Regali di Natale: Pingo e Facebook

Il Natale si avvicina e Facebook per quanto popolato da tanti amici, molto spesso ci fa sentire soli in una stanzetta senza una reale compagnia vicino. Ecco che arriva allora una nuova idea regalo che negli Stati Uniti sta andando molto forte: Pingo.
Pingo è stato definito come l’oggetto in grado di portare in vita il proprio account di Facebook. Altro non è che un piccolo robot dalle dimensioni di un uovo e con la forma divertente di un pinguino. Si tratta del cosiddetto partner elettronico interattivo ed ha la facoltà di muoversi ed interagire con noi. E’ molto piccolo da stare sulla scrivania, ed è dotato di una basetta che collegata ad una porta USB con il suo programma di interfaccia, trasmette in radiofrequenza informazioni al nostro “amico”.

Le sue capacità sono quelle di movimento (sulla nostra scrivania ovviamente), del poter rispondere a determinati comandi vocali pre impostati, cantarci le nostre canzoni preferite, leggere i nostri messaggi di posta elettronica oppure i Feed RSS oppure avvisarci sulle previsioni meteo. E’ dotato di due sensori frontali per non farlo sbattere, due ruote autoalimentate, due altoparlanti, un microfono ed occhi luminosi a seconda dei messaggi.
La parte che più ci interessa è quella che vede collegato Pingo a Facebook. Tramite una applicazione scaricabile e legata al nostro account che si chiama My Desk Friend, infatti, possiamo battezzare il nostro Pingo, definire le sue caratteristiche di personalità e soprattutto programmarlo per farlo rispondere a comandi vocali per inviare pokes, regali virtuali o messaggi sul social network.
Il costo di questo gioiellino di tecnologia è di circa 149 dollari ed attualmente è acquistabile solo on line sul sito internet del produttore all’indirizzo http://www.arimaz.com/mydeskfriend.
Altro non è che un gioco, ma per molti (diciamo persone un po’ pigre) può essere una idea regalo molto originale per avere una nuova ottica di osservazione verso i social network e la solitudine “reale”. Pensate che piacerà ai maniaci del social networking?