vostro giorno più bello, oppure se l’avete già fatto e volete condividere le foto e i momenti più belli anche con i parenti lontani, oggi la rete offre un buon numero di servizi online che fanno al caso vostro.

Sposibook è il primo social network italiano dedicato interamente agli sposi. Strutturato come una community virtuale, con Sposibook è possibile creare il proprio sito web dove pubblicare le foto delle nozze, e tenere il diario dei preparativi, dalla scelta del vestito alla selezione del ricevimento, dal primo bacio alla luna di miele. Un sorta di album virtuale del matrimonio da condividere online con gli amici vicini e lontani, o con le altre coppie sposate registrate al network.

Nokia creerà un social network o integrerà Facebook?

La conquista dei social network del mondo del mobile, sembra sempre più vicina. Secondo il Wall Street Journal, si sarebbe in fase di accordo tra Nokia e Mark Zuckerberg per effettuare una fusione globale delle funzionalità di Facebook con la connettività della finlandese Nokia. Secondo il noto quotidiano, che riporta da alcune fonti definite attendibili, è già possibile aggiornare profilo ed inviare messaggi tramite BlackBerry ed iPhone, ma Nokia vuole di più degli altri. Una integrazione a trecentosessanta gradi che miri a fondere i propri prodotti con il Web 2.0.
Le possibilità di sviluppo che si vorrebbero integrare sono: l’inserimento di una rubrica telefonica cellulare, indicazione di stato di connessione, e scambio di foto / video.

Mamma Che Club: e le mamme vanno on-line

E’ nato il nuovo social network dedicato alle mamme, ai consigli ed al rapporto con la quotidianità: Mammacheclub.
Impiantato sulla falsa riga di Facebook, il social network, è programmato in modo da visualizzare il profilo contenente dati tipo sui figli, sulla giornata da mamma e da donna in famiglia, raccoglie le foto ed i video delle iscritte. Contiene un forum dove è possibile ci si scambia consigli sulle questioni più disparate e crea gruppi di discussione per le questioni più accese e per pubblicizzare gli eventi rivolti alla vita da mamma. Inoltre permette ad ogni singola mamma di creare il proprio blog e parlare della propria vita.
Secondo il whitepaper: “Mammacheclub è un Social Network di mamme. Un luogo per incontrarsi, confrontarsi, fare amicizia. L’iscrizione è riservata alle mamme.
L’iscrizione al sito è gratuita e appena sarai dei nostri, potrai inviare commenti, opinioni, riflessioni. MammacheClub è una piazzetta virtuale dove poter incontrare amiche e comunicare liberamente e facilmente tra Mamme!
“.
Un’idea carina che può essere davvero utile per le neomamme in cerca di consigli.

Social Networking Strategies 2009

A seguito dei dati statistici impressionanti sulla crescita esponenziale degli iscritti ai social network (si parla di oltre 4.700.000 di iscritti di cui un terzo solo dall’Italia), si è stilato che il consumatore italiano di Internet è in continuo aumento e soprattutto definisce Internet come importante fonte di informazioni. Per meglio comprendere le dinamiche di questo fenomeno CMO, Web Marketing Manager, Blogger, IAB, Assodigitale, Viadeo, Enel, SEMPO, Mondadori, Vodafone, Europassistance ed altri esperti di Social Networking si incontreranno il 20 Marzo del 2009 a Milano per la prima edizione del “Social Networking Strategies 2009“.

L’incontro basato sul risultato della ricerca del Pew Research Center condotta su un campione di 1.650 utenti statunitensi, vuole mettere in mostra la partecipazione molto diffusa ai social network più diffusi e soprattutto la concentrazione importante avutasi in Italia con questi sviluppi.

Google Latitude: social network geografico

Google ha messo a disposizione una tool nuova di zecca fatta apposta per i cellulari: Google Latitude. Pecularietà è la possibilità di conoscere in tempo reale la posizione dei vostri amici e/o conoscenti, che verranno proiettati su Google Maps. Dov’è Marco? E’ dal dottore, come mai? Aspetta che lo contatto. Giulia? E’ in paese, ora vado un attimo a cercarla per salutarla. Dov’è mio figlio? Dov’è mia moglie? Sono queste ultime domande che portano a riflettere sul reale utilizzo di Latitude. E’ vero, è una tool molto interessante ma sicuramente oltrepasserà i limiti della privacy. Voi che ne dite?

