Mai legarsi ad una password

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Sembra il titolo di un film, o meglio un detto antico ed in comune con questi ultimi, ha proprio la sua veridicità. La fedeltà degli utenti alla propria password può essere una potente arma che ci si può rivoltare contro in casi di smarrimento o di divulgazione. Molti sono gli utenti “cattivi”, che cercano dalle pagine dei social network di carpire segreti e password di utilizzatori inconsapevoli di servizi on line, tramite una sola password, identica per tutti i servizi.

 
Una recente ricerca vuole che ci siano una serie di utenti di siti di social networking come Facebook che sono stati battezzati dalla stampa di settore “The Spy“, che facendo ricerche incrociate (e soprattutto molti tentativi), annotano nomi utente, date di nascita ed indirizzi e-mail per cercare di invadere (per motivi non proprio legali) la privacy altrui.

Le password fantasma di Twitter

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E’ capitato qualcosa di strano negli ultimi giorni agli utenti affezionati di Twitter, ma è successo solo a coloro che hanno scelto delle password per così dire “particolari” rispetto alla media.

 

Quello che ha colpito questa serie di utenti, è che all’autenticazione sul sito, si sono visti rifiutare la propria password utente per accedere al social network, trovando una motivazione alquanto disarmante: “La tua password potrebbe essere troppo semplice“.

Facebook e Twitter spiati degli hacker

Hacker

 

 

Gli hacker sono dei “professionisti” del settore informatico che fanno temere i colossi, ogni qualvolta si presenta anche un bug. Lo scorso anno, in Italia (precisamente nel mese di Ottobre), un gruppo di hacker riuscì a manomettere buona parte del sito di Poste Italiane creando non pochi disagi.

 

Ad oggi, si presuppone che questi individui stiano osservando molto da vicino i social network Facebook e Twitter. Ad affiancare gli hacker nello “spionaggio” dei social network, abbiamo i cracker che sono i cosiddetti ladri di identità. Essi cercano di rubare le password ed intere identità agli iscritti che si lasciano andare nell’utilizzo di password tipo 1234, oppure 0000 o ancora il proprio nome.

LinkedIn e Outlook entrano in sinergia

LinkedIn

 

 

 

 

Anche quest’anno il PDC 2009 organizzato da Microsoft, ha portato alla luce una serie di novità e soprattutto una serie di partnership tra la software house ed altri network. Quest’anno ad approfittarne è stato il social network LinkedIn, già legato da tempo a Microsoft con altre Apps, che quest’anno è stata lieta di presentare la nuova integrazione di LinkedIn all’interno del software di management e posta elettronica Microsoft Outlook.

 

 

 
Si parla nello specifico di Microsoft Office 2010, punto cardine delle presentazioni tenutesi al PDC, dove ad essere ospiti erano una serie di sviluppatori in conferenza, sia di Microsoft e non.

Ladro di password chiede il riscatto

E’ successo anche questo. Non ci meravigliamo più ormai, dalla diffusione capillare dei social network e dell’utenza nella rete web che continui ad aumentare il numero dei cyber crimini. Questa volta, il terreno su cui si è consumato il misfatto è Windows Live Messenger.

Questo client di messaggistica istantanea, utilizzato ormai da tanti anni e da moltissime persone, ha fatto la sua fortuna grazie alla semplicità di utilizzo ed alle molteplici funzioni integrate che hanno permesso a molti utenti di scoprire il vantaggio dell’instant messaging. I protagonisti di questa spiacevole vicenda che ha colpito il software, sono due giovanissimi ragazzi che a seguito del crimine commesso, hanno acceso nuovamente una lampadina sul problema di protezione delle password e della privacy.

Dagli Stati Uniti la possibilità di ereditare le password

Sembrerebbe una pessima cosa da dire, ma quando una persona defunge, tutte le password che aveva creato in vita possono tornare utili a chi gli è stato vicino. Il caso più comune è quello di un qualsiasi uomo o donna, che con il compagno defunto, ha la necessità di recuperare le password bancarie oppure quelle dei dati personali della consorte per poter agire in caso di necessità. Queste password, le parole segrete che permettono l’accesso ad una serie illimitata di dati a partire dai conti correnti, fino ai profili su siti, ai dati della posta elettronica, ecc. appartengono a chi le imposta e non sono conosciute nemmeno da chi vive fianco a fianco con una persona.

Il pishing impazza su Facebook, tutti cercano una password

Circolano on-line tantissime guide sul come scoprire e rubare le password di Facebook. Tutti i documenti on-line, promettono l’accesso agli account degli amici per poter modificare a vostro piacimento tutti i dati dei vostri amici. Beh, questo è illegale.

Il sito più gettonato propone soluzioni che risultano alquanto inverosimili ma sono già tantissime le persone che secondo i controller dei server di Facebook hanno provato il metodo. Il metodo sarebbe accedere con la propria identità a Facebook, entrare nel profilo del contatto scelto e premere 7 volte Aggiorna. La password dovrebbe essere visualizzata in basso a sinistra per 1 secondo. Questa “follia” così definita dai controller sta sbancando su Facebook al punto da riuscire a mandare in tilt la sequenza di azioni portate a concepimento del database.

Altra illegalità che si cerca di compiere e sempre più ricercata nei motori di ricerca Web riguardo Facebook si propone di far guardare i profili senza registrazione. Questa “presunta” tipologia di pishing vuole permettere a chiunque di guardare le foto che (saggiamente) il social network ha permesso solo agli amici dei contatti.

E’ nato addirittura un sito di nome Bugmenot che permette di vedere la lista amici di contatti senza registrarsi accedendo con account (spesso fasulli) inseriti da utenti comuni nell’archivio di username e password presente sul sito.

Ovviamente ricordiamo che tutte queste pratiche qui descritte sono illegali e perseguibili a norma di legge.

I dati ed i siti sopra riportati sono solo ed esclusivamente utilizzabili a scopo informativo.

Novità sulla privacy nei Social network

Chissà quanti di voi sono alla ricerca di password Badoo di ragazze e ragazzi, per vedere le loro
Le password in Badoo, sono viste come una forma di sicurezza per chi vuole coltivare il proprio esibizionismo, mirando il soggetto.
Ultimamente, molti iscritti, stanno nascondendo i propri media (foto e video) con una password. Non è molto difficile riuscire a recuperare la password di una persona amica, basta semplicemente chiedere al ragazzo/a la password con il quale ha protetto le foto. Questa sembra un’operazione molto semplice, quando le due persone si conoscono. Diventa invece più complicata, nel momento in cui si va incontro ad un estraneo, sopratutto se il titolo dell’album riservato è un po’ particolare.
Questione particolare è quella di alcuni siti internet e forum che ultimamente stanno mettendo a disposizione delle password di ragazze conosciute su Badoo, ma il più delle volte, le stesse risultano non funzionanti.
Secondo il Garante della privacy, gli utenti devono prendere atto di ciò che pubblicano e ciò che devono pubblicare, anche perchè secondo i dati della Conferenza internazionale di Strasburgo sulla “Risoluzione sulla tutela della privacy nei servizi di social network” del 15 ottobre, queste informazioni possono essere riutilizzate in qualsiasi momento anche dalle aziende a seguito di una domanda di impiego…perciò, occhio a cosa pubblicate.