Induzione alla prostituzione: l’allarme giunge dall’America

Scenario dello scandalo on-line questa volta è MySpace. Il protagonista Jamaal Watkins, americano, è stato colto in flagrante ed accusato immediatamente di induzione alla prostituzione nei confronti di una ragazzina sedicenne conosciuta e raggirata su MySpace circa dieci settimane prima. La scelta della vittima, suppongono gli inquirenti, sia stata fatta perchè sul profilo della sedicente sedicenne erano mostrate delle foto alquanto particolari (definite nel rapporto “compromettenti”).
Watkins nell’adescare la ragazzina le ha promesso all’inizio amore eterno, fino all’arrivo del primo incontro ufficiale, dove ha chiesto senza remore alla giovane di divenire ufficialmente una prostituta offrendole soldi facili su incontri già organizzati e pianificati per le successive 2 settimane.
L’arresto è stato fatto mentre Watkins stava tatuando sul braccio della ragazza il nome della gang del quale lui faceva parte.

Wamaja: il nuovo social network per la telefonia mobile

Anche l’Italia vuole essere presente nel mondo del social networking e dell’instant messaging per il consumer, ed a pensarci è Icona S.p.A., l’Azienda realizzatrice di client per la comunicazione on-line tipo C6 Messenger (di Tin.it) oppure Wind Libero Chat. Oggi lancia una nuova sfida: Wamaja.
Wamaja vuole essere un social network basato sulla telefonia mobile che integra un profile manager, un blog, gli album fotografici e l’instant messaging.
Sarà una piattaforma a distribuzione gratuita realizzata in italiano ed in inglese. Per l’accesso basterà collegarsi al sito http://wamaja.mobi, effettuare la registrazione e partire subito compilando il proprio profilo.
Gli utenti loggati, potranno chattare con i contatti di Wamaja, ma anche con quelli di gMail, C6 Messenger, Wind Libero Chat, Tiscali Comunicator ed i sistemi definiti Jabber che sono compatibili con il client perchè basato sugli standard XMPP della Federazione tecnologica che definisce le relazioni tra gli Instant Messaging.
L’utilizzo è possibile da qualsiasi cellulare Wap (cioè che si colleghi ad internet), ma ne esiste una versione speciale ottimizzata per iPhone (e smartphone che utilizzano il touch screen) downloadabile nel sito della Apple nel settore Web Applications.

Facebook non decolla in Cina

Il fenomeno di Facebook sembra necessitare di un ridimensionamento dato dalle statistiche (non ufficiali) dei paesi dell’Est. In effetti, sembra che il super network da 175.000.000 di utenti, non trovi spazio nella più grande comunità di navigatori mondiali: la Cina.
Il paese che conta circa 300 milioni di internauti, ha solo 1.000 iscritti a Facebook. Questo conferma che il paese della Grande Muraglia, ha un modo tutto suo di vivere Internet ed i fenomeni del Web. Ci è passato Google che viene quotidianamente sorpassato dal rivale dagli occhi a mandorla Baidu, oppure il provider di posta e news Yahoo che ha un concorrente spietato come Sina e Sohu. In ultimo ma non per importanza è l’inutilizzo del client di messaggistica Messenger della Microsoft sorpassato dal cinese QQ.
Secondo i rumors il flop di Facebook in Asia è dovuto ad una molteplicità di fattori quali quelli culturali, politici ed economici che insieme fanno una barriera tra Oriente ed Occidente. I sociologi cinesi discutono sul fatto che molti cittadini cinesi non hanno interesse ad ampliare la propria cultura ed e le proprie conoscenze, ma soprattutto non hanno interesse a rendersi pubblici ed infatti gradiscono i network che utilizzano nickname.
La Cina comunque ha i propri social network come Xiaonei (nato a Dicembre 2005) ed il network della Università Tsinghua di Pechino che conta oltre 15.000.000 di utenti.

Buongiorno.it lancia Blinko, il social network basato sul telefonino

E’ allettante l’idea di utilizzare un social network sul cellulare. Utilizzare le funzioni dei più noti social network (messaggi, scambio foto, profili) tutto tramite messaggi SMS gratuiti o allarmi per sapere quando un proprio contatto è on-line. Questo è l’obiettivo di Blinko (dal computer al cellulare), social network ideato da Buongiorno.it.
Il network è già attivo dal 30 Ottobre del 2008 (dalla data di presentazione tenutasi a Milano) ed è disponibile in tre lingue madre quali italiano, inglese e spagnolo. Attualmente i servizi sono in maggior parte free come per tutti i più noti Facebook, MySpace et similia, ma non mancano i servizi premium che sono a pagamento. L’aggettivo utilizzato “Gratis“, però va preso con i guanti bianchi, questo perchè le operazioni effettuate non sono a pagamento nei confronti del gestore del social network ma vanno comunque pagate al proprio gestore di telefonia (ad esempio un SMS sarà valutato secondo il proprio piano tariffario).

Secondo gli inglesi i social network fanno male

E’ stato l’Institute of Biology della Gran Bretagna che ha riportato in un’inchiesta sul proprio giornale i danni che possono creare le identità virtuali.
Sotto accusa MySpace, Facebook, Badoo e Second Life, che secondo l’accusa portano a danni non indifferenti per i fruitori. L’inchiesta dice che stare da mattina a sera davanti ad un social network, magari per la maggior parte soprattutto degli studenti pure 10 ore al giorno, è troppo per l’organismo. Probabilmente il basarsi su una dose giornaliera di 10 ore è esagerato, ma i biologi del centro, hanno comunque voluto mettere in guardia i fruitori, associando la frequenza “ossessiva” ai social network con la comparsa di malattie gravi quali il tumore.
Lo studio è stato pubblicato dallo psicologo Aric Sigman sulla rivista dell’Istituto: Biologist. L’autore ha dichiarato che: “non ci sono prove che dimostrino un effetto positivo dei social network sulla capacità di socializzare, ma esistono prove che invece ne fanno emergere un lato negativo, almeno per la salute“. Ad appoggiare subito il ricercatore, è stata una ricerca effettuata da Noshir Contracotr della Northwestern University di Chicago, esperto di scienze comportamentali, che parla di restringimento della cerchia sociale a seguito di assuefazione da social network. Il suo consiglio, però, reso meno drastico del precedente collega è stato di badare bene ad evitare l’alienazione dal mondo esterno grazie alle identità virtuali, bensì fare utilizzi reposnsabili del mezzo. Molti i dubbi dei colleghi che approfondiranno le conseguenze indicate dal dottor Sigman per controllare se si tratta solo di ricerche senza fondamento o si tocca la realtà.

Modena: Offendono una compagna su Facebook e vengono sospesi

Offendere una persona su Facebook potrebbe essere rischioso. E’ partita da Modena, la lotta del Preside dell‘Istituto Superiore Fanti di Carpi (Modena) contro quattro ragazzi che hanno offeso una compagna di classe pubblicamente su Facebook. I 5 giorni di sospensione, sono stati pochi secondo le persone che hanno definito l’atto come una violazione pesante della privaci della ragazza attuata con parole offensive e di poco gusto.
La scoperta fatta da un professore dello stesso Istituto, è stata portata in aula il giorno dopo quando i quattro convocati nell’ufficio del Preside Gian Michele Spaggiari, sono stati puniti. Spaggiari ha dichiarato che: “Davanti a un episodio del genere, che riguarda a tutti gli effetti la scuola, non potevamo fingere l’indifferenza. Abbiamo ritenuto importante lanciare un messaggio educativo forte: i ragazzi entrando a scuola accettano delle regole basate sui valori e sul rispetto reciproco. Il loro comportamento è stato di segno opposto, lo abbiamo punito anche se abbiamo lasciato aperta la strada ad un ravvedimento”.

AMI: Facebook è una delle maggiori cause della separazione

Internet, la tecnologia e ad oggi Facebook, entrano con irruenza nella vita di coppia per distruggerla. Già con l’avvento dei cellulari, il numero dei divorzi e delle separazioni era aumentato notevolmente, ma con l’avvento dei social network e quindi la possibilità di essere in contatto con l’altro sesso del mondo intero l’Associazione Avvocati Matrimonialisti (AMI) ha calcolato che l’80% dei tradimenti (aumentati del 45%) vengono scoperti tramite SMS, e-mail, chat o contatti di Facebook.
L’intervistato Avvocato Laura Logli, ha dichiarato: “Ecco una scena tipo: Alla fine di una cena tra amici si scambia il contatto Facebook. Il giorno dopo si commenta in quattro. Poi la conversazione continua in due. Presto diventa un corteggiamento. Ce ne capitano tanti di casi così. Diciamoci la verità: la coppia classica, con tanti pensieri in testa, un lavoro e una famiglia da gestire, non ha tempo né voglia per stare su Facebook. Se si sta ore a scambiarsi messaggini con simil-sconosciuti o con l’ex di 10 anni fa c’è qualcosa che non va”. In pole position ci sono gli incontri con gli ex che sono i primi pericoli della rete. Dice Gian Ettore Gassani, come presidente dell’AMI, riguardo le fobie comuni: “Questo anche perché siamo un popolo di gelosi atavici. E questi mezzi amplificano le nostre fobie.

Drupal: Un CMP che parla italiano per la creazione e la gestione di social network

Facciamo un viaggio attraverso la rete ed incontriamo un interessante progetto cha parla anche l’italiano che tocca lo sviluppo e la gestione degli ormai onnipresenti social network. Il logo che ricorda un po’ Napster non ha nulla in comune con il software di File Sharing.

Drupal è un software gratuito che nasce come ausilio di utenti e comunità per la pubblicazione e la gestione di community web. Nello specifico sul proprio portale viene definito ottimale per:

– portali web di community e siti di discussione
– portali web e intranet aziendali
– siti web personali
– aficionado sites
– applicazioni e-commerce
– directory di contenuti

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